Nella giornata della memoria i sostenitori dei partigiani scendono in piazza contro il genocidio in Palestina

Come allora i comunisti, i partigiani e l’armata rossa hanno sconfitto il nazifascismo e bloccato l’olocausto in corso, oggi gli antifascisti, i comunisti, i nipoti dei partigiani scendono in piazza nella giornata della memoria per fermare il genocidio in corso in Palestina.


Mentre è in corso un genocidio in Palestina, in tutto il territorio nazionale italiano sono stati vietati cortei nella giornata della memoria. Paradossale, visto che in  tale importante commemorazione si celebra la liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz da parte dell’armata rossa. Dovrebbe dunque  essere automatico per qualsiasi paese realmente democratico ricordare questa importante giornata affinché non succeda più altrove nel mondo, sarebbe del tutto normale se lo Stato non fosse complice delle atrocità che un esercito, come quello israeliano compie contro  una popolazione inerme. Invece paradossalmente nella giornata della memoria lo Stato Italiano, complice dello dello Stato terrorista di Israele, vieta le manifestazioni che vorrebbero la fine del genocidio nella terra santa per tre delle più importanti religioni monoteiste. 

Importanti presidi si sono comunque svolti lo scorso sabato in molte città italiane, per sottolineare la continuità ideale e non solo, tra coloro che hanno lottato contro l’orrore nazifascista e coloro che che oggi lottano contro i crimini perpetrati ai danni del popolo palestinese.

 

03/02/2024 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Angelo Caputo

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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