"Nel dominio della tattica, per esempio, il partito deve avere l'agibilità, la flessibilità, la malleabilità, la rapidità e la prontezza per scoprire e comprendere le nuove situazioni e trovare le risposte giuste". Quando, dopo le elezioni presidenziali del quattro ottobre, Jeronimo De Sousa ha offerto l'appoggio esterno del PCP al segretario del PS Alfredo Costa per formare un nuovo governo che sbarrasse la strada alla destra e sospendesse la deriva devastante sia dal punto di vista economico che sociale a cui questa stava conducendo il Paese, deve aver ricordato questa riflessione di Alvaro Cunhal, contenuta nel 1° capitolo del libro "il Partito dalle pareti di vetro" nel paragrafo intitolato "L'esperienza accumulata e le nuove esperienze" . Come già successo con il ritorno del partito alla legalità dopo i 48 anni di fascismo, si rendeva necessario incamminare il PCP verso nuove esperienze, riconvertendolo sia nella pratica che nella teoria.
Tutto questo, però, avendo ben chiaro che ogni decisione politica doveva essere presa ricordando l'esperienza passata perché come si è spiegato nel libro già citato: “L'esperienza passata del Partito è un vero arsenale di armi efficaci nella azione politica, nella lotta di massa, nella vita interna del Partito”. Un ricordo amaro che parla di un PS che ha sempre preferito fare governi con la destra e non con il PCP, che ha praticato da sempre una politica di destra, che non si discosta dagli altri partiti socialisti europei di cui potrebbe condividerne il rischio di estinzione. Oggi è trascorso un tempo abbastanza lungo dalla nascita del governo Costa per permetterci di valutarne i risultati e farne un bilancio. L'offerta del PCP non era senza condizioni. La capacità di leggere la realtà senza trionfalismi e senza illusioni, con l'ottimismo della volontà di gramsciana memoria, gli ha consentito di permettere la nascita del governo Costa ottenendo in cambio cose qualificanti del programma di lotte del PCP e nello stesso tempo compatibili con l'attuale struttura economica del Paese, che è e rimane capitalista.
Il PCP era ben consapevole che il Paese è ancora molto lontano dalla costruzione di una società socialista, ma bisognava fermare l'azione della destra che l'aveva già portato sull'orlo del baratro. Richieste imprescindibili per concedere a Costa l'appoggio esterno del PCP sono state:
- Restituzione dei quattro giorni di ferie carpiti ai lavoratori nella passata legislatura
- Bloccare l'attacco alla legge relativa all'aborto
- Impedire peggioramenti nel sistema pensionistico
- Fermare i processi di privatizzazione
Tutte le richieste hanno avuto risposte positive. E non poteva non essere che così, perché il PCP non dimentica le esperienze passate e queste non depongono a favore del PS. Nessun accordo pasticciato. Prendere o lasciare. L'azione dei comunisti in questi mesi, pertanto, è stata tutta tesa a dimostrare che, pur nelle condizioni date dalla collocazione del Portogallo dentro l'occidente capitalista, è possibile sospendere processi che negli anni della destra al governo hanno gravemente danneggiato l'apparato produttivo del Paese, restituendo diritti ai lavoratori, ridistribuendo risorse, difendendo migliaia di posti di lavoro e il sistema pensionistico la coalizione PSD/CCD che aveva governato nella precedente legislatura aveva già preventivato tagli per 600 milioni di euro). Riporto qui alcuni esempi chiarificatori. I quattro giorni di ferie sottratti ai lavoratori dal governo di Passo Coelho, ex primo ministro del Portogallo, sono stati restituiti. La privatizzazione della compagnia aerea nazionale TAP, già avviata, ha subito una battuta d'arresto.
Altro stop nei confronti della privatizzazione della Metro-Carris, al contrario miglioramenti concreti del servizio. La linea metro verde che era di tre carrozze, ora è di sei. L'abbonamento per la terza età che costava circa 26 euro ora costa 14,50. Sembra poca cosa, ma per un pensionato che percepisce una pensione di 500 euro (sono forse la metà dei pensionati portoghesi) è un beneficio. Strenua difesa del carattere pubblico della Caixa Geral De Depositos, ponendo il veto a misure che ne favoriscano la privatizzazione, come l'applicazione di commissioni sui servizi bancari nelle modalità previste per le banche private.
"A luta continua" gridano i compagni portoghesi. E il PCP gradisce. Insieme alla centrale sindacale CGTP ha messo le sue risorse umane, i suoi organi di informazione, tutta la sua struttura al servizio della difesa dei posti di lavoro a rischio nel settore delle telecomunicazioni. Negli ultimi mesi la multinazionale Altice, liberandosi dagli impegni assunti quando comprò la Portugal Telecom (PT) nei confronti di 3000 lavoratori e prepensionati, si sta preparando a varare migliaia di licenziamenti , oltre che a liquidare i centri decisionali portoghesi. L'azione devastatrice dei governi precedenti con le loro politiche di privatizzazione, liberalizzazione, denazionalizzazione e sempre in favore di capitali stranieri, è quanto mai grave se si pensa che la PT è stata la maggiore impresa nazionale in un settore strategico per l'economia. L'alta adesione dei lavoratori della PT-MEO allo sciopero del 21 luglio è stata anche frutto di una grande capacità di mobilitare i propri militanti che il PCP dimostra in queste occasioni.
