Nei nostri articoli, abbiamo avuto numerose occasioni per sottolineare le principali caratteristiche della “diplomazia del bambù vietnamita”, teorizzata dal compianto Segretario Generale del Partito Comunista Nguyễn Phú Trọng, e che si basa sull’equidistanza tra le grandi potenze mantenendo buoni rapporti con tutti i partner internazionali, senza tuttavia piegarsi a nessuno di essi. Questa posizione assume una particolare importanza nel settore della difesa, il che permette al Vietnam di cooperare con tutte le principali potenze militari del pianeta, superando le divergenze per mettere al centro del dialogo i punti in comune.
Come abbiamo scritto la settimana scorsa, nella seconda metà di dicembre la capitale Hà Nội ha ospitato l’Expo Internazionale della Difesa del Vietnam 2024, un evento di grande rilevanza che ha visto la partecipazione di 66 delegazioni internazionali e oltre 240 imprese dell’industria della difesa provenienti da 49 Paesi, compresi Stati Uniti, Russia e Cina. Questo dimostra come il Vietnam, in questo momento di grande tensione internazionale, sia uno dei pochi Paesi in grado di mantenere relazioni positive con Washington, Mosca e Pechino. Allo stesso tempo, significa che le tre principali potenze globali considerano il Vietnam come un partner importante ed affidabile nel settore della difesa.
Come sottolineato dal Primo Ministro Phạm Minh Chính in occasione della cerimonia d’apertura dell'Expo, “il Vietnam si presenta come un amico e partner affidabile per tutte le nazioni e come un membro proattivo e responsabile della comunità internazionale”. Tuttavia, il Paese del Sud-Est asiatico non è disposto a fare concessioni circa la sua linea di politica estera, e in particolare aderisce fermamente alla sua politica di difesa dei “quattro no”: nessuna alleanza militare, nessuna presa di posizione contro un altro Paese, nessuna base militare straniera o utilizzo del territorio vietnamita contro altre nazioni, e nessun uso o minaccia di uso della forza nelle relazioni internazionali.
L’adesione alla “diplomazia del bambù” e ai “quattro no” risulta particolarmente evidente quando si guarda alle relazioni tra Vietnam e Cina, che, nonostante le dispute sulle isole Spratly e Paracelso del Mar Cinese Meridionale (Mare Orientale per i vietnamiti), stanno mettendo in piedi una stretta cooperazione in materia di difesa nel rispetto dei reciproci interessi nazionali: lo scorso 19 novembre, a margine dell’apertura dell’Expo della Difesa, il Segretario Generale del PCV Tô Lâm, che occupa anche l’incarico di Segretario della Commissione Militare Centrale, ha ricevuto il Ministro della Difesa Nazionale cinese, Dong Jun, accompagnato da una delegazione dell'Esercito Popolare di Liberazione (EPL).
In quest’occasione, il leader vietnamita ha sottolineato che la visita contribuisce a concretizzare le percezioni comuni di alto livello per rafforzare la cooperazione bilaterale in materia di difesa e sicurezza, considerata un pilastro chiave nelle relazioni Vietnam-Cina. Ha inoltre sottolineato che la cooperazione bilaterale in materia di difesa è stata rafforzata, diventando sempre più pratica ed efficace, contribuendo a consolidare la fiducia politica, la solidarietà e l’amicizia tra i due Partiti, Stati ed eserciti, portando benefici tangibili a entrambi i popoli e favorendo pace, stabilità e sviluppo nella regione e nel mondo. Da parte sua, Dong ha trasmesso i saluti di Xi Jinping al Segretario Generale del PCV, e si è congratulato con il Vietnam per i successi ottenuti dall’Esercito Popolare del Vietnam (EPV) nei suoi 80 anni di storia. Dong ha ribadito che la Cina attribuisce grande importanza all’amicizia tradizionale tra i due Partiti, Stati ed eserciti. Ha sottolineato la disponibilità dell’EPL a implementare le percezioni comuni di alto livello e a lavorare con l’EPV per promuovere una cooperazione sostanziale e globale, contribuendo alla costruzione di una comunità Vietnam-Cina con un futuro condiviso di significativa rilevanza strategica.
Mettendo in pratica tali propositi, la Guardia Costiera del Vietnam e la sua controparte cinese hanno condotto il 24 dicembre la quarta pattuglia congiunta nelle acque settentrionali del Golfo del Tonchino, al largo della città di Móng Cái, nella provincia settentrionale vietnamita di Quảng Ninh, e della città di Dongxing, nella provincia cinese del Guangxi. Secondo quanto riportato dalla stampa vietnamita, l'attività mirava a rafforzare il coordinamento nella lotta contro i crimini e le violazioni legali in mare, specialmente durante il periodo di fine anno: “La pattuglia congiunta, che si è svolta dal Punto 1 al Punto 9 lungo la linea di demarcazione del Golfo del Tonchino, ha coperto una distanza di 120 miglia nautiche. Questa zona è cruciale per l’export, l’import e lo scambio di merci tra Vietnam e Cina, ma è anche sfruttata per il contrabbando, le frodi commerciali, il trasporto illegale di merci e i passaggi di confine non autorizzati via mare”.
