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No alla guerra, fuori l’Italia dalla Nato!
Sabato scorso un presidio popolare all’aeroporto militare di Ghedi ha ribadito con forza le ragioni della pace.
Strategie madrilene
Unità contro la guerra imperialista e contro la NATO
La Storia non è finita e il mondo va incontro a profondi cambiamenti. Gli USA e la NATO, loro strumento, hanno scelto il terreno della violenza per contrastare i processi in atto di uscita dall'unipolarismo e la crisi profonda del capitalismo. Per essere adeguati a queste nuove sfide occorre superare la frammentazione del movimento comunista e battersi contro le politiche imperialiste di guerra e per l'uscita dell'Italia dalla NATO e dall'Unione Europea.
Taiwan: linee rosse e ambiguità strategica
Il Dipartimento di Stato Usa ha cominciato i preparativi di una nuova fase dell’offensiva diplomatica contro la Cina sulla questione di Taiwan, e il 23 maggio scorso Biden si è persino spinto ad affermare che gli Usa sono pronti ad usare la forza per difendere militarmente Taiwan nel caso di un intervento di Pechino.
Sinistri pregiudizi sul conflitto in Ucraina
L’informazione mainstream e la guerra, l’invio delle armi, il diritto all’autodeterminazione, da che parte stanno i paesi imperialisti e da che parte sono schierate le nazioni antimperialiste e i paesi non allineati? Come si coniuga nello specifico della guerra in Ucraina con la necessaria dialettica fra giustizia e pace?
La Nato, la sinistra e la via della pace
Auspicare che la Nato vinca la guerra contro la Russia non è cosa di sinistra. La pace richiede una sinistra globale, che rappresenti i lavoratori e i poveri di tutto il mondo e i loro diritti, non i diritti dei proprietari e i loro profitti. Impariamo dalle lotte delle nostre sorelle e fratelli del Sud e dell’Est, e di concerto con loro, iniziamo a costruire la pace.
L’Italietta subalterna alla Ue e alla Nato
Assenza di autonomia in politica estera e disastri in materia di lavoro e previdenza, questi i risultati del governo Draghi e delle politiche unidirezionali a favore dei profitti di impresa.
I pataccari del pensiero vogliono fare continuare la guerra sine die
Le opposte retoriche dei contendenti che si accusano a vicenda di nazismo costituiscono un ostacolo al raggiungimento di una soluzione negoziata del conflitto ucraino
Sanzionati e sanzionatori
Unire il no alla guerra al no all’impoverimento dei lavoratori
Nostra intervista a Federico Giusti, esponente del Comitato No Camp Darby, dopo il presidio davanti alla base militare Usa. Urge costruire un nuovo movimento che metta insieme il no alla guerra, alla Nato, all’impoverimento delle classi popolari, al governo Draghi e all’Unione Europea.