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La parabola dell’economia politica – Parte XXIII: Sraffa, Produzione di merci a mezzo di merci
Il modello di Produzione di merci a mezzo di merci di Piero Sraffa respinge l’idea che la remunerazione di capitale dipenda dalle rispettive produttività e ripropone implicitamente quella che la distribuzione del prodotto fra profitti e salari dipenda dai rapporti di forza fra le classi. L’esame di pregi e difetti di questa impostazione è rinviato a un prossimo articolo.
La parabola dell’economia politica – Parte XV: I corollari macroeconomici e sociali del marginalismo
I corollari della teoria marginalista sono: piena occupazione, giustizia, massima soddisfazione individuale. Ma tutto poggia sulla sabbia di ipotesi irrealistiche. Ciò nonostante essa è considerata l’ortodossia nell’accademia e nei media a causa della sua funzione ideologica.
La parabola dell’economia politica – Parte XIV: I concetti chiave della teoria marginalista
La scuola marginalista introduce nell’analisi eleganti e sofisticati algoritmi. Ma lo fa a scapito della capacità di rappresentare la realtà del capitalismo e le sue leggi di movimento. Ne viene fuori un Eden dove tutto funziona a meraviglia.
Il lato oscuro della flessibilità
Diversi studi hanno mostrato le problematiche, a partire dai rischi per la salute dei lavoratori, legati alle nuove forme di organizzazione del lavoro: un'occupazione precaria aumenta la sensazione di insicurezza e marginalità, provocando l'incremento di stress e preoccupazione, con rischi per la salute molto gravi.
La parabola inquisitoria padronale sulle dimissioni volontarie
La causa delle dimissioni dal lavoro non è reddito di cittadinanza ma l’alto tasso di sfruttamento che rende invivibili le condizioni di lavoro. I contratti di lavoro a perdere hanno reso possibile questa situazione.
L’Italietta subalterna alla Ue e alla Nato
Assenza di autonomia in politica estera e disastri in materia di lavoro e previdenza, questi i risultati del governo Draghi e delle politiche unidirezionali a favore dei profitti di impresa.
La parabola dell’economia politica – Parte XI: Marx, la caduta tendenziale del saggio del profitto
Nella spietata competizione fra capitali, ognuno cerca di abbassare i propri costi per vincere la concorrenza introducendo innovazioni che risparmiano lavoro. Così facendo il capitale, che si può valorizzare solo attraverso l’eccedenza di lavoro, il pluslavoro, va incontro, sia pure fra alti e bassi, alla caduta del saggio del profitto e al proprio declino.
La crescita dei profitti e il benessere dell’impresa promuove il lavoro?
Proviamo a confutare la vulgata ufficiale su occupazione femminile, giovanile e precarietà. Gli sgravi fiscali, le decontribuzioni ecc. concorrono a ridurre il costo del lavoro e ad aumentare i profitti, non l’occupazione.
La svalorizzazione del lavoro e la subalternità dei salariati ai dettami del capitale
Insorgiamo!
La manifestazione di Firenze del 26 marzo organizzata dal collettivo di fabbrica dei lavoratori GKN ha richiamato una grande partecipazione di operai, studenti, militanti da tutta Italia.