Interni

Con la privatizzazione delle terre e l’impianto dell’industria casearia il pastore è stato esposto ad una condizione di perenne precarietà che lo contrappone ciclicamente ai proprietari terrieri ed agli industriali.

La lotta economica per riconoscere salari e diritti non può essere vinta senza una dimensione politica che rimetta strategicamente al centro la trasformazione sociale.
Con le riforme costituzionali ed il via libera all’autonomia regionale differenziata il governo cala la maschera. Ne parliamo con Angelo Ruggeri.
La regionalizzazione, oltre ad accentuare le differenze esistenti tra le diverse aree del territorio nazionale, agisce anche come fattore di esasperazione delle divaricazioni sociali e di privatizzazione.

Cinque domande per conoscere più da vicino la lotta degli assistenti educativi culturali.  Ne parliamo con alcuni lavoratori del comitato autorganizzato e in particolare con una lavoratrice, A.C.

La Sardegna nel cinquantennale di Pratobello, analizzata nel corso dell'Assemblea Generale di A Foras, tra nuove caserme, retorica dell'arruolamento e produzione bellica.
Top ten delle problematiche prioritarie che l’anno passato ci lascia in eredità per risolvere le quali dovrebbe organizzarsi e battersi chi intende contribuire all’emancipazione del genere umano.
Top ten delle problematiche prioritarie che l’anno passato ci lascia in eredità per risolvere le quali dovrebbe organizzarsi e battersi chi intende contribuire all’emancipazione del genere umano (parte prima).
In AMC vige un sistema in cui al diritto si sostituisce il privilegio: un metodo che tiene a galla l’azienda ma che è inaccettabile e pericoloso.
Solo partendo dall’unità fra le forze sinceramente antimperialiste diverrà possibile trovare un compromesso con le forze che mirano alla riformabilità dell’Ue, ma hanno come piano B la rottura anche unilaterale con essa.
De Magistris lancia la sua sfida per le europee con l’intento di riformare l’Unione Europea.
Il decreto sicurezza, col pretesto dei migranti, vuole colpire i diritti sociali. Ma Cgil, Pd e parte dell’associazionismo lo ignorano.
I poteri forti caldeggiano un governo tecnico o un governo Salvini, minacciando uno scenario greco, mentre la sinistra rischia di imbarcarsi in un progetto populista.
La separazione tra la gestione della rete e la gestione del servizio apre il mercato ferroviario alle imprese private ed estere.

Roberto Villani si candida al CN di PaP nella speranza di dare un contributo alla riaffermazione di Potere al Popolo come costituente dei comunisti e degli anticapitalisti ovunque collocati.

È stata uccisa una persona, che ha avuto una vita, che era in viaggio, un migrante, nel silenzio più assordante e indifferenza di ogni mezzo mediatico.
Il progetto politico mantiene la sua validità ma rimane il rischio di perdere, per l’ennesima (forse l’ultima?) volta, una grande occasione.

La propaganda politica reazionaria in veste rivoluzionaria avvelena i pozzi.

Fascismo, internazionalismo, conflitto, organizzazione, Potere al popolo: lo scrittore bolognese ci aiuta a districarci nella complessità del presente.

Documento fondativo del collettivo politico La città futura.
Le pretese nazionalistiche sono solo una facciata del vero partito di Matteo Salvini: nella pratica, le volontà autonomistiche e secessioniste, la struttura depredatrice e classista, sono rimaste.
Il caso Cucchi è il primo in cui il muro omertoso si è sfaldato dall’interno.
I rappresentanti tradizionali del grande capitale non hanno alcuna prospettiva per l’Italia che non sia quella di procrastinare e delocalizzare il più possibile l’ennesimo, inevitabile, crollo; i gialloverdi, invece, possono spingerci nel baratro più rapidamente.
Legge, razzismo e immigrazione. Riflessioni sulla vicenda di Mimmo Lucano, il sindaco di Riace a cui si pensa per il nobel per la pace.
Il CNP di Potere al popolo conferma la votazione per il 6-9 ottobre ma il secondo documento viene ritirato. Noi come collettivo politico de la Città futura sosteniamo Potere al Popolo quindi non siamo per lo scontro ma per il rilancio del progetto partendo dalle energie vive.

I gruppi politici esistenti rappresentano tutti delle realtà inadeguate sia qualitativamente che quantitativamente rispetto al compito che come Potere al Popolo ci siamo prefissati.

Il dibattito sullo statuto si sta approfondendo e dai territori giungono importanti contributi.

Provvidenziali problemi tecnici potrebbero riaprire la partita dello statuto unico a tesi contrapposte ed emendabile.

Comparazione dei principi ispiratori di Potere al popolo secondo i due statuti redatti dal Coordinamento nazionale provvisorio.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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