Cultura

Il fascismo consumista, attraverso l'individualismo, è riuscito ad incidere sulle coscienze delle masse meglio del fascismo storico e oggi ne vediamo gli effetti.
Proseguendo nella denuncia da parte di Lenin dei sette peccati capitali del riformismo di destra e dell’opportunismo di sinistra, affrontiamo la seconda parte della sua critica al riformismo
Una riflessione per il “Giorno del ricordo”
Il marxismo tra dogmatismo e filosofia
Lo sviluppo di forze che si richiamano al fascismo o al nazismo costituisce la formazione di un nuovo fascinazismo?
Il 17 febbraio 1600 veniva bruciato vivo nella piazza di Campo de’ Fiori a Roma.
Per Gramsci i diritti umani sono destinati a rimanere formali all’interno della società borghese. Per concretizzarli vi è bisogno di una profonda trasformazione sociale
L’evoluzione fascinazista e l’introduzione del genocidio del vicino di casa
La tragica necessità di portare avanti un Paese in cui la rivoluzione socialista ha trionfato, ma in cui mancano le condizioni necessarie soggettive e oggettive per realizzare la transizione al socialismo
Ritratto di Mussolini e degli aspetti sociali del programma politico del fascismo
L’universalismo astratto dei diritti umani è ideologico, dal punto di vista di Marx, in quanto occulta il fondamento reale della società borghese, ovvero la proprietà privata sempre più monopolistica dei mezzi di produzione

Il fascismo sta tornando? Per rispondere a questa domanda è necessario conoscerlo bene. In questa prima parte la genesi del socialismo senza proletariato.

Proseguendo nella denuncia da parte di Lenin dei sette peccati capitali del riformismo di destra e dell’opportunismo di sinistra, affrontiamo la critica leniniana del riformismo
La necessità in Gramsci di salvaguardare i diritti umani anche nella loro accezione borghese per il contributo dato allo sviluppo storico della civiltà umana, pur denunciandone, al contempo, i limiti storici

Le parole non sono strumenti neutri, veicolano in maniera surrettizia una certa visione delle cose. Stiamo attenti a come parliamo e a come ci parlano.

Grande retrospettiva con trecento scatti della fotografa palermitana in mostra a Milano, Palazzo Reale, fino al 19 gennaio 2020
Alla ricerca di esopianeti, di mondi extrasolari
Le riflessioni di Lenin ci insegnano che esiste la necessità di riadattare il processo rivoluzionario per consentirgli di svilupparsi anche in un contesto profondamente diverso da quello ipotizzato
Dal punto di vista di Marx all’interno della società borghese non sarà mai possibile una compiuta realizzazione dei diritti sociali ed economici dell’uomo
L’intervento di Lorena Garrón di Cadice al convegno internazionale “Buone pratiche nel governo delle città: quale cambiamento?”
Proseguendo nella denuncia da parte di Lenin dei sette peccati capitali del riformismo di destra e dell’opportunismo di sinistra, affrontiamo la critica leniniana al revisionismo
Il collettivo Solidarea di Forlì insieme all’autore del libro La buona educazione degli oppressi, Wolf Bukowski, ha esaminato il concetto borghese di decoro urbano in un’iniziativa pubblica nella quale si è parlato anche di meritocrazia.
La concezione del “diritto naturale” è mantenuta artatamente viva dall’ideologia dominante nella coscienza delle classi popolari, impedendo a esse di prendere coscienza dei limiti, della transitorietà storica del diritto, delle sovrastrutture e, più in generale, dell’intera struttura di dominio borghese
Dalla dialettica fra diritto dei popoli all’autodeterminazione e necessità di costruire uno Stato capace di resistere alle forze della controrivoluzione, alla dialettica fra la volontà generale e la volontà della maggioranza parlamentare.
Dai diritti negativi e meramente formali della concezione borghese dei diritti umani, ai diritti economico-politici della tradizione marxiana
Una recente intervista a D’Alema offre lo spunto alla riflessione sul complesso processo di involuzione del PCI, che l’ha condotto ad abbandonare la politica di classe in nome di un irrealistico liberal-riformismo democratico.
È un elemento positivo se spinge gli sfruttati al conflitto, ma abbandonato a se stesso diviene riformista.

Dopo la caduta del muro di Berlino in Occidente si è tornati di molti decenni indietro sui diritti e sulle conquiste delle classi subalterne contro lo sfruttamento.

Più il capitalismo entra nella sua epoca di crisi strutturale è più è costretto a non rispettare i diritti umani e naturali che la borghesia aveva elaborato nella sua epoca eroica, quando era ancora una classe rivoluzionaria
La battaglia filosofica non è appariscente e non fa rumore a livello mediatico, ma è una lotta fondamentale, con cui si combatte sul lungo termine la conquista delle menti e la capacità di incidere egemonicamente nella società.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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