Segue da: “Videolezione: il marxismo della seconda Internazionale”
Le origini del marxismo francese, del sindacalismo rivoluzionario e del marxismo russo
Le origini del marxismo in Francia
Meno significativo sul piano filosofico e teorico, rispetto in particolare al marxismo tedesco e russo, è stato il contributo dato alla prima fase di sviluppo del marxismo dai socialisti francesi. Fra i marxisti francesi di un qualche rilievo si deve in primo luogo ricordare Paul Lafargue (1842-1911), genero di Marx, che – nel brillante e tagliente libello Il diritto all’ozio (1883) – denunzia che in una società basata sullo sfruttamento, come la capitalistica, l’impegno nell’attività lavorativa da parte dei salariati è un controsenso, in quanto non fa che aumentare la quantità di plusvalore, ovvero la quota di pluslavoro non retribuito intascato dai capitalisti. In seguito, nell’opera Subito dopo la Rivoluzione (1887), Lafargue è stato tra i pochi marxisti ad arrischiarsi in una definizione della società postrivoluzionaria, accentuando il tema della progressiva estinzione dello Stato, le cui funzioni sarebbero dovute essere progressivamente riassorbite dalla progressiva capacità di autogestirsi della società civile.
Jaurès: dalla lotta contro la guerra al socialismo neokantiano
Jean Jaurès (1859-1914), fra i massimi dirigenti del partito socialista francese, ha incarnato, sino al suo assassinio da parte delle forze scioviniste, la lotta contro la guerra. Dal punto di vista teorico ha dato un più significativo contributo allo sviluppo del marxismo con la sua attività di storico, in particolare con la monumentale Storia socialista della rivoluzione francese (1901-1908), piuttosto che nella veste di filosofo. In quest’ultimo campo è stato, infatti, fortemente influenzato dal socialismo neokantiano al punto che, nel suo saggio sulle Origini del socialismo in Germania (1891), si spinge a individuare nell’opera di Martin Lutero l’origine del socialismo tedesco e poi in filosofi come Kant e Fichte un momento essenziale del suo sviluppo.
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Le video-lezioni successive saranno pubblicate nei prossimi numeri di questo settimanale. La sesta lezione sarà quindi on-line da sabato prossimo.