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Videointervista a Francesco Dall'Aglio, ricercatore presso l'Istituto degli studi storici dell'Accademia delle scienze di Sofia, con il quale presentiamo il suo ultimo libro, scritto con Carlo Ziviello, pubblicato da Ad est dell'Equatore, da cui emergono tutti gli inquietanti rischi di un odierno conflitto nucleare.

Il 19 e 20 giugno, la visita di stato del presidente russo Vladimir Putin in Vietnam ha rafforzato il legame storico tra i due Paesi, promuovendo la cooperazione in economia, difesa e sicurezza, con prospettive verso il 2030.

A seguito della schiacciante vittoria alle elezioni presidenziali russe, Vladimir Putin ha ricevuto numerosi messaggi di congratulazioni da parte dei leader mondiali, mentre gli occidentali si ostinano a non voler riconoscere i risultati.

I russi avanzano sia pure lentamente, bombardando località strategiche, mentre gli ucraini rispondono con atti terroristici

Continua l’escalation della guerra in Ucraina. Gli occidentali non pensano ai negoziati, si prospetta una soluzione coreana

Intervista a Fabio Marcelli, esperto di diritto internazionale

Recensione di classe a La guerra ucraina. Cause impatto, conseguenze, a cura di Andrea Catone, numero 1-2/2022 di “MarxVentuno, con contributi, fra gli altri, di Samir Amin, Ruggero Giacomini, Ziuganov, Putin, Vladimiro Giacché, Galofaro, Sorini, Maringiò, Giuseppe Amati e una preziosa cronologia.

L’informazione mainstream e la guerra, l’invio delle armi, il diritto all’autodeterminazione, da che parte stanno i paesi imperialisti e da che parte sono schierate le nazioni antimperialiste e i paesi non allineati? Come si coniuga nello specifico della guerra in Ucraina con la necessaria dialettica fra giustizia e pace?

Il passaggio dall’Urss alla Russia contemporanea è stato travagliato e ne è venuto fuori un paese contraddittorio, che non ha senso scacciare dalla scena internazionale.

Chi si oppone in ogni modo alla possibile soluzione pacifica, giusta e razionale del tragico conflitto fra due popoli fratelli come il russo e l’ucraino che hanno vissuto e collaborato in pace per oltre settant’anni come le due principali repubbliche socialiste sovietiche? Si tratta dello stesso imperialismo “democratico” che invece di attivarsi per un duraturo accordo di pace continua a inviare armi in Ucraina e ad attaccare chi osa battersi contro la nuova guerra fredda.