Interni

La liberalizzazione del mercato energetico è stata posta come condizione per accedere al PNRR , traducendo, soldi tolti alle tasche dei lavoratori per finire in quelle delle multinazionali.

Se è vero che un popolo non è libero se ne domina e opprime un altro, l’emancipazione reale del genere umano non si potrà mai realizzare fino a che vigerà, come nella famiglia patriarcale, la schiavitù domestica delle donne.

Il re nudo

Lo sciopero indetto da Cgil e Uil smaschera la politica economica del governo Meloni che si è rivelata contro gli interessi dei lavoratori e dei più poveri

Fin troppe micce si sono accese che potrebbero divampare nella terza guerra mondiale. L'emersione di una “lista per la pace” in un momento storico come questo è un segnale importante per dare voce a quella  maggioranza della popolazione italiana che non vuole l’invio delle armi destinate ai paesi belligeranti.

L’appello di Michele Santoro per una lista elettorale alle prossime elezioni europee rischia di essere l’ennesimo tentativo di assemblare pezzi di sinistra dispersa sulla base di una piattaforma vaga, quando invece ci sarebbe bisogno di costruire una piattaforma chiaramente antimperialista che si opponga alla strategia della NATO.

Sabato 30 settembre scorso si è tenuta a Roma l’assemblea di lancio di una lista per la pace alle prossime elezioni europee.

Il caso dei lavoratori in appalto dei musei comunali di Volterra è emblematico di dinamiche ricorrenti in molte città italiane.

La scomparsa di Giorgio Napolitano non ci vede uniti al coro delle celebrazioni acritiche. È stato infatti fra i principali protagonisti dello scioglimento del Pci, delle politiche di smantellamento del welfare e del ruolo dell’Italia di vassallo degli Usa.

“Quanto può valere la vita di un lavoratore? Dieci granate bastano?”. Lo scorso mercoledì 13 settembre, vi è stata una forte esplosione all’interno di una fabbrica che smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche, la “Sabino Esplodenti” di Casalbordino, provincia di Chieti. Tre operai perdono la vita in seguito alla deflagrazione: Giulio Romano, originario di Casalbordino, Fernando Di Nella, di Lanciano e Gianluca De Santis, 40enne, sposato e padre di 2 bambini, residente nel comune di Palata, in provincia di Campobasso. Altri tre operai morirono, nella stessa fabbrica, nelle stesse circostanze, nel dicembre del 2020.

Sabato scorso è stato presentato a Milano il neonato Centro studi “Domenico Losurdo”, con un convegno che ha affrontato l’attuale fase politica nazionale e internazionale in molteplici aspetti, delineando la necessità, perché si possa concretamente agire per il cambiamento, di un impegno formativo e culturale di tipo marxista che ponga solide basi teoriche come strumento di lotta.

Via libera alla costruzione dell'ennesima base militare. Opere di compensazione e una narrazione a senso unico con il sostegno attivo del centro sinistra per indorare la pillola

Le navi crociere che ormeggiano nel porto di Ancona determinano alti livelli di inquinamento che causano la media di 110 morti premature all’anno. Il Pd difende gli interessi della speculazione e non della salute pubblica. Una prima vittoria di chi vi si oppone.

Il centralismo democratico, al contrario del centralismo organico o burocratico, richiede un partito di quadri e non di massa e la possibilità di organizzarsi liberamente in correnti. La democrazia non può essere delegata, il potere non può essere diviso, in quanto sovrano è il popolo, il multipartitismo è indispensabile, debbono essere rispettati tanto i diritti civili e le libertà individuali, quanto i diritti di cittadinanza e i diritti economici e sociali.

La deriva urbanistico-sociale delle città d'arte, devastate dal marketing del turismo, che vedono spopolarsi i centri storici, trasformati in musei, e sfigurarsi gli apparati commerciali. In assenza di politiche economiche che creino lavori alternativi saremo destinati a diventare camerieri dei ricchi di mezzo mondo a casa nostra.

Le operazioni di greenwashing vengono poste in atto esclusivamente nella misura in cui favoriscono i profitti dei ceti dominanti ai danni delle classi #subalterne.

Ci vuole un fronte unito in grado di riunire le forze indispensabili a rovesciare un governo reazionario, sviluppando al contempo la massima autonomia culturale, politica e organizzativa dei comunisti. A tale scopo ci vorrebbe una frazione in cui riunire le forze comuniste per consentirgli di portare avanti nel modo più incisivo la lotta per l’egemonia all’interno di un fronte necessariamente così ampio da costringere i reazionari al governo a dimettersi.

Per quanto lo spirito di scissione abbia un valore fondamentale per i comunisti, bisogna anche considerare che solo costruendo forme di unità più ampie dei nostri nemici di classe, che hanno il potere, potremmo contribuire a ricostruire una indispensabile soggettività rivoluzionaria.

Le tendenze radicali del governo della destra-centro sembrano impensierire persino i più importanti rappresentanti del grande capitale finanziario, a partire da Bankitalia che denuncia come la tassa piatta rappresenterebbe “un unicum tra i sistemi in vigore nelle maggiori economie avanzate”.

In una dichiarazione che annuncia una sua iniziativa oscurantista Renzi scopre le carte. Altro che terzo polo, siamo di fronte a un intervento organico alla peggiore destra. Un attacco alla libertà di stampa e di opinione simile a quello praticato da alcuni ministri del governo Meloni.

Analisi del voto ad Ancona

Il governo della destra radicale non potrà che comportare, dal punto di vista della politica estera, un incremento del nazionalismo, dello sciovinismo, del razzismo, dell’atlantismo, del militarismo e dell’imperialismo. In politica interna non solo saranno sempre più banditi i diritti economici e sociali, ma anche i diritti politici e gli stessi diritti civili saranno a rischio e verranno di fatto limitati.

L’egemonia crescente di organizzazioni di stampo fascista e di forze opportuniste-governiste nel movimento romano contro la ZTL, organizzazioni e forze che cercano di cavalcare populisicamente il malcontento per guadagnare consensi, rende inagibile quel movimento da parte degli antifascisti, che devono organizzarsi autonomamente a partire dai territori per portare avanti questa battaglia e difendere il popolo delle periferie dalla ghettizzazione.

La disperazione è una cattiva consigliera: perché l’opposizione al governo Meloni non può fare a meno della chiarezza sui contenuti.

Se le forze realmente di sinistra non sapranno divenire protagoniste, in prima fila, della lotta a un governo reazionario, a un governo dei peggiori, finiranno per perdere qualsiasi credibilità agli occhi delle proprie classi di riferimento per un periodo storico ancora più ampio dell’attuale.

Incredibilmente il governo più sfacciatamente reazionario della storia della Repubblica non sta incontrando nessuna significativa resistenza di massa. I ceti sociali subalterni, che in teoria avrebbero dovuto insorgere contro un governo così orientato a destra, appaiono anestetizzati. Neanche le lotte economiche per recuperare il potere d’acquisto dei salari sono in atto. Naturalmente il problema non sono i subalterni, ma i loro intellettuali, i loro dirigenti.

Cambiare apparentemente tutto, affinché nulla cambi nella sostanza. Perché questo esito trasformista e gattopardesco rischia di vanificare la stessa mobilitazione di una parte del popolo della sinistra per impedire ai renziani di riprendere il pieno controllo del Pd. Perché non si è di fatto rimessa in discussione la subalternità dei democratici italiani al liberismo e all’atlantismo?

Il problema dell’inquinamento non può essere affrontato solo limitando il tipo di mezzi che possono entrare nelle aree urbane senza altri necessari interventi perchè questo oltre a non risolvere realmente il problema crea discriminazione sociale per le fasce di popolazione economicamente più deboli che non possono acquistare auto adeguate alle nuove norme.

L’urgenza di costruire un vasto fronte di opposizione al governo non è in contraddizione con l’obiettivo dell’unità dei comunisti. Ma entrambe le cose richiedono chiarezza di prospettive e non ripercorrere gli errori del passato.

Il centro-destra, pur sfiorando solamente la vittoria al primo turno, si dimostra il primo partito. Il centro-sinistra e la lista di sinistra tengono nella Ztl ma soffrono nei quartieri popolari. Le liste civiche prendono più voti dei partiti.

La riduzione dell'orario di lavoro con modalità che salvaguardino i profitti non determinano sostanziali cambiamenti nei rapporti di forza fra le classi e nel livello occupazionale.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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