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John Dewey, Arte come modo di produzione
John Dewey, sulla scia della propria concezione pragmatista, propone una teoria estetica che pone l’arte in stretta continuità con la vita quotidiana delle società. Perché essa possa essere realizzata, tuttavia, è imprescindibile che i lavoratori si riapproprino dei mezzi di produzione e li utilizzino anche come veicolo di espressione. La riflessione sull’arte si risolve quindi in un’impellente questione politica.
La riflessione sull’arte di Brecht
A rendere complessa e problematica un’analisi rigorosa della riflessione sull’arte di Brecht si deve aggiungere alla sua frammentarietà lo spiccato gusto per il paradosso e le frequenti prese di posizione ideologiche, non facilmente separabili dalle riflessioni teoriche, che hanno caratterizzato la scrittura brechtiana.
Arteverso: dialogo a 4
Si inaugura sabato 17 febbraio a Formello, presso il Centro per l’Incisione e la Grafica d’Arte, la mostra “Arteverso, Dialogo a 4”, una collettiva all’interno della Rassegna “Incisione e…”. La mostra avrà termine il 23 febbraio, e la Rassegna a fine 2024.
L’Arte racconta il lavoro
Il Centro Studi Nazionale organizza un convegno che affronterà il rapporto fra il lavoro umano e l’arte in tutte le sue espressioni.
La tarda riflessione di Brecht su teatro e arte
Brecht nel Piccolo Organon per il teatro si era limitato a rivedere i punti maggiormente unilaterali della precedente riflessione, ma era cosciente della necessità di reimpostare l’intera teoria, in quel progettato “grande” Organon che prima l’impegno pratico-organizzativo nel Berliner Ensemble, poi la morte prematura gli impedirono di realizzare.
Sulle tracce dell’ultima riflessione di Brecht sul teatro
Anche nella sua apparente linearità la riflessione di Brecht sull’arte lascia una sensazione di “straniamento” a chi le si accosta; non fosse altro che per la sua decisa mancanza di sistematicità – che rende impossibile ogni sbrigativa classificazione – per l’asprezza dei toni polemici, la radicalità degli assunti teorici, per l’urgenza con cui pone la necessità di una profonda revisione della drammaturgia e del teatro tradizionale, per l’ostinata opposizione a ogni soluzione di compromesso che la caratterizzano e animano.
Beata la società che non ha bisogno di eroi
Come fa notare acutamente Bertolt Brecht: se le istituzioni sono buone, l’uomo non deve essere particolarmente buono. Certo, allora gli si offre la possibilità di esserlo. Egli può essere libero, giusto e valoroso senza che egli o altri abbia a soffrirne.
Brecht e il ruolo dell’arte nella modernità
Recepire una lirica è un’operazione non meno di quanto lo sia, per esempio, il vedere e l’udire, anzi un’operazione che richiede un atteggiamento molto più attivo. Comporre poesie deve essere considerato un’attività umana, una pratica sociale, contraddittoria e mutevole al pari di tutte le altre, un’attività che è condizionata dalla storia e che a sua volta crea storia. La differenza sta fra rispecchiare e mettere uno specchio davanti agli occhi.
La concezione del realismo di Brecht
L’arte, per Brecht, non si limita a riprodurre la realtà, ma opera una sua trasposizione in forma che è allo stesso tempo una trasmutazione nella verità, se solo entrando nell’orizzonte di senso dell’opera il reale diviene “dominabile”, la forma, da parte sua, non può essere considerata come dotata in sé di senso prima ancora di realizzarsi nella mediazione con il proprio contenuto.
Brecht, Lukács e l’arte realistica
Tanto il realista quanto l’idealista offrono riproduzioni della realtà e pensieri. L’idealista tuttavia parte da un ideale di bellezza o da un ideale artistico, mentre il realista confronta continuamente gli ideali con la realtà e rettifica continuamente le immagini di quest’ultima.