Editoriali
I comunisti devono contrastare in primis l’espansione della Nato, in secondo luogo lo sciovinismo guerrafondaio, in terzo luogo i tirapiedi dell’imperialismo ucraini e in quarto luogo gli oligarchi nazionalisti e anticomunisti russi.
Iniziamo a ragionare insieme sulle ragioni di fondo hanno portato a questo scontro
Qualche parola sul movimento studentesco italiano, sulla sua nascita e sulle sfide che si trova davanti.
Il cosiddetto “giorno del ricordo” occulta sotto un velo di mistificazioni e omissioni le responsabilità reali dei tragici eventi che hanno insanguinato il fronte orientale tra gli anni Venti e l’immediato dopoguerra. Proviamo a ricostruire una contestualizzazione più ampia e più complessa, per una comprensione che vada oltre le sirene della retorica dominante.
La politica rinuncia a un suo ruolo e le istituzioni sono ostaggio del grande capitale. Mentre si rischia l’esplosione del conflitto armato sulla questione ucraina, un’altra guerra è in atto: contro i lavoratori. Occorre la ripresa del conflitto sociale.
Si fa sempre meno attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro e ne fanno le spese anche gli studenti in alternanza scuola-lavoro. Tale istituto è finalizzato a sfruttare lavoratori non contrattualizzati e a sottrarre ore di insegnamento vitali per formare la coscienza delle nuove generazioni.
La situazione dell’Ucraina e del Kazakistan portano ancora una volta alla ribalta una strategia destabilizzante che potrebbe generare un conflitto dalle conseguenze imprevedibili.
Nonostante il suo “naturale” classismo, la pandemia sfonda dove il tornado neoliberista gli ha aperto la strada, riducendo al minimo le barriere immunitarie di una comunità sempre più individualisticamente disgregata e asservita all’ansia di prestazione del profitto immediato, al cui altare qualsiasi valore collettivo è immolato.
Il bilancio del 2021 è positivo dal punto di vista internazionale, con la crescente crisi dei tre grandi poli imperialisti: Stati Uniti, Unione europea e Giappone. Mentre cresce il peso di Cina e Russia, sempre più vicine fra di loro e alleate con i paesi antimperialisti. Il bilancio è, invece, negativo per quanto riguarda l’Italia, mai come ora, infatti, la campagna per l’elezione del presidente della Repubblica è egemonizzata dalla destra, con la sinistra incapace di proporre un proprio candidato.
Il numero dei miliardari (soprattutto statunitensi e cinesi) è cresciuto in maniera straordinaria, analogamente quello dei poveri: c’è una correlazione?
La netta affermazione della sinistra radicale alle elezioni presidenziali in Cile rende meno arduo lo sviluppo del conflitto sociale dal basso, che ha reso possibile questo trionfo. Ma se gli sfruttati delegheranno al governo la soluzione dei loro problemi, il conflitto di classe vedrà ancora una volta prevalere gli sfruttatori.
Il bonapartismo del presidente del Consiglio è un’esigenza dettata dagli equilibri instabili del campo borghese e sta deteriorando anche gli aspetti formali della democrazia. Alla concentrazione dei capitali corrisponde la concentrazione del potere politico: ma il processo può iniziare ad arrestarsi con il successo dello sciopero generale.
CGIL e UIL dichiarano lo sciopero generale per il 16 Aprile. Governo e CISL buttano acqua sul fuoco e tentano di ricucire lo strappo.
Contro il Sars-Cov2 non bastano i vaccini, pur utilissimi, ma servono investimenti nella scuola, nella sanità e nei trasporti pubblici. Il governo Draghi preferisce invece scaricare gli obblighi del Green Pass sui lavoratori, liberando i padroni da ogni responsabilità per le prevenzioni.
Quale sarebbe la sorte dei migranti se non fossero strumentalizzati dai crudeli bielorussi che li scortano al confine con l’Unione europea? Continuare a morire di fame nei loro paesi devastati dall’imperialismo europeo, essere usati dalla Turchia per destabilizzare la Siria o torturati nei lager libici, oppure affogare in mare.
