Economia e Lavoro

Almaviva. É in atto un ricatto sui lavoratori in pieno stile Marchionne. Testimonianze delle Rsu e dei Clash city workers sui licenziamenti in corso
In tre Paesi fondatori dell’UE, che nel 2017 aprono le urne, banche sull’orlo del fallimento
Gli analisti economici e di geopolitica a confronto sugli scenari di crescita per l’economia russa
Il debito pubblico mondiale è arrivato a 60mila miliardi di dollari. Una formidabile arma politica nelle mani della classe dominante.
Il Capitalismo non è naturale come la montagna, il mare o il cielo e dunque è possibile superarlo. Iniziando dalla riduzione dell’orario di lavoro.
Una grande mobilitazione auto-convocata ed auto-organizzata dei lavoratori della TIM per contrastare la disdetta del contratto aziendale e restituire ai lavoratori la coscienza delle proprie possibilità
Dopo due contratti separati ora il gruppo dirigente della FIOM considera questo rinnovo una vittoria. Ma non è così e la parola ora passa ai lavoratori e alle lavoratrici.
Il sistema capitalistico non è più capace di riprodurre il lavoro e le politiche keynesiane tradizionali non sono in grado di mediare una nuova fase di sviluppo. Serve una rifondazione che non è mai iniziata
La CGIL a Pomezia spiega le ragioni del NO. Se vogliamo un vero “cambiamento” la Costituzione del 1948 va finalmente attuata
Dietro i tycoon dei colossi della Silicon Valley si nasconde un mondo sommerso e invisibile di lavoratori sfruttati
Una prima riflessione sul nesso fra scuola, lavoro, Carta Costituzionale
Il Sì al referendum serve alla redistribuzione di reddito e potere dal basso verso l’alto
Il Si alla deforma Renzi come suggello definitivo del processo di smantellamento delle conquiste sociali e lavorative del passato. Ma noi non ci stiamo.
La vittoria del NO è una premessa per tentare di riportare la Costituzione nei luoghi di lavoro. Da sola non sarà sufficiente: occorrerà lavorare per modificare i rapporti di forza nei posti di lavoro e per costruire le condizioni per una grande mobilitazione nel Paese
La versione tecnologicamente avanzata del Panopticon di Bentham consente di rendere totale il dispotismo sui lavoratori
La deforma Costituzionale ha l’onere di seppellire il cadavere del SSN affinché riposi in pace al riparo da chi si ostina a volerlo irrazionalmente resuscitare
C’è un filo rosso che lega la contro-riforma costituzionale con i controlli a distanza che coinvolgono i lavoratori anche nei momenti liberi.
Telecom Italia disdetta il Contratto Integrativo e prepara la strada alla disarticolazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Con i voucher un’impresa può nascondere il lavoro nero e abbassa il costo del lavoro
Dalle rilevazioni Istat, Inps e Ministero del Lavoro emerge come dall’attuazione del Jobs Act la segmentazione del mercato del lavoro e con essa il precariato si siano accentuate.
Aspetti economici legati ai flussi migratori internazionali
Per Marx la libertà comunista non è l’uscita dal lavoro ma il superamento del lavoro determinato da una necessità eteronoma ed etero-finalistica.
Migliaia di lavoratori e immigrati manifestano con l'USB a Piacenza per Abd El Salam
La gerarchia dispotica del capitale spiegata nell’ultimo libro di Domenico Laise, professore marxista de La Sapienza di Roma
Una vita da combattente per il progresso sociale
Il lavoratore smart diventerà il migliore sfruttatore di sé stesso
Svanite le dichiarazioni d’intenti restano i risultati reali: un’enorme iniezione di precariato
Un’analisi di geopolitica economica mette in risalto le responsabilità e gli interessi dell’Occidente.
La politica sanitaria sembra un parente povero di cui è preferibile tacere nel dibattito pubblico; la stessa Unione Europea appare, da questo punto di vista, latitante, sebbene si tratti indubbiamente di una delle priorità per i cittadini di tutti i Paesi d’Europa.

L’8 luglio, a Firenze, si è riunita l’assemblea nazionale de “Il Sindacato è un’altra cosa-opposizione CGIL”.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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