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Il partito unico della guerra
Per ammissione della Nato la guerra in Ucraina è iniziata nel 2014. La centralità del dollaro è tra i motivi scatenanti della guerra
Mantenere alta la tensione nell’Europa orientale, per tenere sotto ricatto i sudditi europei.
Purtroppo, con il “dono” dei carri armati all’Ucraina la guerra si intensifica e ci avviciniamo sempre più all’orlo del precipizio.
Ucraina fra Russia e NATO, di Marco Pondrelli
Marco Pondrelli, nel suo nuovo libro, inquadra la crisi ucraina attraverso una seria analisi storica delle vicende di quei territori e dei complessi rapporti fra Ucraina e Russia sul piano sia politico sia culturale. In contrapposizione alla propaganda di guerra, ci offre dati che smascherano la mistificazione mediatica e ci permettono di collocare gli attuali drammatici avvenimenti in un contesto più ampio legato al nuovo assetto mondiale multipolare che si sta o si potrebbe configurare.
La Russia prepara le nuove armi per il conflitto con l’occidente
La Russia introduce rapidamente nuove armi altamente tecnologiche e le prova nella guerra di Ucraina. L’Occidente e specie gli Stati Uniti assiste sgomento allo sviluppo dei nuovi sistemi d’arma.
La reale natura dell’Unione europea
L’#Ue non è un contenitore vuoto che si possa riempire di contenuti progressisti o reazionari. La sua struttura è vincolata al processo storico che la ha configurata quale blocco in formazione di paesi capitalisti e #imperialisti, consolidato negli anni da innumerevoli vincoli e trattati – come quelli di Maastricht – e da organismi finanziari (la Banca Centrale Europea) con il connesso Patto di Stabilità.
La necessità di un aggiornamento teorico-politico sulla categoria d’imperialismo ai giorni nostri
Con questa breve introduzione proponiamo a tutte le organizzazioni e agli intellettuali impegnati concretamente nella lotta antimperialista in Italia di sviluppare un dibattito all’interno della nostra rivista sul tema dell’attualità della categoria leniniana di imperialismo in questo momento storico.
Cosa non è lecito aspettarsi dal 2023?
Non è lecito aspettarsi nel 2023 un miglioramento sostanziale alle condizioni di vita dei subalterni senza superare il capitalismo in una società più razionale, come quella socialista.
Dopo Kherson
Grandezza e limiti dell’affermazione elettorale in Brasile
Giovandoci dell’incontro con il grande intellettuale e dirigente sociale e politico brasiliano Stedile, riflettiamo sulle recenti elezioni in Brasile e, più in generale, sui compiti e i limiti della sinistra nell’individuare soluzioni praticabile dinanzi a una crisi strutturale del modo di produzione capitalistico, alla quale le classi dominanti borghesi rispondono con l’assalto alle risorse naturali e la diffusione delle politiche economiche di guerra su scala internazionale.
Partecipiamo alla manifestazione nazionale del 5 novembre
Il collettivo politico La Città Futura condivide e rilancia l’appello di Marx21 per la partecipazione più ampia possibile alla manifestazione contro la guerra del 5 novembre, a Roma.