Un excursus nell’economia e nella società dei cinque paesi in via di sviluppo per ragionare sulle loro prospettive. La cenerentola Sudafrica.
In Svezia si sperimenta la riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore settimanali, a parità di salario. Quello che potrebbe sembrare una conquista nasconde invece l’insidia di una nuova strategia del capitale.
La parola d’ordine: non menzionare le responsabilità USA
di Lucio ManiscoConsiderazioni Inattuali n.80. Un bambino, il risveglio delle coscienze, i migranti. Le cause e la soluzione.
Come si consuma l'attacco alla pubblica amministrazione
di Federico GiustiNella strategia liberista di attacco ai servizi pubblici ed alla pubblica amministrazione, la demonizzazione mediatica dei lavoratori pubblici gioca un ruolo centrale per assicurarsi un adeguato consenso popolare.
La guerra imperialista in Ucraina e l’Europa
di Alessandro PascaleContinua l’analisi della situazione in Ucraina. In questo numero si analizzano le ragioni dell’aggressione all’Ucraina.
In difesa dello spirito di scissione e dell’unità dei comunisti
di Renato CaputoNell’editoriale dello scorso numero di questo giornale si sosteneva l’esigenza, seguendo l’esempio della Grecia, di rompere con i socialdemocratici per ricostruire
Falso movimento: sette anni di rivoluzione passiva, sette anni politicamente perduti
di Stefano G. AzzaràNon di tradimento bisogna parlare a proposito di Tsipras ma di una sconfitta annunciata di fronte a rapporti di forza impietosi e dell'incapacità politica di gestirla
Netanyahu a Firenze o dell'informazione all'epoca di Renzi
di Jolly RogerUn piccolo esempio di cattiva informazione della tv di Stato in occasione della visita del primo ministro israeliano e consorte a Firenze.
La guerra imperialista in Ucraina: la strategia della tensione verso la Russia e l’Ucraina
di Alessandro PascaleLa guerra in Ucraina non si è fermata. Formalmente è ancora in vigore la tregua firmata lo scorso 12 febbraio 2015 a Minsk
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La dirigenza del terzo millennio (seconda parte di due)
di Renata PuleoIl dirigente assume un ruolo centrale nella scuola dell’autonomia a discapito degli organi collegiali che rischiano invece di essere esautorati.
La cultura fa paura: per i cento anni di Orson Welles (seconda parte di tre)
di Renato Caputo e Holly GolightlyRipercorrere la vita e le opere del grande cineasta americano offre lo spunto per riflettere sulla mancanza di libertà di espressione negli Stati Uniti. La più famosa liberaldemocrazia – da sempre in lotta, a suo dire, contro i totalitarismi – si rivela un regime da caccia alla streghe che colpisce in particolar modo i grandi intellettuali democratici come Orson Welles.
Dopo la grande mobilitazione della scuola dello scorso anno si prova a fare un bilancio cercando anche di delineare le prospettive future. La lotta per la scuola pubblica, è certo, deve continuare, perché la lotta per la scuola è una lotta che va al di là della scuola stessa e dei suoi lavoratori.