Missile balistico ucraino?

È pronto il primo missile balistico ucraino annunciato da Zelensky. Quali prospettive se fosse vero, o anche se fosse falso? Continua il rilancio progressivo del conflitto tra Ucraina e Russia mentre l’Ucraina ormai è anche un aggressore della Russia.


Missile balistico ucraino?

Il 6 agosto il conflitto tra Ucraina e Russia ha ricevuto una svolta con l’invasione da parte ucraina dell'Oblast di Kursk, in territorio russo, e l’Ucraina da paese aggredito è diventato un aggressore. Al momento sono 1.294 il numero dei chilometri quadrati del territorio russo controllato da Kiev, 594 sono i prigionieri russi catturati dall’esercito ucraino e 30mila sono i soldati russi che sono stati spostati nell’Oblast di Kursk, che è diventato un nuovo fronte di guerra. Il nuovo scenario del conflitto ha per protagonisti da ambo le parti soltanto le armi con zero trattative per arrivare a una soluzione negoziata del conflitto. Anzi, il 27 agosto, si è registrata da parte dell’Ucraina un’ulteriore escalation con l’annuncio a sorpresa del Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, durante il forum di “Ukraine 2024 Independence” al giornale online di Kiev, che l’Ucraina ha completato con successo il test del suo primo missile balistico [1]. Zelensky si è congratulato con l'industria della difesa ucraina per il progetto, ma non ha fornito ulteriori dettagli sull'armamento. Il giorno prima, il ministro della Difesa, Rustem Umerov, aveva dichiarato che l'Ucraina stava preparando una risposta agli attacchi aerei dei russi con armi di propria produzione. Al riguardo Zelensky aveva, nei giorni precedenti, rivelato che l'Ucraina aveva sviluppato un'altra arma di fabbricazione nazionale, un drone-missile Palianytsia, che era già stata usata contro la Russia.

Come si vede parlano le armi. Si tenga conto che la caratteristica principale di un missile balistico è quella che presenta una traiettoria di volo di tipo suborbitale; è, quindi, un missile che compie un volo che raggiunge lo spazio, ma la cui orbita interseca l'atmosfera senza però riuscire a completare il suo viaggio nello spazio e ricadendo sulla terra esattamente sul bersaglio per il quale è stato programmato grazie ai principi della balistica, scienza della propulsione del volo e dell'impatto dei proiettili suddivisa in diverse discipline che si occupano dell’interno e dell’esterno del missile che appunto è detto balistico. La transizione tra questi due regimi è chiamata balistica intermedia mentre la balistica terminale riguarda l'impatto dei proiettili. Un missile balistico può trasportare una o più testate, anche nucleari, e colpire un determinato obiettivo; può avere una testata singola o frazionale, ovvero composta da più veicoli che colpiscono l’obiettivo. In generale per poter intercettare e quindi bloccare e distruggere un missile balistico è necessario che gli obiettivi siano protetti con un impianto di scudi spaziali, che sono complessi e costosi.

Che l’Ucraina fosse  impegnata a progettare e quindi a produrre missili balistici rappresenta una notizia che al momento non è possibile verificare. Questo Attivismo dell’Ucraina nella ricerca missilistica e nella produzione industriale di armi potenzialmente di distruzione di massa contrasta con le dichiarazioni di Zelensky di attivare un piano di pace. Pace che la Russia ha già comunque respinto perché sarebbe intenzionata a continuare le sue operazioni militari in corso, anche perché non crede che l’Ucraina voglia attivare per davvero un negoziato di pace. La cosa sicura è che, anche se questa notizia non fosse vera, l’Ucraina avrà a disposizione, comunque, missili balistici, anche se non di produzione propria, perché Josep Borrell, alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, aprendo il 30 agosto l'informale della difesa a Bruxelles ha dichiarato: “Io credo che sia ridicolo dire che se si permettono di colpire obiettivi militari in Russia allora vuol dire essere in guerra contro Mosca, come dicono alcuni Stati membri: noi non siamo in guerra con la Russia e l'Ucraina ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale” [2].

