Omaggio allo storico della città di L’Avana Eusebio Leal

Intellettuali e artisti italiani e cubani approfittano del 501 ° anniversario della fondazione di L’Avana per rievocare il lavoro di Eusebio Leal Spengler, nel restauro e nella salvaguardia di un patrimonio architettonico cubano a predominanza dell’impronta italiana.


Per i 501 anni della fondazione di L’Avana, l’Ambasciata di Cuba in Italia e altre istituzioni hanno organizzato il webinar “Eusebio Leal, una vita per il patrimonio”.  Tale artista è stato fondamentale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico cubano, mantenendo comunque il legame con la tradizione italiana, da lui conosciuta e apprezzata nel corso del suo viaggio a Napoli durante il 1979, nel quale aveva avuto modo di visitare la città, che gli ricordava le architetture della città cubana. Durante l’incontro artisti di vari paesi del mondo hanno espresso il loro legame con la tradizione artistica di Leal e gli elementi intramontabili della sua opera che la rendono immortale.

21/11/2020 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Carmen Oria

Giornalista cubana, corrispondente del Canal Caribe - Sistema Informativo della TV cubana, critico d’arte e gerente culturale, laureata alla Facoltà di Giornalismo dell’ Università di L’Avana, con vasta esperienza nei diversi linguaggi dei mass media come agenzia di stampa, radio, web e TV. Per quasi tre decenni è stata una professoressa universitaria. Vive tra Roma e L’Avana e pubblica come collaboratrice nei diversi webs cubani, latinoamericani ed italiani; anche nei giornali e riviste.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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