Svizzera


La principale formazione di sinistra radicale operante nella complessa politica della Confederazione Elvetica è il Partito del Lavoro, nato nel 1944 come riorganizzazione legale del Partito Comunista Svizzero che era stato messo fuorilegge nel 1940 (nel pieno della Seconda Guerra Mondiale). Il divieto di utilizzare la terminologia comunista sarebbe rimasto in vigore fino agli anni '70.

Il Partito del Lavoro è oggi un partito che, secondo il suo Statuto, intende promuovere gli interessi materiali e culturali del popolo svizzero sulla base di un socialismo democratico basato sulla analisi scientifica della società e sulle tradizioni umanistiche. Il Partito del Lavoro intende mantenere la Svizzera fuori dall'Unione Europea neoliberista e imperialista e avviare una rinegoziazione di tutti gli accordi bilaterali con l'UE in modo che rispondano agli interessi popolari e non a quelli della grande finanza e della grande industria.

Come molti partiti comunisti e operai dell'Europa centrale il Partito del Lavoro ha raggiunto il punto più alto del consenso appena dopo la Seconda Guerra Mondiale per poi declinare anche a causa di un clima istituzionale decisamente anti comunista. Alle elezioni Federali per il Consiglio Nazionale (la camera federale, eletta col proporzionale) del 1947 ottenne il 5%, mentre alle elezioni successive ondeggiò tra l'1 e il 3%. Il PdL non ha invece mai ottenuto nessun eletto nel Consiglio degli Stati (composto fino agli anni '70 con elezioni di secondo grado dai parlamenti dei cantoni, poi con l'uninominale). Alle elezioni federali del 2011 il PdL s'è presentato all'interno della lista La Sinistra, comprendente anche il gruppo di derivazioni trotzkista SolidaritéS, ottenendo lo 0,9% dei voti (-0,2% rispetto al 2007) e perdendo l'unico parlamentare. Pur non facendo parte dell'UE il PdL è federato al GUE/NGL e membro a pieno titolo del Partito della Sinistra Europea. Il simbolo del PdL è il berretto frigio rosso, simbolo della Rivoluzione Francese, con la croce bianca della bandiera nazionale svizzera. Il simbolo elettorale della lista La Sinistra proponen il nome della lista nelle varie lingue ufficiali della Svizzera e una freccia rossa che indica a sinistra.

Un caso a parte sono i cantoni di lingua italiano. Nel 2007 la sezione del Canton Ticino ha ripreso la denominazione di Partito Comunista, adottando una linea critica verso il Partito della Sinistra Europea e più vicina al Partito dei Comunisti Italiani e del Partito Comunista Portoghese e la simbologia tradizionale della falce e martello. Nel 2013 ha aderito anche la sezione del Canton Grigioni, formando quindi il Partito Comunista della Svizzera Italiana.

Alle elezioni del Canton Ticino a inizio 2015 il Partito Comunista ha presentato una lista insieme al Movimento per il Socialismo, ottenendo al Gran Consiglio l'1,45% dei voti di lista e due seggi su 100. Con l'1,05% dei voti di lista il PC non è invece riuscito ad entrare nel Consiglio di Stato.

 

<< TORNA ALLA MAPPA

15/05/2015 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

Condividi

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

Newsletter

Iscrivi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle notizie.

Contattaci: