Mentre è in corso un genocidio in Palestina, in tutto il territorio nazionale italiano sono stati vietati cortei nella giornata della memoria. Paradossale, visto che in tale importante commemorazione si celebra la liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz da parte dell’armata rossa. Dovrebbe dunque essere automatico per qualsiasi paese realmente democratico ricordare questa importante giornata affinché non succeda più altrove nel mondo, sarebbe del tutto normale se lo Stato non fosse complice delle atrocità che un esercito, come quello israeliano compie contro una popolazione inerme. Invece paradossalmente nella giornata della memoria lo Stato Italiano, complice dello dello Stato terrorista di Israele, vieta le manifestazioni che vorrebbero la fine del genocidio nella terra santa per tre delle più importanti religioni monoteiste.
Importanti presidi si sono comunque svolti lo scorso sabato in molte città italiane, per sottolineare la continuità ideale e non solo, tra coloro che hanno lottato contro l’orrore nazifascista e coloro che che oggi lottano contro i crimini perpetrati ai danni del popolo palestinese.