Premesso che Borrell non tiene in considerazione che l’Ucraina riceve già armi di qualità e potrebbe ricevere anche missili balistici dall’Ue o dai Paesi Nato non Ue, come il Regno Unito. Come fa a dire che Ue e Nato non stanno in guerra con la Russia? L’Ucraina il 6 agosto ha aggredito un Oblast della Russia e, quindi, non è più soltanto un paese aggredito dalla Russia, come lui ha sempre detto dal 24 febbraio del 2022, ma è anche un aggressore.

In Europa è guerra aperta contro la Russia, che è quasi completamente accerchiata. Le relazioni tra la Russia e gli Usa sono fortemente surriscaldate, e il ministro degli Esteri russo ha di nuovo condannato la politica russo-fobica degli Usa annunciando una nuova ondata di sanzioni contro 92 cittadini americani ai quali è vietato l'ingresso in Russia, tra i quali figurano molti giornalisti delle più prestigiose testate. Nell'annunciare il provvedimento, la diplomazia di Mosca è tornata ad accusare l’amministrazione di Joe Biden di volere “infliggere una sconfitta strategica a Mosca” [3]. Oltre ai leader e funzionari di vario livello delle forze dell'ordine e dei servizi di intelligence e ai capi delle principali aziende del complesso militare-industriale e delle istituzioni finanziarie che forniscono armi alle forze armate ucraine, il divieto d'ingresso è stato deciso per i reporter di giornali statunitensi, tra di loro quattordici dipendenti del Wall Street Journal, cinque del New York Times e quattro del Washington Post. 

Relativamente alle relazioni tra Ucraina e Nato la cosa più importante è che il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha convocato, su richiesta dell'Ucraina, una riunione dell'Alleanza a livello di ambasciatori con la partecipazione in videoconferenza del ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, con all'ordine del giorno la situazione sul campo e le richieste ucraine dopo i massicci raid dei giorni scorsi sulle infrastrutture energetiche del Paese. Si chiede agli Usa di autorizzare l'uso di tutti gli armamenti da essi forniti per colpire in profondità il territorio russo. Nelle dichiarazioni finali Stoltenberg non ha fatto cenno a questo aspetto, ma ha sottolineato la necessità di "maggiori forniture e più sostegno all'Ucraina" ed ha affermato che "gli alleati hanno ribadito oggi che stanno intensificando i loro aiuti militari” perché ciò è vitale per la capacità dell'Ucraina di continuare a lottare [4]. La Nato è, quindi, coinvolta pienamente in questo conflitto perché gli obiettivi russi nell’Oblast di Kursk sono stati colpiti da bombe di precisione fornite dagli Usa all’Ucraina ed è impossibile che la Nato sia stato solo un osservatore dell’azione autonoma ucraina. Ad ammetterlo è stato Mykola Oleshschuk, comandante dell’Aeronautica militare ucraina [5].

Non è presente neanche l’ombra di possibili trattative per risolvere mediante negoziati il conflitto e le protagoniste sono ormai le armi. Questo significa aggiungere nuovi morti ai già numerosi morti. Chi guadagna, e da tempo, per questo conflitto sono le multinazionali che costruiscono le armi mentre gli Stati occidentali, seppur in modo diverso, presentano problemi nei loro bilanci, ma hanno sempre risorse disponibili per finanziare l’invio di armi a Kiev. Il conflitto tra Ucraina e Russia da guerra convenzionale per procura è di fatto diventata una guerra imperialista, gestita dall’Ue e dagli Usa, per occupare la Russia o quanto meno per amministrare loro, attraverso il sistema delle multinazionali, le materie prime presenti nel territorio russo.

 

Note: 

[1] Ukraine tests its first ballistic missile, Zelensky says, Martin Fornusek e la redazione, The Kyiv Indipendent, 27 agosto 2024.

[2] Raid russi su Kharkiv: "Almeno 3 morti, anche un bambino". Monito Ue: "Chi ferma gli aiuti vuole la resa dell'Ucraina", Ansa, 30 agosto 2024.

[3] Gelo di Mosca sul piano di pace di Zelensky, la Nato blinda Kiev, Ansa, 28 agosto 2024.

[4] Stoltenberg: la Nato sta intensificando gli aiuti militari all’Ucraina, Marcello Bussi, Milano Finanza, 28 agosto 2024.

[5] L’utilizzo degli armamenti Nato dietro l’escalation ucraina in Russia, Redazione, Contropiano, 23 agosto 2024.

06/09/2024 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Felice di Maro

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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