Ogni sentenza va rispettata!
tre gradi di giudizio
tre sentenze diverse
allora mi chiedo:
quale quella da rispettare?
E invece no:
ogni sentenza può avere la sua maledizione
perché ogni sentenza può contenere l’ingiustizia,
la persecuzione ed il danno,
non esistono sentenze ispirate da dio.
Ogni cosa umana ha i suoi limiti
e ogni uomo è la misura
di tutte le cose e ha il suo metro di giudizio.
Non esistono tribunali divini
salvo, forse, quelli ecclesiastici
che infatti bruciavano le donne
chiamandole streghe
per un infuso d’erbe.
Vi fu un tempo in cui
il pretesto furono gli dèi
e la corruzione dei giovani.
Occorre sempre un pretesto
per condannare un innocente
la cui coerenza si negò il riscatto.
Ma fuggire non era violare la legge,
se è la legge a violare l’uomo
e il sangue di un uomo macchiò d’infamia coloro
che avevano comunque deciso
una condanna e una pena.
La sola cosa empia
la sola violenza
fu quella remota condanna.
Tutto ciò mi ricorda di quando
il fratello rubò uno stallone
e fu condannato a morte.
Solo un modo ad evitare l’assurdo
di una sentenza assurda.
Come andò a finire
chiedetelo ad Anathea.
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Low!
Un nuovo appuntamento con le #poesie di classe di Giuseppe Vecchi.
- di Giuseppe Vecchi
- 22/09/2018
- Cultura
22/09/2018 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
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