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Da "Rearm" a "Readiness": il riarmo europeo cambia nome, ma non sostanza. Tra la libertà di armarsi senza regole, il ritorno della Germania come potenza militare e le ambizioni italiane nel Mediterraneo, l’equilibrio geopolitico si fa sempre più instabile.

Sabato, 15 Marzo 2025 13:06

La guerra dei 6 giorni in Palestina

L’inizio della guerra che cambiò il medio oriente e le cui conseguenze ancora operano. Non tutto fu perfetto nell’esercito israeliano

Nel contesto della crescente corsa al riarmo e della prospettiva di una imminente guerra contro la Russia, i comunisti tedeschi denunciano il progetto di Friedrich Merz, reo di tradire i principi di pace e solidarietà a favore del profitto bellico.

ReArm Europe. Un piano da 800 miliardi per riarmare l'Europa è questa la ragione per cui scendere in piazza?

Il sostegno delle élite europee all’Ucraina non è solo geopolitico, ma essenziale per mantenere il loro sistema di potere: una pace prematura potrebbe destabilizzare l’ordine neoliberista e minare il controllo tecnocratico. La guerra diventa così una difesa dell’attuale gerarchia economica e politica.

Dopo mesi di negoziati, il Belgio ha un nuovo governo guidato dal nazionalista fiammingo Bart De Wever. La coalizione "Arizona" ha annunciato misure di austerità e repressione, suscitando forti critiche dall'opposizione, in particolare dal Partito dei Lavoratori.

Il libro affronta la tematica cruciale della guerra e delle sue radici economiche, molto scorrevole e valido si presenta come una raccolta di articoli scritti dal prof. Brancaccio insieme ad altri professori e suoi collaboratori offrendo un punto di vista alternativo rispetto alla narrazione dominante.

Dopo la crisi di Suez, nel 1964 nacquero l'OLP e Fatah, con l’obiettivo di liberare la Palestina tramite la lotta armata. Le crescenti tensioni e i raid israeliani, come quello di Samù nel 1966, portarono all’escalation che culminò nella Guerra dei Sei Giorni del 1967

Venerdì, 24 Gennaio 2025 18:25

Trump e la presunta nuova era

Interrogativi e preoccupazione all'indomani dell’insediamento alla Casa Bianca

Starlink, la rete satellitare di SpaceX, promette Internet globale ad alta velocità, ma il suo legame con il governo americano e il Pentagono solleva interrogativi. Sebbene commercializzata come infrastruttura civile, mostra evidenti implicazioni militari e vulnerabilità strategiche, esponendo i paesi “vassalli” a rischi geopolitici nascosti.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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