Tregua fragile a Gaza: tra macerie, vittime e tensioni politiche globali

Intervista ad Orazio Di Mauro


Tregua fragile a Gaza: tra macerie, vittime e tensioni politiche globali
Dopo 15 mesi di conflitto devastante a Gaza, un accordo per la tregua tra Israele e Hamas è stato annunciato in Qatar, ma resta incerto. I bombardamenti genocidari proseguono, causando decine di vittime, mentre il sistema sanitario è al collasso. Tra negoziati su scambi di prigionieri e tensioni interne ai governi coinvolti, l’incertezza cresce. Intanto, Biden e Trump rivendicano ruoli contrastanti nella tregua, sollevando interrogativi sull'effettiva tutela dei diritti palestinesi. L'unica certezza è che la resisteza palestinese non è crollata e quindi Israele non ha vinto la guerra. Ne parliamo con il Professor Orazio Di Mauro, storico ed esperto di questioni militari.

17/01/2025 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Redazione

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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