Come cubana e semplice mortale, questa volta propongo ai lettori di «Città Futura» di condividere con voi il mio orgoglio e il mio patriottismo per il mio paese, fiorito ancora di più negli ultimi tempi nel confermare gli sforzi per sconfiggere la pandemia del Covid-19 causata dal virus SARS-CoV-2.
Tali sentimenti sono ulteriormente rafforzati dal ragionamento su come una nazione del Terzo mondo, assediata da un blocco commerciale, economico e finanziario degli Stati Uniti per oltre 50 anni, sia riuscita a sviluppare la scienza con risultati tangibili, riconosciuti su scala planetaria. Una scienza che la Rivoluzione trionfante nel gennaio 1959 mette al servizio della società cubana con oltre 11 milioni 200 abitanti e che condivide i suoi successi con coloro che ne hanno bisogno e la richiedono in altri paesi, secondo il principio del diritto sacro alla salute di tutta l'umanità.
Il sistema sanitario nazionale propugna un modello di medicina familiare affiancato da centri ospedalieri, clinici, chirurgici, istituti e ospedali docenti in tutte le 15 province e policlinici nei 168 municipi. Gli indici sanitari sono paragonabili a quelli dei paesi sviluppati e l’aspettativa di vita alla nascita, secondo la cifra disponibile del 2014, aveva raggiunto i 79.39 anni.
In questa occasione non mi riferirò alla presenza di più di una ventina di brigate di medici ed infermieri presenti nello stesso numero di nazioni - compresa l'Italia - per aiutare il personale sanitario negli ospedali collassati da grandi cifre di pazienti con la SARS-CoV-2. Neanche menzionerò l'uso dell'interferone cubano Alpha 2B (commercializzato come Heberon Alfa R), un prodotto terapeutico, non un vaccino, che ha generato l'interesse all'acquisto in 15 paesi; altri lo stanno usando. Questo antivirale ha aiutato specificamente la Cina a mitigare gli effetti del Covid-19 fornendo una migliore sopravvivenza ai pazienti durante il progredire della malattia.
Il mio interesse adesso è condividere con voi la bellezza della solidarietà, ancora una volta applicata allo stesso popolo cubano, in particolare ai tempi del nuovo Coronavirus, attraverso il PrevengHo-Vir, un prodotto omeopatico che, grazie all'azione collettiva delle forze sociali di ciascun territorio, raggiunge tutti gli angoli dell'isola, compresa l'Isola della Gioventù e altre 1.600 insenature e isolotti con una superficie complessiva pari a 109.884,01 chilometri quadrati del territorio nazionale.
Il governo cubano e le autorità sanitarie, tenendo conto della situazione epidemiologica internazionale e nazionale di fronte al Covid-19, hanno iniziato a produrre questo farmaco omeopatico come misura preventiva contro la pandemia.
Il PrevengHo-Vir, il cui uso è raccomandato in condizioni di rischio epidemiologico senza limitare l'applicazione di altri farmaci, costituisce una modalità terapeutica della Medicina Naturale e Tradizionale (MNT), che Cuba ha adottato dal 2009 quando è stata riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e contemplata nella sua strategia della MNT per il periodo 2014-2023.
Il PrevengHo-Vir di per sé “non impedisce il contagio con il nuovo coronavirus, ma previene diverse malattie come influenza, dengue, infezioni virali emergenti o nascoste, come questa Covid-19”, ha affermato il Dottore Francisco Durán García, direttore nazionale di Epidemiologia del Ministero Cubano della Sanità Pubblica (MINSAP). Il dottore ha anche spiegato che il farmaco viene somministrato attraverso gocce sublinguali e che è “altamente sicuro, come il resto dei preparati omeopatici, che consente di aumentare le difese del corpo contro una certa malattia”.
Il Dottore Durán García, ha insistito sul fatto che non si tratta di una cura o di un vaccino, come erroneamente viene commentato sui social network, e soprattutto che la proposta del PrevengHo-Vir non è esente dal rispetto delle altre misure di protezione stabilite per affrontare l'epidemia ed evitare il contagio, come il lavaggio delle mani, l'uso delle mascherine e dei guanti e il mantenimento di un'adeguata distanza sociale per evitare la folla, ecc.
