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Sabato, 24 Agosto 2024 16:28

Le ragioni di una controstoria del Medioevo

Una controstoria della filosofia e della storia resta necessaria per portare avanti la lotta per l’egemonia nella società civile contro la classe dominante. La storia e la filosofia del XIII e XIV secolo ci insegnano che dalla comune rovina delle classi in lotta non deriva necessariamente un regresso della civiltà, ma possa prodursi l’ascesa di una terza classe, sotto diversi aspetti intermedia fra le prime due.

Proseguiamo la pubblicazione del videocorso: “Controstoria della filosofia e della storia in una prospettiva marxista”, quarto ciclo – tenuto dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci – con il video del terzo incontro: L’affermazione del modo di produzione feudale e la crisi della visione del mondo mitologico-religiosa.

Mercoledì 4 ottobre, dalle ore 18 alle 20,15, quinto incontro del corso di storia e filosofia: Controstoria del medioevo, introdotto da Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci. Nell’incontro (diretta facebook https://www.facebook.com/unigramsci/, in videoconferenza per i membri dell’Unigramsci e gli interessati, in differita su youtube) si affronterà, in un’ottica marxista, il basso medioevo.

Mercoledì 20 settembre, dalle ore 18 alle 20,15, terzo incontro del corso di storia e filosofia: Controstoria del medioevo, introdotto da Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci. Nell’incontro (diretta facebook https://www.facebook.com/unigramsci/, in videoconferenza per i membri dell’Unigramsci e gli interessati, in differita su youtube) si affronterà, in un’ottica marxista, la ripresa dell’anno mille e la crisi del fideismo.

Giovedì, 24 Agosto 2023 16:07

Perché una controstoria del medioevo?

Nel nostro corso di formazione stiamo affrontando la storia universale e i momenti salienti della storia della filosofia cercando di intenderli, come intellettuale collettivo, nel modo più scientifico e critico possibile, cioè nella prospettiva del marxismo quale materialismo storico e dialettico e filosofia della prassi.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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