Visualizza articoli per tag: guerra
Mettiamo fuorilegge i guerrafondai
Dopo aver dominato il mondo per oltre cinque secoli spargendo genocidi, distruzione e devastazione ambientale su tutto il pianeta, le classi dominanti occidentali celebrano la “gloriosa” morte in battaglia - non tanto per sé ovviamente quanto per i giovani che dovrebbero difendere fino all’estremo sacrificio i loro privilegi.
Recensione a La guerra mondiale a pezzi e la disfatta dell’Unione Europea di Piero Bevilacqua
La guerra in Ucraina e il genocidio palestinese sono l’ennesima conferma di una residua disposizione imperiale degli Stati Uniti e la riprova di una inconsistenza dell’Unione Europea, che è legata alla sua soggezione alle logiche di sistema.
Osservatorio sul mondo che cambia: la farsa dell’esercito europeo e l’incubo del riarmo tedesco
Da "Rearm" a "Readiness": il riarmo europeo cambia nome, ma non sostanza. Tra la libertà di armarsi senza regole, il ritorno della Germania come potenza militare e le ambizioni italiane nel Mediterraneo, l’equilibrio geopolitico si fa sempre più instabile.
La guerra dei 6 giorni in Palestina
L’inizio della guerra che cambiò il medio oriente e le cui conseguenze ancora operano. Non tutto fu perfetto nell’esercito israeliano
La posizione dei comunisti tedeschi contro il riarmo e le politiche belliciste
Nel contesto della crescente corsa al riarmo e della prospettiva di una imminente guerra contro la Russia, i comunisti tedeschi denunciano il progetto di Friedrich Merz, reo di tradire i principi di pace e solidarietà a favore del profitto bellico.
Perchè boicottare l'appello di Michele Serra. Maurizio Acerbo segretario di Rifondazione Comunista
ReArm Europe. Un piano da 800 miliardi per riarmare l'Europa è questa la ragione per cui scendere in piazza?
La guerra in Ucraina come ultima difesa dell’ordine elitario europeo
Il sostegno delle élite europee all’Ucraina non è solo geopolitico, ma essenziale per mantenere il loro sistema di potere: una pace prematura potrebbe destabilizzare l’ordine neoliberista e minare il controllo tecnocratico. La guerra diventa così una difesa dell’attuale gerarchia economica e politica.
Belgio: il Partito dei Lavoratori contro il nuovo governo di destra di Bart De Wever
Dopo mesi di negoziati, il Belgio ha un nuovo governo guidato dal nazionalista fiammingo Bart De Wever. La coalizione "Arizona" ha annunciato misure di austerità e repressione, suscitando forti critiche dall'opposizione, in particolare dal Partito dei Lavoratori.
Le condizioni economiche per la pace di Emiliano Brancaccio
Il libro affronta la tematica cruciale della guerra e delle sue radici economiche, molto scorrevole e valido si presenta come una raccolta di articoli scritti dal prof. Brancaccio insieme ad altri professori e suoi collaboratori offrendo un punto di vista alternativo rispetto alla narrazione dominante.
La strada non obbligata che portò alla guerra dei 6 giorni in Palestina
Dopo la crisi di Suez, nel 1964 nacquero l'OLP e Fatah, con l’obiettivo di liberare la Palestina tramite la lotta armata. Le crescenti tensioni e i raid israeliani, come quello di Samù nel 1966, portarono all’escalation che culminò nella Guerra dei Sei Giorni del 1967