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Marx, la cittadinanza ideale e lo sfruttamento reale
Ci vogliono secoli perché il “libero” lavoratore si adatti volontariamente, in conseguenza dello sviluppo del modo capitalistico di produzione, cioè sia socialmente costretto a vendere per il prezzo dei suoi mezzi di sussistenza abituali l’intero suo periodo attivo di vita, anzi, la sua capacità stessa di lavoro.
Il salario reale
Lo sviluppo delle forze produttive non solo semplificando il lavoro aumenta la concorrenza fra i lavoratori, ma anche fra forza-lavoro viva e morta. Cioè le macchine tendono a sostituirsi progressivamente ai salariati. In ultima istanza, dunque, lo sviluppo della forza produttiva del lavoro, in particolar modo la forza sociale dei lavoratori stessi, non soltanto non è loro pagata ma è diretta contro di essi.
Il dibattito sul salario minimo
Per pronunciarsi sulle proposte di salario minimo non basta rifarsi ai testi sacri ma occorre analizzare la complessità dell’esistente. La tesi che qui si sostiene è che esso sarebbe un piccolo passo in direzione della riunificazione del mondo del lavoro.
Il capitalismo delle piattaforme web
Alcune riflessioni sul contributo di Andrea Fumagalli sul capitalismo delle piattaforme nel libro Sfruttamento e dominio nel capitalismo del XXI secolo. In che senso l’utente di un servizio fornito da una piattaforma tecnologica produce ricchezza? È giustificato legare il reddito di cittadinanza alla sua attività in rete?
Sfruttamento e dominio nel capitalismo del XXI secolo
Recensione del libro Sfruttamento e dominio nel capitalismo del XXI secolo (a cura di Toni Casano e Antonio Minaldi), Associazione Multimage APS, Firenze 2023, con saggi di Ernesto Burgio, Toni Casano, Alessandra Ciattini, Marco Consolo, Andrea Fumagalli, Gabriele Giacomini, Giorgio Griziotti, Antonio Minaldi, Domenico Moro, Salvatore Palidda, Francesco Parello, Francesco Maria Pezzulli, Marco Pirrone, Sergio Riggio, Maria Concetta Sala, Francesco Schettino e Salvo Vaccaro.
Il capitalismo del XXI secolo
Migranti e profughi: la destra e il capitale sono contro la solidarietà umana
Il razzismo fattore costitutivo del neoliberismo
La scienza ha ormai definitivamente accertato che non esistono razze umane, essendo anzi Homo sapiens una specie molto omogenea. Ciononostante, il mito della razza è ancora largamente diffuso, retaggio storico di un pregiudizio che ha rappresentato e tuttora rappresenta un potente fattore di discriminazione funzionale ai sistemi economici basati sulla diseguaglianza e sullo sfruttamento della forza lavoro, servile e salariata.
La parabola dell’economia politica – Parte XXIV: Sraffa, Il rapporto con Marx
Il modello di Sraffa rappresenta un’economia in equilibrio statico e ha finalità completamente diverse da quelle di Marx che intendeva indagare le leggi di movimento del modo di produzione capitalistico. Pertanto non è opportuno giudicare la coerenza del sistema di analisi marxiano con il metro di Sraffa.
Primo Maggio a lutto nel nome della resilienza
In un Primo Maggio a scarsa agibilità, il piano italiano di ripresa e resilienza costituisce un’occasione mancata. Si privilegiano le grandi opere, si devasta il territorio, si intensifica lo sfruttamento e la sanità langue.