A partire dal mese di agosto le pensioni avranno un aumento che lo stesso PCP definisce insufficiente (aveva chiesto 10 euro ne ha ottenuti 6 per le pensioni al di sotto di 631,98 euro), ma è pur sempre un'inversione di tendenza che è molto importante dato il basso livello delle pensioni. Anche attraverso queste piccole conquiste si può creare una nuova cultura politica che alla lunga può cambiare il senso comune sui diritti. E qui mi vorrei soffermare. Dopo il martellamento anticomunista dei 48 anni di fascismo sulla pubblica opinione portoghese, la parola "Comunismo" è per questa ancora una parolaccia. Questo è uno dei fattori che, dopo la caduta del muro di Berlino, ha favorito la nascita e la crescita di consenso del Bloco de Esquerda che, seppure in modo non stabile e con frequenti cadute, continua a crescere. L'Internazionalismo è compito imprescindibile dell'azione politica del PCP. Contrariamente al Bloco non ha mai voluto far parte del coro imperialista dell'occidente capitalista, alleato della Nato.
Sempre con assoluta coerenza. Un esempio costituisce una prova inconfutabile di quanto sto affermando. Dal mese di maggio tutti i numeri degli organi di stampa del partito Avante! e O Militante dedicano pagine e pagine alla questione venezuelana relativa alle elezioni per l’Assemblea costituente del 30 di luglio. Sottolineando che, tra tutti i governi progressisti dell’America latina, quello del Venezuela è in questo momento il più a rischio di Golpe e di guerra civile, come la Libia insegna. Grande appoggio sia ideale che materiale alle manifestazioni di piazza organizzate da associazioni come il CPPC (Consiglio Portoghese Per la Pace e la Cooperazione ) contro le guerre in Medio Oriente, in Ucraina. In completo disaccordo con il Bloco che, come al tempo degli aiuti alla Grecia , critica il governo di Maduro pur di stare a fianco delle forze imperialiste europee e Usa. In definitiva quindi si può riconoscere al PCP un'azione politica di lotta incessante e controcorrente, al fine di modificare il senso comune sui temi dell'Internazionalismo, nonostante l'appoggio esterno dato al governo PS.
"Epoca gloriosa nella storia dell'umanità'" viene definita da Alvaro Cunhal l'epoca della costruzione del Socialismo nell'URSS. Citazione che non ha impedito al grande segretario del PCP di riconoscere gli errori compiuti dai governi comunisti i quel paese. " Soprattutto quando si sono allontanati dalle idealità comuniste" ha affermato pubblicamente Cunhal. Un esempio di coerenza che il partito non ha mai abbandonato e che quest'anno lo ha portato a organizzare gran parte delle iniziative culturali in funzione del centenario della Rivoluzione di Ottobre e a dare il proprio appoggio anche a iniziative esterne al partito, come la serie di film sul tema della Cineteca nazionale. A questo avvenimento storico, che noi comunisti consideriamo come quello che più ha segnato il 20simo secolo, è dedicata la festa di “Avante 2017” che si terrà nei giorni 1, 2 e 3 settembre.
Altra azione politica diretta a combattere lo stereotipo di un Portogallo "Paese povero" è la campagna che il partito conduce da anni sotto lo slogan "Portugal a Producir ". Il messaggio che si vuole inviare al paese è che il Portogallo non è un paese povero, ma impoverito. Infatti oltre alle caratteristiche del suo territorio che gli permetterebbero di sfruttare al meglio l'attività peschiera e l'agricoltura e migliorare la qualità della sua attività turistica, possiede risorse minerarie e forestali (è il primo produttore al mondo di sughero) e umane che se opportunamente governate, nell'interesse della popolazione e non del grande capitale nazionale o transnazionale di un'Europa famelica e matrigna nei confronti dei Paesi del sud del mondo, potrebbero arrestare e nel futuro eliminare i tanti ritardi economici, sociali e culturali a cui le sue vicende storiche lo hanno condannato .
La società portoghese si presenta oggi con un assetto di grande coesione sociale che nei ceti moderati e di destra conserva tratti dell'antico nazionalismo. Coesione che nei ceti rappresentati dal PCP (quelli proletari, piccola e media impresa, parte delle forze armate , dentro cui ancora oggi ci sono militari che dentro il MFA hanno dato un grande contributo nella lotta antifascista del 25 aprile del 1974) si esprime con l'auspicio di costruire un Paese "Patriotico e de Esquerda". Uno slogan che il Partito ripete incessantemente e che sintetizza sia la scelta di campo della lotta politica, sia la lotta contro qualsiasi ingerenza straniera e attacco alla sovranità' del Paese.
In questo momento tutti i militanti del Partito sono mobilitati al fine di ottenere un buon risultato nelle elezioni amministrative del primo di ottobre, elezioni che quest'anno rivestono una importanza particolare. Da esse infatti si potrà dedurre il livello di gradimento della scelta politica di dare un appoggio esterno ad un governo a guida PS da parte del corpo del Partito. Sono queste le occasioni in cui la natura leninista del Partito si manifesta nelle sue notevoli capacità organizzative. Un buon segnale arriverà anche dalla riuscita della Festa de Avante. Per ora posso solo dire "Nâo hà Festa como esta" e invitare i compagni a venire a constatarlo di persona.