Interni
A dominare incontrastato è ancora una volta il trasformismo, al punto che l’attuale classe dirigente di maggioranza e opposizione non appare nemmeno in grado di fare i reali interessi della classe dominante nel suo insieme.
Le vicende del governo si comprendono solo alla luce di un’analisi delle forze sociali in conflitto, data la ristrutturazione del quadro istituzionale che ha escluso i partiti espressione del proletariato. Premier e M5S si candidano a gestire gli interessi delle frazioni borghesi, utilizzando in chiave interclassista lo Stato.
Lo Stato imperialista ha la necessità di perpetrare se stesso, il blocco sociale e i rapporti di produzione su cui si fonda, i suoi apparati repressivi e le alleanze militari interimperialiste che garantiscono i profitti, i privilegi e il potere di una esigua minoranza di sfruttatori.
Alla base della concezione marxista dello Stato, vi è la constatazione che quest’ultimo, in una società divisa in classi, non possa essere un arbitro super partes che garantirebbe, al di sopra dei conflitti sociali, l’eguaglianza dinanzi alla legge, rappresentando l’intero popolo.
Le tensioni nella maggioranza di governo sono funzionali alla distribuzione dei 209 miliardi di euro del Recovery Plan che arriveranno nei prossimi mesi dall’Unione Europea sulla base del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Analisi critica della auto ri-candidatura di Giuseppe Sala a sindaco di Milano.
La gestione della pandemia e della crisi economica sta creando le condizioni di una convergenza tra esecutivo e centrodestra verso l’unità nazionale che rafforzerà gli interessi della borghesia nazionale.
Il quadro davvero desolante della gestione della pandemia nel nostro paese è dovuto all’aver applicato, nel modo più dogmatico, le catastrofiche dottrine liberiste che hanno messo in ginocchio quello che era stato fra i migliori sistemi sanitari pubblici in un paese capitalista.
Stiamo vivendo in una situazione assurda e drammatica, chiediamoci chi ci ha portato a questo punto.
Di fronte al rischio di finire sul lastrico a causa delle nuove chiusure ampi settori sociali si stanno mobilitando in tutta Italia, con esiti diversificati e situazioni differenti.
La classe politica che governa l’Italia è presa nella tenaglia, da cui non sa come uscire, fra la difesa del mercato e quella della salute dei cittadini. La demolizione del servizio sanitario pubblico dovuto alle politiche di contenimento della spesa negli ultimi decenni ha seriamente compromesso la capacità, pura e semplice, di curare i malati.
Quale è il vero significato del prolungamento dello stato di emergenza e dell’imposizione delle mascherine anche all’esterno? Misure severe quando nello stesso tempo si registrano indebolimenti dei controlli in altri ambiti.
Intervistiamo studentesse e studenti romani scesi in piazza venerdì 25 settembre per sapere cosa pensano della riapertura delle scuole nel pieno della pandemia da coronavirus
Intervista a Maurizio Coroni, animatore di Sipari sempre aperti, una iniziativa di lotta dei lavoratori dello spettacolo per risolvere i problemi strutturali dei teatri e di chi ci lavora.
La pandemia ha messo a nudo, rivelando tutte le inefficienze, il sistema sanitario capitalistico. C'è un modo alternativo per organizzare il servizio sanitario? Ne parliamo con Marco Caldiroli di Medicina Democratica.