Al momento non sarà venduto in farmacia. La sua possibilità di commercializzarlo nelle farmacie avverrà solo quando saranno soddisfatte tutte le esigenze dei malati o dei possibili gruppi infetti e vulnerabili, hanno assicurato le autorità sanitarie cubane.
Il PrevengHo-Vir, al momento, è offerto gratuitamente con priorità ai gruppi vulnerabili, tra cui Case di Cura, Centri Psicopedagogici, donne in gravidanza, pazienti con patologie ad alto rischio e i bambini. Solo attraverso il primo livello del Sistema Sanitario dell'Isola caraibica, che sono gli studi del Medico di Famiglia (l’equivalente del medico di base in Italia), è orientata la sua distribuzione. Sono gli studenti di Medicina gli agenti incaricati di effettuare gli accertamenti casa per casa ai pazienti sospetti e di monitorare le persone con sintomi respiratori. Un altro segmento prioritario per la fornitura del PrevengHo-Vir sono le comunità con un alto numero di casi in vari comuni della geografia cubana. La sua applicazione verrà progressivamente messa a disposizione del resto della popolazione nazionale.
Lo stabilimento che ha prodotto PrevengHo-Vir come alternativa nella profilassi delle malattie virali è stato l’Ente di Laboratorio AICA, appartenente al Gruppo statale BioCubaFarma.
La storia del PrevengHo-Vir inizia nel 2011. È quello l’anno in cui i primi due regolamenti sulla MNT sono venuti alla luce dal Centro per il Controllo Statale sulla Qualità dei Medicinali (in spagnolo CECMED), l’autorità di regolamentazione per medicinali, attrezzature e dispositivi medici della Repubblica di Cuba. Tale centro, attraverso il proprio sistema, garantisce un accesso tempestivo al mercato dei prodotti con qualità, sicurezza, efficacia e informazioni veritiere per un uso razionale.
Già nel 2013 altri prodotti omeopatici sono stati approvati per far fronte a diverse malattie e contingenze epidemiche come la leptospirosi, la dengue, il colera e l'influenza A (H1N1). Attualmente ci sono 20 prodotti omeopatici nella tabella di base de “La Chiave del Golfo” come è anche conosciuta Cuba per la sua posizione geografica all'ingresso del Golfo del Messico.
Questi medicamenti includono PrevengHo Cholera, PrevengHo Dengue, TratHo Cholera e TratHo Dengue, che sono stati utilizzati in altre contingenze epidemiche come la leptospirosi, la dengue, il colera e il farmaco NoDEGRIP, somministrato alla popolazione cubana nel 2009 al cospetto dell’influenza A (H1N1).
Durante il processo di costruzione di questo articolo, mi sono fermata a pensare a così tante nazioni povere e perfino benestanti che non hanno un dispositivo centralizzato come quello cubano per eseguire misure di emergenza di fronte alla contingenza di Covid-19, poiché dipendono dalla decisione delle società transnazionali farmaceutiche, parecchio focalizzate sull'unico obiettivo pecuniario di trarre profitto dalla vendita di medicinali o di licenze per produrli.
Nella stessa linea di pensiero sulla possibilità che l'intero universo terrestre possa acquisire l’osannato vaccino il Covid-19 che molte nazioni dicono di aver scoperto e che stanno sviluppando, si riferiscono molti opinionisti quando esprimono la loro preoccupazione sul fatto che i prezzi della tanto aspettata, necessaria e definitiva cura per la SARS-CoV-2 sarebbero proibitivi, pertanto non disponibili per tutti gli esseri sul pianeta Terra, così come un giusto diritto alla salute e alla vita.
E se si trattasse di giustizia, come giudichereste il ruolo egemonico degli Stati Uniti contro nazioni come il Venezuela, l’Iran, il Nicaragua e Cuba sotto sanzioni che ostacolano l'acquisizione dei medicinali e forniture necessarie per combattere il nuovo coronavirus e che Donald Trump sta intensificando nonostante il rifiuto dell'opinione pubblica mondiale? L'Amministrazione Trump cerca spietatamente di soffocare questi popoli nei duri tempi della pandemia, dalla quale si potrà uscire vittoriosi sollecitando il sostegno e la solidarietà di tutti.
