27/06/2017 – 13/03/2018
non sono date
incise su una lapide
o forse sì,
perché anche il carcere
può uccidere un uomo.
Se ne uccidono i sogni
le speranze diffuse
nel riscatto di un popolo
dimenticato e trafitto
da multinazionali e padroni.
Sento belare le pecore
sgozzate sul prato
ardere i tetti delle case
le urla piangenti delle donne
la stessa natura che chiede un abbraccio.
Vedo le scie dei proiettili
fermi nell’aria
come li avesse lanciati Zenone
ma poi vedo il sangue sgorgare
dai corpi degli indios.
E lui prigioniero
nel silenzio delle istituzioni
ignorato da tutti i media.
E lo vedo chino sul suo dolore,
sul quello di un popolo
che non trova il respiro.
Fuori dalla cella
un cartello nel sole:
“Il Paradiso perduto
non può più attendere”.
Leggi tutte le poesie di classe di Giuseppe Vecchi
Facundo Jones Huala
La resistenza mapuche in Patagonia e il suo leader imprigionato, celebrati in una poesia.
- di Giuseppe Vecchi
- 15/09/2018
- Cultura
15/09/2018 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.