L’iniziativa delle pattuglie congiunte tra le due guardie costiere vietnamita e cinese è stata inaugurata nel 2024, con quattro pattuglie congiunte che hanno avuto luogo nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Questa cooperazione dovrebbe proseguire anche nel 2025, sempre con cadenza trimestrale, con l’obiettivo di mantenere la sicurezza e l’ordine, garantendo il rispetto delle leggi da parte dei cittadini di entrambe le nazioni. Parallelamente, iniziative dello stesso tipo avvengono anche lungo il confine terrestre.
Il 26 dicembre ha invece avuto luogo il 7º Dialogo Strategico sulla Difesa Vietnam-Russia, presieduto dal Vice Ministro della Difesa Nazionale Hoàng Xuân Chiến e dal suo omologo russo Aleksandr Fomin. Durante il dialogo, Chiến ha sottolineato il ruolo cruciale della cooperazione in materia di difesa nell’ambito dell’amicizia tradizionale e del partenariato strategico globale tra Vietnam e Russia. Ha inoltre suggerito di continuare a migliorare l’efficacia della cooperazione bilaterale nel settore della difesa, concentrandosi sugli scambi di delegazioni a tutti i livelli, sull’ottimizzazione di meccanismi di cooperazione fondamentali come il Comitato Intergovernativo di Coordinamento per il Centro Tropicale Vietnam-Russia e il Dialogo Strategico sulla Difesa.
Dal canto suo, Fomin ha condiviso l’opinione del suo ospite sui risultati positivi della cooperazione tra i due ministeri della Difesa, sottolineando che tale cooperazione rappresenta un pilastro delle relazioni diplomatiche Vietnam-Russia. Notando che il 2025 segnerà il 75º anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi e l’80º anniversario della Grande Vittoria Patriottica del popolo sovietico, alla quale gli amici vietnamiti hanno dato il loro contributo, Fomin ha enfatizzato l’amicizia stretta e la cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra i due ministeri della Difesa. Ha infine assicurato che, in futuro, il Ministero della Difesa russo continuerà a collaborare attivamente con la sua controparte vietnamita per attuare i lavori concordati, approfondendo così i legami di difesa Vietnam-Russia in modo efficace e sostanziale.
Per quanto riguarda la cooperazione con gli Stati Uniti, il 19 dicembre, sempre a margine dell’Expo della Difesa, il Primo Ministro Phạm Minh Chính ha ricevuto una delegazione di aziende dei settori aerospaziale, difesa e sicurezza, facenti parte del Consiglio per gli Affari Commerciali USA-ASEAN (USABC). La delegazione, guidata dal Vicepresidente Senior e Direttore Regionale dell'USABC Brian McFeeters e dalla Presidente e CEO di I.M. Systems Group Imelda Martin-Hum, comprendeva rappresentanti di colossi industriali come Boeing, Lockheed Martin, Bell Textron, A2G (Air to Ground), AeroVironment, Atmo, Blue Halo, IMSG, Loading Republic, Oliver Wyman, Realtime Robotics, R-MOR e Stick Rudder Enterprises.
In quest’occasione, il Primo Ministro vietnamita ha sottolineato che il Partenariato Strategico Globale Vietnam-USA, istituito appena un anno fa, continua a rafforzarsi e a produrre risultati significativi. Ha osservato che le relazioni politiche bilaterali sono al massimo livello dalla normalizzazione dei rapporti nel 1995, con entrambi i Paesi che si preparano con entusiasmo al 30º anniversario delle relazioni diplomatiche. Chính ha esortato l'USABC e le aziende statunitensi a collaborare strettamente con le agenzie, organizzazioni e imprese vietnamite per rafforzare la cooperazione in ambiti come il commercio, il trasferimento tecnologico, gli investimenti e la produzione. Ha inoltre evidenziato l'importanza di formare una forza lavoro qualificata per i settori emergenti, migliorare le capacità di governance intelligente e fornire supporto finanziario.
Gli sviluppi diplomatici e le iniziative di cooperazione descritte evidenziano come il Vietnam sia riuscito a posizionarsi strategicamente come un partner affidabile e influente nella comunità internazionale, pur mantenendo salda la sua indipendenza politica ed economica. La “diplomazia del bambù” e la politica di difesa dei “quattro no” rappresentano il fulcro di una strategia che non solo rafforza le relazioni con le grandi potenze globali, ma promuove anche il dialogo e la cooperazione in un contesto internazionale sempre più complesso e competitivo.
Le attività di cooperazione con Stati Uniti, Cina e Russia, sebbene segnate da differenze politiche e ideologiche, dimostrano la capacità del Vietnam di promuovere relazioni pragmatiche basate sul rispetto reciproco e sulla ricerca di vantaggi comuni. Il successo dell’Expo Internazionale della Difesa del Vietnam 2024 è un chiaro esempio di questa visione strategica, sottolineando il ruolo centrale del Paese nel favorire la stabilità regionale e globale attraverso una diplomazia equilibrata e inclusiva.
Guardando al futuro, la continua adesione ai principi della “diplomazia del bambù” permetterà al Vietnam di consolidare ulteriormente la propria posizione di leadership nel Sud-Est asiatico, mantenendo un delicato equilibrio tra le grandi potenze e promuovendo la pace, la cooperazione e lo sviluppo sostenibile nella regione e nel mondo.