Approfondimenti teorici (Unigramsci)
Questa sezione del giornale è dedicata alla formazione teorica dei lavoratori e delle classi popolari e curata in collaborazione con le compagne e i compagni del collettivo della Università Popolare Antonio Gramsci (Unigramsci). Questa collaborazione nasce dalla volontà di approfondire i legami con una realtà molto impegnata nella “battaglia delle idee”, per formare una visione del mondo “altra”, diversa da quella delle classi dominanti. Non può esistere, infatti, una prassi rivoluzionaria in assenza di una teoria rivoluzionaria e questa non può che esser ricercata a partire dal pensiero critico di Marx, per sviluppare una visione autonoma del mondo, di classe, consapevoli che se i subalterni non hanno una propria visione necessariamente finiscono con l’adottare quella dominante. Questa collaborazione vorrebbe anche essere un elemento di stimolo per la formazione di quegli intellettuali organici di cui il futuro partito del proletariato avrà grande bisogno. Pertanto, in questa sezione pubblichiamo testi di approfondimento teorico, non necessariamente oggetto dei corsi universitari.
Al contrario della dominante ideologia borghese, che pretende di valorizzare il singolo in quanto tale, separandolo astrattamente dal suo contesto storico e sociale, il marxismo ci insegna che solo ponendoci consapevolmente al suo interno potremo consapevolmente incidere, lasciare il segno, nel corso del mondo
Brecht, contro ogni impostazione moralista o idealista, considera le problematiche etico-morali sempre in relazione alle questioni socio-economiche. Perciò, come Nietzsche, non crede esista una sola morale, ma un’etica degli oppressori cui necessariamente si contrappone un’etica degli oppressi
La critica di Brecht alla morale e all’eticità dominanti, funzionali al dominio delle classi dirigenti, e la necessità di sviluppare un’etica e una morale rivoluzionarie
Il marxismo occidentale rivoluzionario si sviluppa contro le tendenze revisioniste della II internazionale e contro la concezione dogmatica del marxismo diffusa in URSS dopo la morte di Lenin
Marx e gli autori neo-hobbesiani concordano sulla necessità di una “autorità” nella fabbrica capitalistica, ma dissentono sulle finalità ad essa attribuite.
L’impresa capitalistica è un’autocrazia, un'organizzazione dispotica finalizzata allo sfruttamento del lavoro umano.