“Il Vietnam ritiene che guerre e conflitti spesso derivino da dottrine obsolete di politica di potere e ambizioni di dominare e usare la forza per risolvere le controversie internazionali”. Con queste parole, Hoàng Giang Đặng, capo della delegazione permanente del Vietnam presso le Nazioni Unite, ha espresso la posizione del governo vietnamita circa il conflitto che sta avendo luogo in Ucraina. Il Vietnam, infatti, continua a mantenere una posizione di neutralità tra le parti, come dimostrato dall’astensione nel voto per la risoluzione di condanna della Russia, e favorisce una risoluzione pacifica delle dispute attraverso mezzi diplomatici.
“Giang ha affermato la posizione coerente del Vietnam sulla risoluzione delle controversie internazionali con mezzi pacifici sulla base del rispetto del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite, dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale delle nazioni, della non interferenza negli affari interni e del non uso della forza nelle relazioni internazionali”, commenta la testata Tuổi Trẻ.
Per quanto riguarda la situazione in Ucraina, l’ambasciatore ha espresso profonda preoccupazione e ha chiesto moderazione, la fine dell’uso della forza, la ripresa del dialogo e la ricerca di una soluzione a lungo termine alle controversie. Ha accolto con favore il dialogo tra le delegazioni di Ucraina e Russia e ha auspicato che le parti interessate conducano più dialoghi verso una soluzione adeguata. Giang ha inoltre sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone e di proteggere le infrastrutture essenziali in conformità con il diritto umanitario internazionale, chiedendo alla comunità internazionale di promuovere gli aiuti umanitari ai civili.
Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri Bùi Thanh Sơn ha tenuto conversazioni telefoniche con i suoi omologhi Sergej Lavrov e Dmytro Kuleba. Il 17 marzo, Sơn ha sentito il ministro russo in un dialogo che la stampa vietnamita ha definito come “schietto e costruttivo”. Il ministro Sơn ha suggerito che la Russia continui a organizzare corridoi umanitari e ad adottare misure per garantire la sicurezza dei civili, compresi i cittadini vietnamiti (che in Ucraina sono circa 7.000), durante la loro evacuazione dalle zone di guerra in Ucraina. Il funzionario ha chiesto alle parti interessate di esercitare moderazione, ridurre le tensioni e condurre più dialoghi per trovare una soluzione a lungo termine che sia in linea con il diritto internazionale e tenga conto degli interessi legittimi di tutte le parti, aggiungendo che il Vietnam è disposto a unirsi alla comunità internazionale per contribuire a questo processo.
Il giorno dopo, il massimo diplomatico vietnamita ha avuto una conversazione con l’ucraino Kuleba, nella quale ha affermato che il Vietnam sostiene gli sforzi internazionali per fornire assistenza umanitaria alle persone in Ucraina e accetta di riprendere gli scambi e la cooperazione con l’Ucraina dopo il ripristino della pace e della stabilità nel Paese europeo. “In qualità di tradizionale amico di Russia e Ucraina, il Vietnam spera che entrambe le parti esercitino moderazione, allentino le tensioni e conducano più dialoghi per trovare una soluzione a lungo termine che sia in linea con il diritto internazionale e tenga conto degli interessi legittimi di tutte le parti”, ha affermato il ministro Sơn.
Da parte loro, i ministri degli Esteri russo e ucraino hanno espresso il desiderio di mantenere e rafforzare la cooperazione con il Vietnam, aggiungendo che faranno del loro meglio per facilitare l’evacuazione sicura dei cittadini vietnamiti.
Nonostante la distanza geografica, il Vietnam sta subendo diverse ripercussioni economiche a causa del conflitto in corso in Europa orientale. Il conflitto ha infatti bloccato completamente gli scambi commerciali con l’Ucraina ed ha fortemente rallentato quelli con la Russia, importante partner commerciale del Paese asiatico. Secondo il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, infatti, nel 2021 il Vietnam ha esportato in Russia prodotti agricoli, forestali e della pesca per un valore di circa 550 milioni di dollari.
Russia e Ucraina sono i due principali esportatori di grano per la produzione di alimenti e mangimi a livello mondiale, quindi la riduzione delle esportazioni da questi Paesi ha influito sui prezzi generali. Il Vietnam importa dalla Russia e dall’Ucraina molte materie prime agricole per la produzione agricola tra cui grano, mais, mais per la produzione di mangimi e fertilizzanti. Le importazioni di grano dalla Russia e dall’Ucraina rappresentano fino al 20% del valore totale delle importazioni vietnamite di questo alimento. In risposta alla situazione attuale, il Vietnam sta cercando di aumentare la produzione locale per rispondere all’aumento dei prezzi internazionali, ma sta cercando anche altri fornitori in Australia, Sudafrica e America Meridionale.