Razan al-Najjar
“Solo i morti hanno visto
la fine della guerra”
PLATONE
Le trine dei tuoi giorni di fata
incorniciate intorno al volto,
tutti gli usignoli persi per strada
il loro canto si è spento
sulla soglia del crepuscolo.
Le tende mute delle preghiere vegliano
i sorrisi di ieri lanciati dalle amiche
come te immobili
attonite statue di marmo.
Mi chiedo dov’era la mano
che ha urlato sul tuo volto
tutto il freddo dell’inverno
che ha rubato dal tuo cuore
tutto il profumo delle spiagge abbaglianti,
e dove ero io,
aggrappato al mio silenzio quotidiano,
canestro di indifferenza
che non sapeva rispondere
alle urla inutilmente svelate.
La città fuori è tumefatta
come il tuo volto
sorpreso
di vedere senza più uno sguardo da incontrare
di udire senza più un fratello da amare
di parlare senza più parole da dire.
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