Situazione in ucraina

La controffensiva ucraina ha fallito come tutte le falsità dei mass media occidentali.


Situazione in ucraina

Siamo in autunno inoltrato e con tutta la certezza del caso possiamo affermare che in Ucraina la controffensiva ha fallito. Abbiamo assistito in questi mesi a una disinformazione massiccia sulla reale situazione della guerra, dove si vedono fronteggiare da una parte l’Ucraina, finanziata, armata, difesa e organizzata dalle forze Nato (un'organizzazione di paesi imperialisti in cui vigono i rapporti di forza e sulla base dei quali la potenza egemone sono sicuramente gli USA) e dall’altra la Federazione Russa.

In autunno, come molte volte ricordato, difficilmente le truppe via terra possono guadagnare territorio all’avversario poiché, essendo il terreno molto bagnato e fangoso, i carri armati difficilmente si possono spostare.

La tecnica di guerra generalmente più utilizzata in questa particolare fase storica è l’utilizzo massiccio dell’aviazione che prima bombarda, rompendo le linee nemiche e successivamente protegge l’avanzata delle truppe via terra. Tecnica soprattutto utilizzata dagli eserciti  tecnologicamente e militarmente superiori che consente una notevole riduzione delle proprie perdite umane  radendo al suolo tutto, senza badare ai danni inflitti alla popolazione civile, prima vittima della guerra, in particolare puntando alla distruzione del sistema produttivo.

Ad esempio, in Palestina, le truppe sioniste hanno bombardato incessantemente la striscia di Gaza bloccando qualsiasi aiuto proveniente dall’estero. Gli israeliani hanno fermato l’approvvigionamento idrico ed energetico della striscia e hanno fatto saltare per aria qualsiasi sede istituzionale. Successivamente, una volta trasformata Gaza in un cumulo di macerie, le truppe israeliane sono penetrate nel terreno, occupando ospedali e scuole, dove si fantasticava che si nascondessero i combattenti di Hamas.

È esorbitante la differenza in vite umane civili perdute in poche settimane dallo scoppio della guerra israeliana con quella di anni in Ucraina. Tutte queste informazioni e confronti non vengono menzionati dai principali mass media occidentali, i quali, del resto, hanno elogiato Biden per la ricerca di una tregua in Palestina, mentre gli Stati Uniti d’America hanno, anche in sede Onu, ostacolato e messo veti a una risoluzione che chiedeva timidamente il cessate il fuoco.

Ciò non è successo in Ucraina: la Federazione Russa ha il secondo contingente militare mondiale dopo gli USA,  l’Ucraina, ormai fallita anche sul piano economico e produttivo, tenuta in piedi dalle forze imperialiste occidentali (Unione Europea e Stati Uniti d’America) non ha mai avuto il controllo dello spazio aereo durante la guerra avendo un'aviazione assolutamente lontana dalla possibilità  di competere con quella russa né truppe qualificate per opporsi sul terreno eppure l’esercito russo non ha mai effettuato bombardamenti  a tappeto su  Kiev e o sull’intera l’Ucraina.

Qualora la Russia avesse sventrato l’Ucraina, avendo tutte le capacità per farlo, ci saremo trovati inevitabilmente in una fase ulteriore e più avanzata della terza guerra mondiale in atto. Inoltre la Russia non ha nessun interesse in Ucraina di bombardare i civili. All’opposto il governo nazista ucraino ha dimostrato la volontà di distruggere l’apparato produttivo, istituzionale e civile delle regioni russofone. 

Infatti la maggior parte del fronte, come del resto dei civili morti, è nelle regioni attualmente controllate dai Russi e nonostante questo la popolazione delle regioni del Donbass e del Lugansk hanno festeggiato quando sono stati difesi e successivamente annessi alla Federazione Russa. Putin non ha intenzione di bombardare i luoghi produttivi attualmente annessi come ad esempio la centrale nucleare Zaporizhzhia mentre i media nazionali hanno provato a farci credere che i russi siano pronti a bombardare la centrale nucleare sotto il loro controllo. Rispetto a queste fake news siamo orami immunizzati e divenuti esperti nell’individuarle come è il caso dell’ultima bislacca notizia lanciata dai media nostrani riguardo al fantomatico razzo palestinese che, guardacaso, è caduto su un ospedale a Gaza.

La Russia né militarmente né economicamente può competere attualmente con le forze imperialiste organizzate nella Nato dunque arrivare ad uno scontro con loro sarebbe cosa inopportuna che difatti viene evitata dai russi. Altra cosa sarebbe non difendersi dall'aggressione dei paesi Nato che intendevano installare sistemi missilistici a 5 minuti da Mosca.

Intendiamoci, la Federazione Russa è uno stato capitalista che non ha nulla a che fare con il socialismo, ma essendo ancora basata soprattutto sull’estrattivismo, l’apparato produttivo bancario e finanziario è assai lontano, almeno sul piano economico, dalla fase più elevata del capitalismo e cioè l’imperialismo. In quanto stato capitalista, ha tutta l’intenzione di divenire un paese imperialista ma al momento si trova in una fase di difesa della propria stessa esistenza e a livello internazionale svolge oggettivamente un ruolo antimperialista.

L’embargo imposto alla Federazione Russa sta provocando ingenti danni non soltanto alla popolazione russa ma anche a quella dei paesi occidentali con l’innalzamento del prezzo delle materie prime e l’inflazione galoppante. Il risultato è che mentre i due contendenti operano, seppur da prospettive diverse, una guerra difensiva,i costi di questa guerra li stanno pagando le popolazioni ucraine e russe in primis ma anche il resto del popolo europeo sul quale è scaricato il costo di un’inflazione galoppante. La NATO dal canto suo ha sfruttato l’occasione per inglobare nell'alleanza anche la Finlandia e la Svezia e spinge sempre di più affinché  la Russia si esponga ad una guerra permanente a bassa intensità nel fronte ucraino, come sta avvenendo in Siria, utilizzando le truppe ucraine come carne da macello per gli interessi occidentali. 

Dato che questa guerra rappresenta una questione di sicurezza nazionale per la Russia, ad ogni potenziamento dell'arsenale militare offerto all’Ucraina da parte dei paesi occidentali corrisponde un'intensificazione dell’offensiva da parte russa e la messa in campo di armamenti sempre più efficaci portando al particolare risultato che la Federazione Russa ha finora ottenuto nel campo più di quanto avesse inizialmente richiesto nelle trattative diplomatiche. Inoltre, vale la pena notare, che non tutto l’arsenale militare regalato dai paesi occidentali all’Ucraina è finito in trincea bensì, come del resto denunciato da alcuni media e politici nostrani, una parte si è persa, venduta nel mercato nero, andata altrove.  

Se la Russia è il principale competitor sul piano militare dell’occidente, la Cina è il nemico principale visto che ormai la sua economia è in grado di competere con quella a stelle e strisce.  La guerra da ambo le parti rappresenta principalmente uno sbocco obbligato alla crisi strutturale del modo di produzione capitalistico e la sperimentazione di nuove e sofisticate armi e la loro sperimentazione sul campo. Inoltre il consumo delle vecchie armi, che rischiavano di essere in disuso, sta favorendo il ricambio con armi più sofisticate, rendendo enormi profitti  all’apparato militare industriale che ha trovato gli sbocchi alla sua produzione a scapito delle popolazioni inermi ma naturalmente questo aspetto è secondario per il capitale.

17/11/2023 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Angelo Caputo

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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