Economia e Lavoro

Nella disfatta dello Stato Islamico la questione economica pone interrogativi su come mantenere esercito e terroristi.
Fabbrica, mercato e strade: il potere dei lavoratori.
Lo sfruttamento dei lavoratori e l'esclusione dei sottoproletari.
Il gruppo FS, sempre più monopolista, oltre a centralizzare il capitale impiegato nel trasporto pubblico in Italia, lo esporta all’estero attraverso alleanze, fusioni e acquisizioni in tutta Europa.
I cambiamenti della classe operaia in un'ottica di lunga durata.
Intervista all’economista Sergio Cesaratto sui macrotemi dell’economia europea e su come e perché uscire dalla morsa del capitalismo europeo.
Un incendio devastante coinvolge anche lo stabilimento FCA di Termoli. Ma la produzione non si è fermata immediatamente. La denuncia del Prc e dei sindacati.
Ma all’arroganza dei padroni risponde la solidarietà dei lavoratori riuniti in presidio. Presenti lavoratori ex-Almaviva, Sky, Aci Informatica e altre realtà di lotta.
Cresce la disoccupazione, ma ci dicono che va tutto bene. Il padronato è d’accordo, perché intanto accumula più facili profitti.
A Pontedera si è discusso del piano nazionale Industria 4.0, ovvero quando i lavoratori finanziano il proprio licenziamento.
Un operaio della Wartsila, Sasha Colautti, decide di abbandonare la FIOM della quale è stato segretario provinciale a Trieste, per aderire a USB, rinunciando al distacco sindacale per tornare in fabbrica: l’azienda lo trasferisce da Trieste a Taranto.
Legittima domanda analizzando sempre più sigle editoriali nel mercato diffuso come fenomeno europeo.
Corrispondenze operaie. Dal contrasto al disagio e dalla marginalizzazione alla produzione di nuova povertà.
Il paese si blocca con lo sciopero dei trasporti: i media bypassano sulle ragioni e parlano di “abuso” e nocività dello sciopero. Ecco l’Italia che vuole annullare il conflitto sociale.
Intervenuta allo Sportello contro lo sfruttamento di Roma, la sociologa Silver offre un’importante panoramica sulla crisi, letta sulla base dello sviluppo storico del capitale e sulla crisi dell’egemonia degli Stati Uniti.

SOLI!

Dal comitato 1666-ex Almaviva: quale futuro per il lavoro in Italia?
La lotta della ex Lucchini. Con l'acqua alla gola, i lavoratori non smettono di lottare. Sono loro gli “uomini dell'anno” di Piombino.
Nella società capitalistica si produce tempo libero per una classe mediante la trasformazione in tempo di lavoro di tutto il tempo di vita delle masse.
Intervista a Riccardo Faranda, giuslavorista, tra i fondatori del Forum Diritti lavoro, coordinatore nazionale della rete legale di Usb, avvocato di riferimento di Cgil e di diversi sindacati di base.
In preparazione dello sciopero dei trasporti, i ferrovieri a convegno.
Anche i lavoratori di Sky TG24 costretti a scegliere tra il trasferimento o il licenziamento.
I “grandi” Paesi della terra alle prese con la sopravvivenza di un mondo morente.
L’ideologia liberista dominante nel nostro paese, con la complicità dei populisti, sta riducendo nuovamente lo Stato alla funzione di guardiano notturno di un modo di produzione in crescente crisi.
I Ministri dell’economia dei sette Paesi più industrializzati pensano alla webtax e dimenticano la lotta alla povertà del pianeta.
La quarta rivoluzione industriale non cancella i limiti e le contraddizioni dello sviluppo tecnologico capitalistico.
Tra i due invotabili al ballottaggio vince il capitalista-liberista appoggiato dalle banche europee.
Nella misura in cui il capitale si accumula, la situazione del lavoratore, qualunque sia la sua retribuzione, alta o bassa, deve peggiorare.
Precarietà, licenziamenti, disoccupazione sono le conseguenze della restaurazione liberista. Manca, però, una forza in grado di dare una direzione consapevole ai movimenti spontanei di opposizione.
La trattativa oscura tra Governo inglese e Commissione Europea per l’uscita della Gran Bretagna.
I lavoratori Alitalia chiamati a referendum per decidere sull’accordo firmato dai sindacati, questa volta hanno detto NO!
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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