Il Partito Comunista del Vietnam e la sua missione storica

Da 95 anni, il PCV guida il Paese attraverso guerre, ricostruzione e sviluppo. Dalla rivoluzione del 1945 alle riforme del Đổi Mới, la formazione fondata da Hồ Chí Minh continua a plasmare il futuro del Paese consolidandone il ruolo sulla scena internazionale.


Il Partito Comunista del Vietnam e la sua missione storica

Lo scorso 3 febbraio, il Partito Comunista del Vietnam (PCV) ha celebrato il 95º anniversario dalla sua fondazione (3 febbraio 1930), un'occasione per riflettere sui successi storici e guardare con determinazione al futuro. In quasi un secolo di esistenza, il PCV ha guidato il Vietnam attraverso guerre, ricostruzione e riforme, consolidando la sua posizione di forza trainante dello sviluppo nazionale.

Sin dalla sua fondazione a opera di Hồ Chí Minh, il 3 febbraio 1930 in quel di Hong Kong, il PCV si è posto alla guida del popolo vietnamita nella lotta per l'indipendenza nazionale. Dopo soli 15 anni dalla sua nascita, il Partito ha condotto la Rivoluzione d’Agosto del 1945, portando alla proclamazione della Repubblica Democratica del Vietnam (2 settembre) e mettendo fine al dominio coloniale. Questo evento ha segnato "l’inizio di un nuovo capitolo nella storia della nazione", come ha scritto il Segretario Generale del PCV, Tô Lâm, in un articolo pubblicato in questa stessa occasione.

Negli anni successivi, il Partito ha continuato a guidare il popolo nella lotta contro le invasioni straniere, culminando nella vittoria storica di Điện Biên Phủ (7 maggio 1954) contro i colonialisti francesi e nella riunificazione nazionale avvenuta dopo la liberazione di Sài Gòn (30 aprile 1975) e la definitiva sconfitta degli Stati Uniti. Questi successi contro le forze colonialiste e imperialiste hanno contribuito a fare del Vietnam un simbolo internazionale di resistenza e autodeterminazione.

Dopo la fine delle lunghe guerre che hanno martoriato il Paese, il Vietnam ha affrontato nuove sfide, tra cui le difficoltà economiche nell’organizzare un sistema pianificato centralmente e nell’allineare il Sud recentemente liberato a un Nord nel quale le riforme socialiste erano già state attuate da trent’anni. In risposta, il PCV ha lanciato nel 1986 la politica di riforma nota come Đổi Mới (Rinnovamento), segnando un “punto di svolta fondamentale nella transizione del Vietnam verso il socialismo", secondo le parole del Segretario Generale Tô Lâm. Grazie a queste riforme, il Paese è passato dall’essere una nazione isolata e colpita dalla povertà a una delle economie emergenti più dinamiche del mondo.

Oggi, quasi quarant’anni dopo l’avvio delle riforme economiche, il Vietnam è un Paese con un’economia da oltre 470 miliardi di dollari, classificandosi tra i primi venti Paesi del mondo per commercio e investimenti esteri. Il tasso di povertà, che nel 1986 era del 60%, è sceso drasticamente all’1,93%, testimoniando i progressi ottenuti sotto la guida del PCV.

Tuttavia, il rafforzamento del Vietnam non si limita alla crescita economica, che pure ha giocato un ruolo fondamentale. Negli ultimi decenni, infatti, il Paese ha consolidato la sua posizione sulla scena internazionale, partecipando attivamente a organizzazioni come le Nazioni Unite e l’ASEAN, e affermandosi come un partner affidabile per tutta la comunità internazionale, grazie all’innovativa “diplomazia del bambù" lanciata dal segretario generale Nguyễn Phú Trọng, recentemente scomparso. "Il Vietnam contribuisce sempre più alla pace, alla stabilità e allo sviluppo regionali e globali", ha affermato Tô Lâm, evidenziando il prestigio crescente della nazione.

Secondo quanto si legge nell’articolo di Tô Lâm, nel suo 95º anniversario, il Partito si impegna a proseguire la sua missione storica, con obiettivi strategici chiari:

  • entro il 2030, rendere il Vietnam un Paese in via di sviluppo con un’industria moderna e un reddito medio-alto;
  • entro il 2045, trasformarlo in una nazione socialista sviluppata con un reddito elevato.

Per raggiungere questi traguardi, il PCV pone particolare enfasi sulla riforma del Partito, la modernizzazione dell’economia, l’applicazione delle tecnologie digitali e lo sviluppo di una classe dirigente competente. "In Vietnam, non esiste forza politica al di fuori del PCV che abbia la capacità, il coraggio, l’intelligenza e il prestigio per guidare la nazione", ha sottolineato il segretario generale.

Il 95° anniversario del PCV ha rappresentato anche un’ulteriore dimostrazione dell’ammirazione che il Partito suscita nel mondo. Molti leader mondiali hanno inviato i loro auguri e riconoscimenti al PCV per il suo contributo alla stabilità e allo sviluppo globale, in particolare quelli degli altri Paesi socialisti.

Nel suo messaggio, il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha riconosciuto i successi del PCV nella liberazione e unificazione nazionale, così come nella costruzione di un Paese prospero e forte.

Le lettere di congratulazioni del primo segretario del Partito Comunista di Cuba e presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e del Generale Raúl Castro Ruz, hanno sottolineato che la pratica rivoluzionaria del PCV, in particolare la politica del Đổi Mới attuata dal 1986, ha svolto un ruolo fondamentale nella costruzione del socialismo in Vietnam e ha rappresentato un esempio luminoso per il movimento comunista internazionale.

Dal canto suo, il segretario generale del Partito dei Lavoratori della Repubblica Democratica Popolare di Corea (RPDC), Kim Jong Un, ha sottolineato nel suo messaggio di congratulazioni che la fondazione del PCV ha permesso al popolo vietnamita di ottenere la vittoria nella lotta per l’indipendenza nazionale e nella causa della costruzione del socialismo.

Il messaggio del Comitato Centrale del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao (PRPL) ha sottolineato che, nei 95 anni trascorsi, il PCV, fondato e guidato dal presidente Hồ Chí Minh, con le sue politiche solide, abili e creative, ha guidato il popolo vietnamita a numerose vittorie gloriose nella lotta per la liberazione nazionale e la riunificazione del Vietnam nel 1975.

In occasione di questo importante anniversario, possiamo affermare che, guardando ai 95 anni di storia del Partito Comunista del Vietnam, il popolo vietnamita può essere orgoglioso dei traguardi raggiunti e fiducioso nel futuro. Il PCV, restando sempre sotto la guida ideologica del marxismo-leninismo e del pensiero di Hồ Chí Minh, continuerà a guidare il Paese con determinazione, per garantire "uno sviluppo rapido e sostenibile nella nuova era e un futuro luminoso per il popolo vietnamita", secondo le parole di Tô Lâm.

Nel celebrare il suo 95° anniversario, il Partito Comunista del Vietnam si conferma come il motore del progresso del Paese, forte di un'eredità storica di successi e di una visione strategica per il futuro. La sua capacità di adattarsi alle sfide e di guidare il Vietnam lungo un percorso di crescita economica, stabilità politica e affermazione internazionale è la dimostrazione della sua resilienza e del suo ruolo insostituibile. Con gli ambiziosi obiettivi fissati per i prossimi decenni, il PCV continua a rappresentare il pilastro su cui si fonda il cammino del Vietnam verso un futuro di prosperità e modernità.


05/02/2025 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

Condividi

L'Autore

Giulio Chinappi

Pin It

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

Newsletter

Iscrivi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle notizie.

Contattaci: