Una clamorosa esclusiva di “la Città Futura”! Noi diamo i risultati delle elezioni (voti, percentuali, raffronti) che i giornali “indipendenti” nascondono. Facciamo questo non certo perché i risultati dei comunisti in Emilia e in Calabria siano stati particolarmente trionfali (tutt’altro) ma perché fa parte del nostro stile di lavoro dire la verità, e sulla base della verità cercare di ragionare e di capire. Per cambiare le cose.
Certo è paradossale (ma quanto mai significativo!) che i dati delle elezioni non siano forniti dalla grande stampa “indipendente” e dalle Tv, a cominciare dal servizio pubblico della Rai.
Ad esempio, su “Repubblica” i dati raggiunti in Emilia Romagna dalla Lista “Per un’altra Emilia” sono completamente occultati, nonostante il 4% e l’elezione di un Consigliere regionale.
I raffronti per esaminare i flussi da e verso l’astensione (S. Buzzanca, Da Pd, 5 Stelle e Ncd astensioni record, “Repubblica” 25/11/14, p. 11) vedono una strana dizione “SEL e Altri”, strana davvero perché SEL – come sempre – si è presentata in coalizione con il PD mentre i cosiddetti “Altri”, che poi sarebbero le liste unitarie con Rifondazione, si sono invece presentate in chiara alternativa al PD (è un po’ come sommare le pere con le mele); senza dire che “Altri” ha preso il 4% dei voti e SEL il 3,2%.
“Il Fatto” (e non è la prima volta che lo fa) pubblica addirittura le tabelle dei risultati elettorali ma solo per PD, FI, Lega, M5S, NCD/UDC, e – guarda caso – ne manca una, benché il dato del NCD/UDC (2,6%) sia largamente inferiore al nostro (cfr. “Il Fatto” 25/11/14, p.3).
Il TG3 che – ahimé – si distingue sempre più spesso per anticomunismo, è arrivato al punto di citare (nell’edizione serale di domenica 23/11) tutti i candidati alla presidenza dell’Emilia Romagna, anzi tutti meno uno, cioè cancellando del tutto la candidatura della compagna Quintavalla; e la medesima cosa ha fatto commentando i risultati.
Noi, che non riusciamo ad abituarci a queste vergogne, diamo qui di seguito i risultati delle elezioni regionali, come vanno dati, cioè come sono stati sempre dati prima dell’era berlusconica: i voti reali, le percentuali, e i raffronti, sia con le precedenti regionali che con le ultime elezioni (quelle europee).
(Vedi Tabelle 1 e 2)
Note:
(1) Nel 2010 c’era la lista della FdS (PRC-PdCI e altri), nel 2013 “L’Altra Europa con Tsipras” (che comprendeva anche SEL).
(2) L’Italia dei Valori nel 2010 era nella coalizione con Errani (PD).
(3) SEL nelle europee del 2014 era nella lista “L’Altra Europa con Tsipras”.
(4) Alle regionali del 2010 Forza Italia e AN erano insieme nel PdL.
(5) Nelle regionali 2010 l’UDC (Galletti) era da sola.
(6) La legge elettorale è cambiata dal 2010 al 2014, rafforzando ancora di più il premio di maggioranza. Su di essa pesa un ricorso di incostituzionalità.
NOTE:
(1) Nel 2010 c’era la lista PRC-PdCI, nel 2013 “L’Altra Europa con Tsipras” (che comprendeva anche SEL).
(2) Non presente nelle regionali 2014.
(3) Nel 2010 SEL era con il PSI.
(4) SEL nelle europee del 2014 era nella lista “L’Altra Europa con Tsipras”.
(5) Nelle regionali 2010 le liste “Il Popolo delle libertà. Berlusconi per Scopelliti” e “Scopelliti Presidente”.
(6) La legge elettorale è cambiata dal 2010 al 2014, rafforzando il premio di maggioranza e introducendo lo “sbarramento turco” (cioè addirittura all’8%).Su di essa pesa un ricorso di incostituzionalità.