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Avendo quale fine la direzione politica in frangenti storicamente decisivi per la propria classe di riferimento, il partito rivoluzionario dovrà avere per Gramsci l’elasticità necessaria a adattarsi ai compiti inediti che impone la fase sulla base dei rapporti complessivi di forza nel paese determinato e sul piano internazionale.

Venerdì, 18 Febbraio 2022 23:22

Internazionalismo e internazionale in Gramsci

Il nazionalismo è una escrescenza anacronistica nella storia italiana, di gente che ha la testa volta all’indietro come i dannati di Dante. La missione di civiltà del popolo italiano è nella ripresa del cosmopolitismo romano e medioevale, ma nella sua forma più moderna e avanzata.

Venerdì, 21 Gennaio 2022 22:32

Nazionale e internazionale nei Quaderni del carcere

Gramsci rigetta l’interpretazione meccanicista del marxismo secondo la quale dal cosmopolitismo preborghese si potrebbe giungere all’internazionalismo solo passando attraversando la tappa intermedia del nazionalismo; in presenza di una cultura cosmopolita tale passaggio sarebbe, in effetti, anacronistico, antistorico e persino contrario alla cultura nazionale.

Venerdì, 24 Dicembre 2021 17:04

Internazionalismo e cosmopolitismo in Gramsci

Mentre le grandi potenze, proprio in quanto hanno una politica interna che determina quella estera, serbano per questo una relativa autonomia internazionale, per gli Stati più deboli, al contrario, sarà più problematico fissare una propria linea di condotta autonoma sia sul piano internazionale che su quello nazionale.

Sabato, 04 Dicembre 2021 00:15

Internazionalismo proletario

Occorre fare, in piena autonomia dall’ideologia dominante, un bilancio critico della secolare esperienza storica di transizione al socialismo, portando fino in fondo l’indispensabile autocritica, ma senza cadere nell’odiosa pratica, oggi così diffusa, dell’autofobia con conseguente incapacità di riconoscersi nella propria storia.

Venerdì, 26 Novembre 2021 22:58

Internazionalismo nei Quaderni del carcere

Nei Quaderni del carcere Gramsci distingue il concetto di internazionalismo proletario tanto da quello premoderno di cosmopolitismo, anteriore alla formazione dello Stato nazionale, quanto dall’irradiazione internazionale e cosmopolita e di espansione a carattere imperialistico delle società a capitalismo avanzato.

Venerdì, 17 Settembre 2021 18:25

I comunisti e le questioni internazionali

In nome del giusto richiamo alle contraddizioni interimperialiste, non si può arrivare a sostenere il proprio imperialismo nazionale e il polo imperialista europeo di cui si è parte, in quanto per i loro interessi non sempre convergenti con l’imperialismo statunitense favorirebbero il multipolarismo e la lotta per la pace.

Venerdì, 14 Maggio 2021 18:22

Il partito dalle pareti di vetro

Questo articolo esce contemporaneamente sia su “La Città Futura” che su “Cumpanis”. Le due testate individuano nella riflessione contenuta nell’importante libro di Cunhal, Il Partito dalle pareti di vetro, un’occasione per aprire un dibattito sulle caratteristiche che deve assumere oggi il partito comunista che dobbiamo costruire.

Venerdì, 15 Gennaio 2021 23:04

Pci: le lezioni di una storia

L’abbandono dei principi fondativi del partito di Gramsci è alla radice della fine del Pci. Come superare l’attuale frammentazione dei comunisti e rilanciare il loro protagonismo nella società italiana.

Venerdì, 18 Dicembre 2020 18:54

Corso sul marxismo – V lezione

Presentiamo qui il riassunto della quinta lezione del corso sul marxismo, organizzato dal Gruppo Giovani de “La Città Futura” con la collaborazione dell’UniGramsci. Il filo del discorso della lezione si snoda tra la trasposizione della lotta di classe su un terreno di confronto europeo e le sue conseguenze ideologiche e politiche.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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