Per quanto oggi gli stessi mezzi di comunicazione di massa siano costretti a occuparsi della catastrofe ambientale, non si fa alcuno sforzo per mettere in connessione le due maggiori problematiche che si sono imposte all’ordine del giorno, ovvero la devastazione ambientale e la pandemia. In tal modo quest’ultima viene completamente decontestualizzata dal punto di vista storico e sociale.
Osservazioni per una discussione sul rapporto tra astrattezza e concretezza quale aspetto del problema della ricostruzione di un vasto intellettuale collettivo.
Partecipiamo al dibattito aperto da Feltri su "Huffingtonpost" in merito al presunto nuovo ordine sociale da costruire le cui basi sono state gettate dai signori Brunetta e Tiraboschi.
Tutto il lavoro vivo è disarticolato proprio in funzione di una sua ricomposizione capace di massimizzarne la tensione, per consentire al capitale di fruire di tutto il tempo dei lavoratori come tempo di lavoro e di pluslavoro effettivo.
Nella forma del cottimo, oggi, non rientrano più solo quelle voci della busta-paga commisurate ai pezzi prodotti dal singolo o dal gruppo omogeneo di lavoratori, e neppure solo i premi di produzione. La grande messinscena della cosiddetta partecipazione del salario al profitto o al risultato d’impresa va riguardata con la massima diffidenza, essendo codesta la più insidiosa forma contemporanea di cottimo.
In un panorama politico sconfortante dove l’attacco alla classe subalterna è sempre più feroce e portato avanti da entrambe le facce del bipolarismo, è necessario e urgente impegnarsi concretamente per l’unità dei comunisti e offrire una speranza di cambiamento a tutti gli sfruttati e ai giovani privati del loro futuro.
Il programma della P2 ha avuto la strada spianata e si è progressivamente affermato via via che l’ideologia neoliberista, o meglio ordoliberista conquistava – l’una dopo l’altra – le casematte essenziali per avere l’egemonia sulla società civile.
Dopo decenni di predominio assoluto delle ragioni del cosiddetto libero mercato, lo Stato riappare solo con misure emergenziali che per frenare l’epidemia da Coronavirus vengono avvertite come peggiorative delle condizioni di vita dei cittadini.
Non ci si può limitare alla nichilistica negazione del precedente livello di sviluppo, altrimenti non si costruirebbe nulla di nuovo, ci si limiterebbe alla cieca distruzione del passato, senza distinguere gli aspetti progressisti che vanno ripresi e sviluppati e i momenti regressivi che devono essere definitivamente tolti.
Intervista a Matteo Moretti, Rsu Fiom-Cgil dello stabilimento Gkn di Firenze. Come i fondi investimenti comprano, ristrutturano e rivendono imprese, licenziando i lavoratori. L’importanza della manifestazione del 18 settembre.
Come previsto da Marx assistiamo a un’accumulazione di miseria proporzionata all’accumulazione di capitale. L’accumulazione di ricchezza in uno dei poli è, dunque, al tempo stesso accumulazione di miseria, tormento di lavoro, schiavitù, ignoranza, brutalizzazione e degradazione morale al polo opposto, ossia dalla parte della classe subalterna che produce il proprio prodotto come capitale.
In questi ultimi decenni la funzione sociale e politica dell’Università pubblica è stata radicalmente trasformata. Vediamo come
La politica scolastica fin qui seguita dimostra che il capitalismo crepuscolare non è più in grado di esercitare un’egemonia e opta per la formazione di una neo plebe ignorante e facilmente manipolabile, calcolando anche il rischio di forme di ribellismo fuorvianti.
Nella loro rapidissima conquista del paese i talebani hanno avuto il supporto del solo Pakistan, mentre il governo collaborazionista afghano aveva l’appoggio della più potente coalizione militare di tutti i tempi e di tutti i paesi imperialisti occidentali.
Per quanto riguarda la pandemia in atto, la tendenza che sembra emergere nei paesi ricchi, in pieno stile neoliberista, è puntare tutto sui vaccini, in modo da rendere il Covid, per i cittadini di paesi in cui è possibile permettersi il vaccino e i relativi richiami, una malattia non più pericolosa, a meno di non essere anziani già malati, immigrati illegali o emarginati di vario tipo.