Esteri
Com'è sempre avvenuto quando si profila una grossa crisi economica, il sistema (capitalista) dà colpi di coda tirando fuori la sua faccia oscura, quella della violenza militare, del fascismo e della negazione della stessa democrazia liberale. Lo spiega egregiamente l’ultimo editoriale di Marco Pondrelli su “Marx21”.
Oltre alla storica amicizia con Cuba, il Brasile, il Messico e il Cile sono alcuni dei Paesi latinoamericani con i quali il Vietnam intrattiene ottimi rapporti
Le ultime importanti prese di posizione del Parlamento europeo hanno scavalcato ampiamente a destra in senso guerrafondaio non solo il Consiglio che governa l’Unione europea, composto dai presidenti degli Stati dell’Unione, ma sono riusciti ad assumere una posizione ancora più imperialista degli stessi Stati Uniti.
Nel settembre del 1973, il leader della rivoluzione cubana visitava il Vietnam del nord e le aree liberate del sud. Un evento dalla grande portata storica commemorato dai due Paesi.
Le strade della migrazione non passano solo via mare. La complessa Rotta Balcanica e i minori non accompagnati.
Ormai nessuno può negare che la masse popolari statunitensi vivano in condizioni da Terzo mondo, tuttavia, nello stesso tempo dobbiamo notare che molti lavoratori di quel paese ricominciano a lottare per migliorare le loro condizioni di vita.
Il primo ministro vietnamita Phạm Minh Chính ha preso parte ai lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione della sua visita negli Stati Uniti, dal 17 al 23 settembre.
Non potendo gli Stati Uniti e le altre potenze imperialiste competere con la Cina su un piano paritario, di libero mercato, hanno proprio loro tradito le politiche liberali e liberiste, imposte fino a quando gli facevano comodo con ogni mezzo necessario, per ripiegare su posizioni protezioniste tipiche della tradizione fascista.
La povertà albanese non compare nelle cartoline social degli italiani
In preparazione del convegno che il Centro studi nazionale “Domenico Losurdo”, “Interstampa” e “Cumpanis” organizzano a Torino sulla Cina, alcune riflessioni sull’importante ruolo di questo paese nella situazione geopolitica mondiale e sul multipolarismo.
In cosa consiste realmente il partenariato strategico globale stabilito tra Vietnam e Stati Uniti? Per saperlo occorre analizzare il comunicato congiunto rilasciato al termine della visita di Joe Biden.
Con l’allargamento le potenzialità dei Brics di offrire un contrappeso alle forze dell’imperialismo si accrescono in maniera significativa e con l’affermarsi di un assetto più multilaterale il dominio unipolare dei paesi imperialisti sembra volgere al termine.
Mentre la stampa internazionale ha dato grande rilievo alla visita di Joe Biden in Vietnam, non si è parlato abbastanza degli incontri tenuti con i rappresentanti cinesi e russi, che ribadiscono la posizione coerente della politica estera vietnamita.
L'11 settembre ricorre l'anniversario del golpe in Cile contro il governo di Unidad Popular di Salvador Allende. Si trattò di un momento di attuazione del Plan Condor, ispirato alla dottrina Monroe, secondo cui gli Usa attraverso le dittature militari dovevano imporre la propria egemonia sul loro “cortile di casa”.
Si è da poco concluso a Johannesburg, Sudafrica, il XV vertice dei BRICS, tappa decisiva nella costruzione di un nuovo ordine mondiale multilaterale.
Il 2 settembre, si sono tenute in Vietnam le celebrazioni per la giornata dell’indipendenza, in ricordo della dichiarazione letta da Hồ Chí Minh nel 1945.
Il presidente kazako Toqaev ha visitato il Vietnam su invito del suo omologo Võ Văn Thưởng. In quest’occasione, le due parti hanno stipulato dieci accordi di cooperazione bilaterale.
Ogni volta che si parla di un incidente nucleare i mass media menzionano Chernobyl, ma siamo sicuri che da quel sito sono provenute le più alte radiazioni?
L’irrazionalità, l’immoralità, l’ingiustizia della violenza, dell’oppressione dello sfruttamento, del classismo, del nazionalismo e della guerra versus la razionalità, l’eticità, la moralità, del dialogo, della solidarietà, della cooperazione, della pace, dell’internazionalismo e del comunismo.
Il confronto tra l'imperialismo occidentale e il blocco dei paesi “diversamente capitalisti” rappresentati dai BRICS si estende all'intero globo: dal conflitto in Ucraina all'Africa; dalle presidenziali Usa del 2024 al colpo di Stato in Niger.
Dopo essersi recato in Indonesia, il presidente del parlamento vietnamita ha incontrato l’Iran in occasione delle celebrazioni per i 50 anni di relazioni diplomatiche tra le parti.
In occasione della sua visita in Indonesia, il presidente del parlamento vietnamita ha incontrato i principali leader di quel Paese e ha preso parte all’Assemblea interparlamentare dell’ASEAN.
Seiichi Morimura, con il successo del suo libro La Gola del Diavolo, svelò al grande pubblico giapponese le atrocità commesse durante la Seconda guerra mondiale dall’Unità 731, punta di diamante del programma di guerra biologica del Giappone imperiale.
Dietro la propaganda bellicista della NATO alcuni ex funzionari statunitensi importanti sono stati delegare dalla Casa bianca a trattare con la Russia all’oscuro di tutti.
A cinquant’anni dall’apertura delle relazioni bilaterali, Vietnam e Italia hanno sviluppato rapporti di primaria importanza in ambito economico e commerciale, al punto che oggi la Repubblica Socialista rappresenta il primo partner del sud-est asiatico per Roma.
Quando la rivoluzione socialista ha successo solo in paesi in cui non è possibile sviluppare subito una società socialista diviene necessaria una transizione attraverso il capitalismo di Stato. D’altra parte non si può fare di necessità virtù e scambiare questa tragica necessità storica con il socialismo del XXI secolo.
Alla luce dell’andamento della guerra in Ucraina non c’è alternativa alla soluzione diplomatica che sancirà la fine del predominio degli Stati Uniti e dei suoi alleati nel mondo. Questo viene ben espresso nell’ultimo editoriale di “Marx21”, che fa un importante richiamo all’unità di tutte le forze che desiderano la fine della guerra.
Dal vertice Nato in Lituania emergono impegni a rafforzare il carattere aggressivo dell'Alleanza atlantica, a incrementare le spese militari, a convertire l'industria in direzione delle produzioni belliche, a prepararsi a uno scontro con la Cina. L'Unione Europea si conferma subalterna agli Usa.
In Francia e in Italia si fanno riforme del lavoro che violano i più elementari diritti sociali e accrescono ulteriormente le disuguaglianze.
Nella guerra in Ucraina, l’Europa serva della NATO cancella la propria memoria storica.