Visualizza articoli per tag: guerra
La narrazione tossica sul lavoro e sui salari
Perdita del potere di acquisto, salari che aumentano meno del costo della vita e precarietà diffusa. L'autunno di un governo asservito ai poteri forti militari ed economici
L’estetizzazione della guerra
L’umanità, che in Omero era uno spettacolo per gli dèi, ora lo è diventata per se stessa. La sua autoestraniazione le permette di vivere il proprio annientamento come spettacolo estetico. Questo è il senso dell’estetizzazione della politica che il fascismo persegue. Il comunismo gli risponde con la politicizzazione dell’arte.
La nuova concezione della guerra
Nell’ultimo trentennio la propaganda bellica ha dato alla guerra dimensioni globali e sistemiche, fino a declinarla secondo i connotati manichei e assolutizzanti di un conflitto fra bene e male, civiltà e barbarie, inaugurato dal considerare il conflitto armato come un’operazione di polizia internazionale.
Unità contro la guerra imperialista e contro la NATO
La Storia non è finita e il mondo va incontro a profondi cambiamenti. Gli USA e la NATO, loro strumento, hanno scelto il terreno della violenza per contrastare i processi in atto di uscita dall'unipolarismo e la crisi profonda del capitalismo. Per essere adeguati a queste nuove sfide occorre superare la frammentazione del movimento comunista e battersi contro le politiche imperialiste di guerra e per l'uscita dell'Italia dalla NATO e dall'Unione Europea.
Stagflazione e crisi del dollaro
Inflazione più recessione
La radice dell'inflazione e della nuova grave recessione che si annuncia sta nelle politiche imperialistiche. Occorre intrecciare le lotte contro l'imperialismo con il conflitto sociale. Per questo serve l'unità dei comunisti.
La militarizzazione del territorio pisano livornese e le scelte energetiche di guerra
A pochi giorni dalla partecipata e colorata manifestazione a Coltano (circa 10 mila partecipanti) indetta dal comitato NO Base e dalla popolazione del Borgo abbiamo rivolto alcune domande al Comitato No Camp Darby sulla militarizzazione del territorio.
I comunisti e la guerra
Lenin, in polemica con quelli che criticava come socialpacifisti – socialisti a parole ma pacifisti nei fatti – ricordava che l’unico modo per farla finita con le guerre, sempre più causate dall’imperialismo, è di trasformare la guerra (imperialista) fra nazioni in una guerra civile rivoluzionaria fra classi sociali.
La Nato, la sinistra e la via della pace
Auspicare che la Nato vinca la guerra contro la Russia non è cosa di sinistra. La pace richiede una sinistra globale, che rappresenti i lavoratori e i poveri di tutto il mondo e i loro diritti, non i diritti dei proprietari e i loro profitti. Impariamo dalle lotte delle nostre sorelle e fratelli del Sud e dell’Est, e di concerto con loro, iniziamo a costruire la pace.