Nuovi sviluppi nella cooperazione tra ASEAN e Unione Europea

Due importanti eventi che hanno avuto luogo a Bruxelles a inizio del mese di febbraio hanno sottolineato l'importanza della cooperazione tra l’ASEAN e l’Unione Europea, con il Vietnam che ha giocato  ancora una volta un ruolo da protagonista.


Nuovi sviluppi nella cooperazione tra ASEAN e Unione Europea

A inizio febbraio, Bruxelles ha ospitato due importanti eventi volti a rafforzare la cooperazione tra l’Unione Europea e la regione dell’Asia-Pacifico, in particolare con i Paesi membri dell’ASEAN, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico: si tratta del del terzo Forum ministeriale Unione Europea - Indo-Pacifico (IPMF-3) e del 24° Meeting Ministeriale ASEAN-UE (AEMM).

Nato come iniziativa dell'UE dal 2022, l'IPMF rappresenta un incontro che si tiene annualmente per riunire i ministri degli esteri dei Paesi UE e dell'Indo-Pacifico per condividere prospettive di cooperazione tra le due regioni. Le aree di cooperazione prioritaria finora si sono concentrate sulla prosperità inclusiva e sostenibile, sulla trasformazione verde, sulla governance degli oceani, sulle relazioni di partenariato e sulla governance digitale, sulla connettività, sulla sicurezza nazionale e sulla sicurezza umana.

Il Meeting Ministeriale ASEAN-UE è invece un evento biennale che riunisce i rappresentanti dei governi dei Paesi membri di due dei principali blocchi regionali del mondo.

Come d’abitudine, il Vietnam ha recitato un ruolo da protagonista in entrambi gli eventi. Il Ministro degli Esteri Bùi Thanh Sơn ha svolto il ruolo di relatore principale alla tavola rotonda sul tema "Transizione verde: collaborazione per un futuro sostenibile", nell'ambito dell’IPMF-3. Il diplomatico ha espresso la disponibilità del Vietnam a collaborare strettamente con l'UE nella costruzione di un modello esemplare di cooperazione per la trasformazione verde, con l'obiettivo di sostenere le nazioni in via di sviluppo, incluso il Vietnam, nel colmare le lacune in materia di finanza, tecnologia e formazione delle risorse umane.

Sơn ha anche ribadito l'impegno del Vietnam nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nella trasformazione verde, che ha visto il Paese affrontare un importante percorso in questo senso a partire dalla 26ma Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) del 2021, fino al suo recente riconoscimento come uno dei primi tre Paesi ad istituire una Partnership per una Transizione Energetica Giusta (JETP), insieme all’Indonesia e al Sudafrica.

Rivolgendo l’attenzione verso le nuove normative dell'UE sulla trasformazione verde, in particolare il meccanismo di adeguamento delle emissioni di carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM), istituito dal Regolamento UE 2023/956 del 10 maggio 2023, Sơn ha sottolineato che le politiche e le normative dei Paesi sviluppati dovrebbero creare opportunità di crescita, anziché erigere nuove barriere al commercio, andando in questo modo a limitare un aspetto fondamentale per la crescita di molti Paesi in via di sviluppo.

Di conseguenza, il rappresentante vietnamita ha esortato i paesi dell'UE ad assistere il Vietnam e altre nazioni in via di sviluppo nella transizione verde, condividendo esperienze e migliori pratiche e coordinando la costruzione di politiche e meccanismi sul commercio e sulla determinazione del prezzo del carbonio.

I ministri partecipanti all’IPMF-3 hanno esplorato in modo esaustivo soluzioni per integrare il recupero economico e la risposta ai cambiamenti climatici nella trasformazione verde, garantire la sicurezza energetica e l'equità sociale e rafforzare il ruolo della partnership tra la regione dell’Indo-Pacifico e l’Unione Europea in questi ambiti. Hanno inoltre sottolineato che con l'esperienza dell'UE nella trasformazione verso modelli economici verdi, insieme alle sue risorse finanziarie, la cooperazione nella trasformazione verde diventerà una pietra angolare del partenariato dell'UE con i Paesi della regione.

Bùi Thanh Sơn ha poi preso parte anche all’AEMM, in occasione del quale ha avanzato una serie di raccomandazioni su misure per intensificare la cooperazione tra le due organizzazioni regionali dell’ASEAN e dell’Unione Europea. Riconoscendo i progressi positivi nel partenariato strategico tra i due raggruppamenti regionali, il Ministro degli Esteri ha sottolineato la necessità di un'implementazione risoluta ed efficace delle decisioni prese dai leader al Vertice Commemorativo ASEAN-UE nel 2022, in particolare per quanto riguarda la cooperazione economica, commerciale, degli investimenti, dello sviluppo sostenibile e la cooperazione marittima. Ha anche sottolineato l'importanza di promuovere nuovi motori di crescita come la trasformazione digitale, la transizione energetica, l'economia verde e l'economia circolare.

Sơn ha inoltre esortato i paesi dell'UE che ancora non lo hanno fatto a ratificare rapidamente l'Accordo sulla protezione degli investimenti UE-Vietnam (EVIPA) e ad aumentare ulteriormente l'efficacia dei quadri di cooperazione esistenti, compreso l'Accordo di libero scambio UE-Vietnam (EVFTA). Ha poi proposto che l'UE supporti il Vietnam nell'implementazione del suo Piano di mobilitazione delle risorse per la Partnership per una Transizione Energetica Giusta (JETP).

“È necessario che ASEAN e l'UE coordinino gli sforzi per garantire pace, sicurezza e stabilità nella regione dell'Indo-Pacifico, per rafforzare il multilateralismo e promuovere il dialogo e la cooperazione, rafforzando così una struttura regionale aperta, trasparente, inclusiva basata sul diritto internazionale con l’ASEAN al centro”, ha detto il diplomatico vietnamita.

Nel complesso, i due blocchi hanno sottolineato l'importanza del loro partenariato strategico stabilito durante la presidenza dell'ASEAN da parte del Vietnam nel 2020, riconoscendo anche i progressi positivi nella relazione. Attualmente, l'UE è il terzo maggior partner dell'ASEAN in termini di scambi e investimenti diretti esteri, mentre quest'ultimo è il terzo maggior partner commerciale dell'UE al di fuori dell'Europa. I ministri dell'ASEAN hanno considerato l'UE uno dei principali partner strategici del blocco con contributi positivi al processo di costruzione della Comunità dell'ASEAN. Nel frattempo, i loro colleghi dell'UE hanno confermato il loro sostegno alla centralità dell'ASEAN e hanno espresso il desiderio di potenziare la loro cooperazione e il dialogo e la consultazione regolari, nonché di continuare a negoziare accordi di libero scambio con gli altri Paesi dell’ASEAN dopo quelli stipulati con Vietnam e Singapore.

Infine, ASEAN e UE hanno convenuto di implementare efficacemente la dichiarazione congiunta del vertice commemorativo del 2022 e il piano d'azione per il periodo 2023-2027. Le loro aree prioritarie includono la cooperazione economica-commerciale-investimenti, la connettività e l'autonomia delle catene di approvvigionamento, la risposta ai cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare ed energetica, l'economia digitale, l'innovazione, l'economia verde e i servizi verdi, con l'obiettivo di istituire un Accordo di libero scambio ASEAN-UE in futuro.

 

02/03/2024 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Giulio Chinappi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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