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L’applicazione dei criteri del capitalismo al mondo dell’istruzione e della cultura ha prodotto quella che Adorno chiamava la Halbbildung, la formazione decapitata, ovvero riprodotta in catena di montaggio e venduta come qualsiasi altra merce.

Il governo Draghi in piena pandemia decide di abolire l'obbligo di mettere la metà del personale della pubblica amministrazione in lavoro agile. Sullo sfondo c'è la necessità di gestire i 235, 6 miliardi di euro del Recovery Plan.

Differenze pratiche e morali fra l’economia di mercato, orientata all’accumulazione di ricchezza fine a se stessa, e quella pianificata, in cui le scelte possono essere fatte prendendo in considerazione i bisogni da soddisfare prioritariamente. Naturalmente la scelta dei bisogni la fa la classe al potere.

Venerdì, 09 Aprile 2021 18:22

L’Italia ripudia la guerra… mica i soldi!

Da sempre la guerra è il modo capitalistico di uscire dalle sue crisi strutturali, e la situazione attuale non fa eccezione. In piena pandemia, i piani finanziari prevedono somme gigantesche alle spese militari e poche briciole a quelle per il sistema sanitario.

Venerdì, 29 Gennaio 2021 21:35

Ancora sull’appello dell’Anpi

Da dove nasce il revisionismo storico e come si materializza la perdita della memoria collettiva a partire dalla lettura distorta del presente. Non liberarsi dal peso del passato ma riattualizzarlo dentro la odierna contraddizione tra capitale e lavoro.

I guasti ambientali non sono prodotti dall’umanità in genere, ma dal modo di produzione capitalistico. Il 10% della popolazione produce il 50% delle emissioni di CO2, ma il 75% delle ricadute negative graverà sui popoli del sud. Segue una postfazione di Rodrigo Andrea Rivas.

Venerdì, 30 Ottobre 2020 00:02

Venezuela vs Brasile

Il socialismo bolivariano e il populismo reazionario alla prova della pandemia globale.

La crisi economica si abbatte su una situazione già compromessa. Il sistema bancario va verso la centralizzazione e l’arrembaggio da parte dei capitali stranieri. Le sue specificità costituiscono un ulteriore elemento di debolezza. È sempre più necessario l’intervento pubblico.

 

Lunedì, 07 Settembre 2020 20:30

Che fare nella crisi? Ne parliamo con Alan Freeman

La crisi del capitalismo ha come cause la questione ecologica, la natura dell’accumulazione capitalistica e le crescenti diseguaglianze fra nazioni. L’immissione di liquidità non può risolvere questi problemi. Serve il ritorno del protagonismo delle classi lavoratrici e una politica estera indipendente.
Numerosi stratagemmi sono volti a disgregare e contrapporre gli sfruttati fra di loro, favorendo la guerra fra poveri che distrae dall’unica guerra realmente liberatoria per tutti: la guerra agli sfruttatori.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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