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La parabola dell’economia politica – Parte XII: Marx, la crisi e le leggi di movimento del capitalismo
L’ultimo articolo su Marx riguarda la spiegazione della crisi economica e le leggi di movimento del modo di produzione capitalistico: concentrazione e centralizzazione dei capitali, finanziarizzazione, polarizzazione della ricchezza e impoverimento relativo dei lavoratori.
Inflazione più recessione
La radice dell'inflazione e della nuova grave recessione che si annuncia sta nelle politiche imperialistiche. Occorre intrecciare le lotte contro l'imperialismo con il conflitto sociale. Per questo serve l'unità dei comunisti.
Contro la guerra dei padroni, ribellarsi è giusto
“Ribellarsi è giusto”, diceva Mao, soprattutto se il nostro popolo non intende essere risucchiato nel vortice globale determinato dall’ineluttabile fine dell’Occidente che ci trascina in un drammatico contesto di aumento della miseria, devastazione ambientale e guerra totale
La parabola dell’economia politica dalla scienza all’ideologia – Parte VII: Marx, processo lavorativo e processo di valorizzazione
Le possibilità della crisi si ampliano con la circolazione del capitale. Il processo di valorizzazione avviene grazie alla proprietà della forza-lavoro di creare valore in eccedenza.
La parabola dell’economia politica dalla scienza all’ideologia – Parte VI: La metamorfosi della merce e del capitale
Già la circolazione della merce contiene in sé la possibilità e la forma più astratta della crisi. Da qui la critica alla legge di Say secondo cui ogni offerta crea la propria domanda e quindi le crisi sarebbero impossibili. Il capitale va inteso come denaro, una potenza sociale resa autonoma dalle altre merci, che deve entrare incessantemente in circolazione per autovalorizzarsi.
L’origine delle disuguaglianze sta nell’offensiva contro le classi lavoratrici
Le contraddizioni del dibattito accademico sulle disuguaglianze. La Bussola europea e il neokeynesimo di guerra della Ue.
Dal Sessantotto alla fine della guerra fredda
La rivolta dei giovani che non si riconoscono più nei valori borghesi dei genitori e si battono per la fine delle discriminazioni socio-economiche, razza e sesso, ispirandosi alla lotta degli oppressi in grado di piegare gli oppressori: la rivoluzione cubana, la guerriglia vietnamita e la rivoluzione culturale cinese.
Internazionalismo proletario
Occorre fare, in piena autonomia dall’ideologia dominante, un bilancio critico della secolare esperienza storica di transizione al socialismo, portando fino in fondo l’indispensabile autocritica, ma senza cadere nell’odiosa pratica, oggi così diffusa, dell’autofobia con conseguente incapacità di riconoscersi nella propria storia.
I comunisti e le questioni internazionali
In nome del giusto richiamo alle contraddizioni interimperialiste, non si può arrivare a sostenere il proprio imperialismo nazionale e il polo imperialista europeo di cui si è parte, in quanto per i loro interessi non sempre convergenti con l’imperialismo statunitense favorirebbero il multipolarismo e la lotta per la pace.
scissione (quando una crisi si fa occasione)
Il ruolo, nella crisi, del tipico personaggio politico opportunista e degli intellettuali che lo incensano. Un film già visto, purtroppo, molte volte.