Oltre alle manifestazioni in varie nazioni del globo per condannare questa posizione americana e fare appello alla misericordia da parte del governo Trump soltanto per la durata della pandemia, recentemente politici tedeschi e francesi hanno denunciato i metodi usati dagli acquirenti statunitensi per “rubare” gli ordini di forniture di materiali contro il Covid-19: dalla corruzione al pagamento in contanti di cifre tre volte oltre i normali valori di mercato.
Permettetemi di tornare nuovamente sulla più grande Isola delle Antille e sui benefici che solo un sistema socialista può permettersi per poter utilizzare le proprie risorse senza chiedere il permesso a qualsivoglia entità esperta nel dedicare gli sforzi alla produzione di una medicina che ripristini la serenità per i malati e i loro familiari.
In conseguenza di ciò abbiamo il PrevengHo-Vir che - si ribadisce - non è ad uso esclusivo del Covid-19, tuttavia ha la capacità di aumentare la risposta del corpo alle malattie respiratorie e, quindi, renderebbe i sintomi più mite. Vale la pena sottolineare che Cuba ha precedenti esperienze in cui le medicine omeopatiche hanno contribuito al controllo delle epidemie e che l'industria cubana ha le risorse necessarie per la loro produzione.
È da evidenziare che il PrevengHo-Vir, le cui normative sono coperte da standard internazionali per i trattamenti omeopatici, è stato registrato come profilassi o aiuto per la prevenzione e non esclude i trattamenti tradizionali attualmente utilizzati per curare la SARS-CoV-2.
Come detto, per la sua distribuzione tra la popolazione cubana, il prodotto omeopatico verrà prima applicato ai gruppi vulnerabili e ai malati, e poi gradualmente, verrà consegnato all'intera popolazione. Ogni nucleo familiare di un massimo di nove persone riceverà una bottiglietta del prodotto dalle mani del medico e dell'infermiere nella loro area di residenza con le linee guida appropriate per il suo uso, che deve essere per tre giorni consecutivi. Le persone ingeriranno il preparato con poca acqua e cinque gocce del medicinale, oppure si raccomanda anche di depositare quella quantità di gocce nella parte sublinguale. Dieci giorni dopo l'inizio del trattamento, un'altra dose verrà ripetuta per altri tre giorni in base alla modalità summenzionata.
L'11 marzo, quando l'OMS ha dichiarato la pandemia da nuovo Coronavirus, a cuba sono stati rilevati i primi tre pazienti infetti e attualmente si hanno 699 malati confermati, 2302 sospetti-ricoverati, 92 guariti e 18 deceduti (fonte: Ministero della Salute pubblica, 11 aprile). Nell’ultima settimana di questi 31 giorni, Cuba ha dichiarato la Fase di Trasmissione Originaria Limitata di Covid-19, dinanzi la comparsa dei casi confermati della malattia in piccoli conglomerati, senza legami con i viaggiatori dall'estero o da Cuba, stabilendo misure di quarantena secondo i criteri tecnici dell'autorità sanitarie del Ministero della Sanità Pubblica e in correlazione con le misure contenute nel Piano di Prevenzione e Controllo nazionale dell'attuale pandemia.
È molto probabile che Cuba sarà costretta a decretare la Fase Epidemica in un breve periodo di tempo perché il rischio è molto elevato e non c'è paura di farlo, sapendo che sono state pianificate tutte le misure necessarie per combattere la Covid-19, ha avvertito José Ángel Portal Miranda, ministro cubano della Sanità Pubblica.
Ci auguriamo che il positivo impatto tra le persone che soffrono la SARS-CoV-2 attraverso la somministrazione del farmaco PrevengHo-Vir con elementi di omeoprofilassi e sotto farmacovigilanza attiva possa a Cuba ostacolare questo tsunami.