Muro in Galilea
“Poesie di classe”: pensieri e versi per i popoli oppressi
- di Giuseppe Vecchi
- 18/02/2017
- Cultura
Un muro disegna geografie impossibili
confonde le menti degli uomini
a altri esseri ancora nasconde
solo chi vive in cielo l’ignora.
Un muro scende in fondo alle coscienze
ne stravolge gli approdi
cancella i moli che muti
si protendono in mare.
Confonde i riflessi, i punti cardinali
incunea dubbi separando gli affetti
vieta il respiro dei giorni
su cui troneggia mostruoso.
I più deboli soccombono ad esso
ne portano trafitti i segni
incisi nella carne e nel cuore
subisce il suo marchio la mente.
Così in silenzio si umilia ed uccide un popolo
mentre tace il mondo, alza le spalle
si fa complice di chi accompagna i ragazzi
a smarrirsi nel fiore degli anni.
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