Visualizza articoli per tag: nazionalismo
La parola “nazione” a sinistra
Prendendo spunto da una intervista di S.Fassina al Fatto Quotidiano sui temi della patria e della nazione, proprio al fine di ragionare sul tanto desiderato fronte popolare anche in Italia, appare utile entrare in questa discussione.
Rivoluzione nazionale, nazionalismo e internazionalismo
Troppo spesso a sinistra si tende a concepire l’internazionalismo come una negazione semplice, assoluta del nazionale e non come una negazione determinata, un superamento dialettico che toglie quanto di limitato c’è nella prospettiva nazionale, tesaurizzandone al contempo gli aspetti positivi e ancora validi.
Le ragioni della pace
L’irrazionalità, l’immoralità, l’ingiustizia della violenza, dell’oppressione dello sfruttamento, del classismo, del nazionalismo e della guerra versus la razionalità, l’eticità, la moralità, del dialogo, della solidarietà, della cooperazione, della pace, dell’internazionalismo e del comunismo.
L’Unione Europea fra sovranismo e cosmopolitismo
L’unificazione europea rende tanto più agevole, anche dal punto di vista ideologico, l’attacco alle condizioni di lavoro e di vita delle classi subalterne, al quale i poteri forti non intendono in ogni caso rinunciare.
Ucraina: autodeterminazione o agronegozio?
Il nazionalismo può essere di vari colori, non è certo progressivo se concede il pieno uso delle terre ai privati indigeni o stranieri.
Prospettiva internazionale, punto di partenza nazionale
Avendo quale fine la direzione politica in frangenti storicamente decisivi per la propria classe di riferimento, il partito rivoluzionario dovrà avere per Gramsci l’elasticità necessaria a adattarsi ai compiti inediti che impone la fase sulla base dei rapporti complessivi di forza nel paese determinato e sul piano internazionale.
Internazionalismo e internazionale in Gramsci
Il nazionalismo è una escrescenza anacronistica nella storia italiana, di gente che ha la testa volta all’indietro come i dannati di Dante. La missione di civiltà del popolo italiano è nella ripresa del cosmopolitismo romano e medioevale, ma nella sua forma più moderna e avanzata.
Nazionale e internazionale nei Quaderni del carcere
Gramsci rigetta l’interpretazione meccanicista del marxismo secondo la quale dal cosmopolitismo preborghese si potrebbe giungere all’internazionalismo solo passando attraversando la tappa intermedia del nazionalismo; in presenza di una cultura cosmopolita tale passaggio sarebbe, in effetti, anacronistico, antistorico e persino contrario alla cultura nazionale.
Lenin vs il socialsciovinismo
Bielorussia: la protesta e le strumentalizzazioni
Quanto sta accadendo in Bielorussia non è studiato e analizzato ma l'approccio resta quello ideologico tra gli assertori acritici dei movimenti e i sostenitori di Lukashenko. Occorre invece guardare alla sostanza del problema, al fatto che le condizioni di vita delle classi lavoratrici sono sempre più precarie e per questo sta venendo meno il sostegno di operai e impiegati a Lukashenko.