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“Così muore il diritto d’asilo”, il 24 maggio sciopero dei lavoratori del settore
Il governo vuole smantellare diritti e garanzie per i lavoratori e per i richiedenti asilo, sveltire le procedure ed esternalizzarle: proviamo a fare luce sulle ragioni della protesta
Marx e la libertà ridotta ad alienazione della forza lavoro
Se sul mercato si presentava quale libero proprietario della propria merce, concluso l’affare, si scopre che egli non era un libero agente, che il tempo per il quale egli può liberamente vendere la propria forza-lavoro è il tempo per il quale egli è costretto a venderla.
Gramsci e i diritti umani
Gramsci pone in rapporto dialettico l’universalismo del diritto e la determinatezza dell’agire politico entro una filosofia della prassi volta a fondare il rapporto fra ideali teorici normativi e pratica politica necessaria alla loro realizzazione storica.
Marx e la libertà nella società borghese
Risvolto reale della libertà formale della società borghese è la libertà-privilegio di godere egoisticamente, a proprio piacimento, del proprio patrimonio privato, cioè sottratto alla comunità. L’altro uomo non rappresenta, infatti, la realizzazione della libertà del prossimo ma un limite, un ostacolo al suo arbitrio. Mirando a garantire l’arbitrio dell’individuo egoista, delle sue libertà-privilegi particolari, la società capitalista consente di liberare l’uomo, la sua forza lavoro da ogni considerazione morale o metafisica fino a ridurla a una merce come le altre.
I diritti umani come strumento di dominio
Con lo scoppio della Guerra fredda, paradossalmente iniziata proprio nel momento in cui la Dichiarazione Universale dei diritti umani (1948) è stata promulgata, le solenni aspirazioni della Carta delle Nazioni Unite sono state subordinate alla logica della contrapposizione tra i due grandi blocchi in conflitto.
Diritti umani nella circolazione e dispotismo nella produzione
I diritti umani sono trasfigurati nel passaggio dalla sfera della circolazione alla sottostante sfera della produzione, per cui l’uguaglianza si riduce al primo diritto innato del capitale, cioè all’eguale grado di sfruttamento della forza-lavoro.
Marx, la sfera della circolazione e i diritti umani
La metamorfosi dell’attività lavorativa – che produce il valore di scambio – in lavoro salariato e, dunque, in capitale è una necessità immanente del sistema in cui l’apparente uguaglianza e libertà della sfera della circolazione ha il suo fondamento reale nella disuguaglianza e negazione della libertà della sfera produttiva.
Marx, l’uguaglianza formale e lo sfruttamento reale
Marx estende ai rapporti socio-politici la critica di Feuerbach alla rappresentazione religiosa, quale proiezione all’esterno da parte dell’uomo della sua essenza che, in tal modo, gli si contrappone nella sua oggettivizzazione in un’alterità fantastica.
Diritti formali e bisogni reali in Marx
L’identità sancita dai diritti di cittadinanza è formale e deve cedere il passo al suo contenuto materiale, alla differenza di classe che ha inconsapevolmente sussunto dall’esistente. Il cittadino è un’astrazione priva di vita, un’essenza irrelata, autosufficiente, priva di bisogni, assolutamente piena, beata, prodotto della rappresentazione, del gonfiarsi dell’individuo privato della società borghese, in cui la vera cittadinanza è la condizione di straniero.
Il Vietnam respinge i rapporti degli Stati Uniti sui diritti umani
Il governo vietnamita respinge i tentativi di politicizzare la questione dei diritti umani da parte degli Stati Uniti, che si arrogano il diritto di emettere giudizi sul resto della comunità internazionale.