Al laboratorio politico Granma (via dei Lucani 11, Roma), grandissima partecipazione all’iniziativa ha: “Climate Justice o Green Economy” tenutasi alla vigilia dell’apertura della disastrosa riunione sul clima dei pescecani della terra (coop 25 a Madrid).
Proponiamo il video integrale dell’iniziativa con gli interventi di:
- Bruno Buonomo, fisico, ricercatore dell’INFN e attivista del collettivo Ecosocialista, sui modelli catastrofici previsionali dell’IPCC (impatti del riscaldamento globale di 1,5 ° e di 3°C rispetto ai livelli pre-industriali) provocati dallo sfruttamento dei combustibili fossili e delle emissioni globali di gas serra;
- Lucio Triolo, chimico tossicologo, ricercatore dell’Enea, sulle disastrose conseguenze dell’inquinamento di gas non serra sulla salute umane;
- Carla Filosa, marxista, presidente dell’Università Popolare A. Gramsci, sulle responsabilità del capitalismo, modello di sfruttamento e di produzione senza limiti;
- attivisti del movimento “Fridays fo Future”, che hanno presentato il movimento che è in grado di mobilitare tantissimi giovani e giovanissimi che da mesi riempiono le piazze di mezzo mondo.
L’iniziativa, arricchita da un interessante dibattito, oltre a presentare in maniera scientifica i dati reali della catastrofe ambientale incombente che il sistema di produzione e sfruttamento capitalistico ha generato, ha messo in luce le contraddizioni sulle ipotetiche transizioni globali verso un capitalismo “sostenibile” messe in campo dalla cosiddetta Green Economy. Scenari che lasciano supporre unicamente catastrofi umane difficilmente in grado di attenuare il problema: aumento dei conflitti e delle guerre, riduzione “forzata” della popolazione, delocalizzazione dei sistemi inquinanti e quindi aumento dei flussi migratori, inasprimento delle disparità mondiali e sfruttamento smisurato dei lavoratori.
Inoltre i partecipanti hanno rilanciato le prossime sfide e appuntamenti, per cercare di mantenere alta l’attenzione sulle conseguenze dei cambiamenti climatici perché ne sarà del nostro prossimo futuro: Ecosocialismo o barbarie!