Un Partito Comunista ha bisogno come condizione necessaria per la sua esistenza di un organo d’informazione comunista. Attraverso il giornale il partito vive nella battaglia ideologica, cerca continuamente l’analisi e le contraddizioni dello stato di cose esistenti e dunque favorisce l’aderenza del Partito al movimento reale.
di Annita Benassi
Non ho vissuto la stagione del PCI. Il primo partito comunista a cui mi sono iscritta è stato il PRC nel 1994: Berlusconi vinceva per la prima volta le elezioni; Fausto Bertinotti accettava l'incarico di segretario del partito della rifondazione comunista; rinasceva per molti comunisti la speranza di salvare la struttura che avrebbe tutelato per l'oggi e per il domani le idealità comuniste e con esse avrebbe smentito coloro che sostenevano che con il capitalismo trionfante l'umanità era arrivata alla fine della storia.
Come è sempre accaduto nella storia di tutti i partiti comunisti l'esigenza di far nascere un giornale comunista apparve subito come prioritaria (Ordine Nuovo del tempo di Gramsci, La Scintilla del tempo di Lenin ecc...). E fu così che nacque Liberazione che, pur con i suoi limiti, era la voce del partito, il suo strumento d'intervento, oserei dire “il partito stesso”.
Pertanto la motivazione oggi addotta dai dirigenti del PRC appartenenti alla maggioranza che per salvare il partito bisognava sacrificare Liberazione (ultimamente il quotidiano comunista usciva in versione online e ben poco quindi incideva sulle casse del partito) e chiuderla è una offesa all'intelligenza di un qualsiasi comunista. Un qualsiasi comunista infatti è assolutamente consapevole che chiudere l'organo d'informazione ufficiale del partito equivale, nei fatti, a chiudere il partito. In un'epoca in cui la quasi totalità degli organi di informazione e di formazione ideologica sta nelle mani del capitalismo, silenziare un organo di informazione comunista vanifica il potenziale di lotte insite nel pensiero comunista.
Nell'autunno del 2007 decido di vivere in Portogallo e di chiedere la tessera del PCP. Dal 2000 avevo lavorato come volontaria alla festa di Avante e avevo potuto constatare di persona che allo slogan “nao hà festa como esta” (non c'è festa come questa) corrispondeva una capacità organizzativa veramente eccezionale.
Per me che, prima di iscrivermi a Rifondazione, non avevo avuto alcuna esperienza di militanza dentro un partito, questa scelta è stata di grande arricchimento ideologico e non solo.
Dopo la tessera decido anche di abbonarmi ad “AVANTE”, scelta che mi chiarisce quale debba essere il ruolo di un giornale comunista dentro un partito marxista-leninista e in cui vige il centralismo democratico. Avante esce regolarmente ogni settimana. (Non esistono in Portogallo quotidiani comunisti o anche solo vagamente di sinistra) la concezione che i comunisti portoghesi hanno del loro giornale pone al primo posto l'organizzazione dei lavoratori.
Il giornale deve essere prioritariamente un mezzo di organizzazione delle lotte dei lavoratori. Pagine e pagine, nel complesso sono forse le più numerose, sono dedicate all'argomento. In quanto strumento di organizzazione delle lotte, un posto di particolare rilievo è dato dalle notizie sulla politica sindacale. La CGTP è la centrale sindacale con il maggior numero di iscritti tra i lavoratori. Questi e i loro dirigenti sono in maggioranza comunisti e tutti hanno come compito quello di riportare la posizione del partito sulle varie questioni in discussione nelle riunioni a tutti i livelli. Mai il giornale trascura di dare adeguata informazione per tutto ciò che concerne la loro azione. Negli oltre ottanta anni di vita, sia quando usciva in clandestinità, sia dopo il 25 aprile del '74, con il ritorno alla legalità del PCP l'Avante ha sempre fornito un'ampia e dettagliata informazione sulle relazioni sindacali, essendo queste oggetto di particolare cura da parte del partito.
Ampio spazio viene poi dato a tutti i settori del mondo del lavoro, da quelli più sindacalizzati a quelli che lo sono meno. Di tutte le lotte viene data notizia, piccole o grandi che siano, senza eccezione alcuna, lotte operaie e lotte che provengono dal mondo degli intellettuali, lotte dei contadini che ancora tenacemente chiedono l'applicazione della riforma agraria fino ad arrivare alle rivendicazioni del mondo militare che è opportuno ricordare ha avuto un ruolo importantissimo nella rivoluzione del 25 aprile. Caso unico in Europa, infatti, è stato in seno al mondo militare che è nato l'MFA (Movimento Forze Armate) che si è alleato con il popolo contro la dittatura fascista. In queste stesse pagine titolate con la parola lavoratori vengono trattati temi quali le pensioni , le privatizzazioni, mettendone in evidenza le conseguenze sulle condizioni di vita e di stabilità del posto di lavoro.
Sempre con cadenza settimanale sono le pagine dedicate all'attività legislativa. Queste hanno titolo “Assemblea della Repubblica” (è il loro parlamento che è composto di una sola camera) e in esse il PCP riporta con dovizia di dati qual'è la posizione del partito sulle leggi in discussione, spiegando in modo semplice e tecnicamente corretto la sostanza di ciascuna legge. Essendo il principale obiettivo di un partito comunista la realizzazione delle condizioni della massima eguaglianza, la spiegazione viene data in modo che sia alla portata di tutti e non solo degli addetti ai lavori. Tutti i dibattiti parlamentari vengono riportati in questa pagina e una cura speciale viene data alle motivazioni che giustificano la scelta del PCP. Ci si sofferma sugli effetti che la legge in discussione avrà sulle condizioni di vita del popolo portoghese e sull'aspetto costituzionale, datosi che anche qui la costituzione è fatta oggetto di frequenti attacchi. Sempre più numerosi sono i tentativi di vanificare il dettato costituzionale come nel caso della riforma agraria e delle nazionalizzazioni, entrambi varati con la costituzione del 1976. Sono questi fronti di lotta su cui i comunisti, nonostante le molte sconfitte, non demordono e che vengono ripresi anche all'interno di altre pagine riflettendo su di essi da altri punti di vista.
Tra gli strumenti di formazione ideologica il giornale Avante che, come dice la testata, è organo centrale del partito comunista portoghese, occupa un posto che da sempre è stato rilevantissimo. Dalla sua nascita a tutt'oggi i temi vengono analizzati in questa ottica tenendo sempre presente la necessità di costruire, almeno dentro il partito, solide basi ideologiche di riferimento per tutto il corpo militante: un sistema di idee capace di dare consapevolezza alla passione politica. Questo aspetto traspare in ogni pagina e più apertamente nelle ultime, dove sotto la voce argomenti o televisione il partito espone il proprio punto di vista su tematiche che più specificatamente rientrano in ambiti che per tradizione fanno parte della cultura ufficiale. Critiche al sistema televisivo in generale che ovviamente riduce al minimo l'informazione e la presenza comunista in televisione. Critiche a trasmissioni seguite a livello di massa o a servizi televisivi. L'azione del partito in questo caso mira soprattutto ad evidenziare il brodo di cultura attraverso cui il potere produce fenomeni di alienazione e passivizzazione nella società.
Recensione di libri che si ritengono utili dal punto di vista della formazione ideologica trovano pure ospitalità nelle pagine di Avante e, oltre a questi, ampia pubblicità viene data ai libri editi dal partito stesso. Viaggi ideologicamente significativi, articoli che commemorano eventi storici che si ritiene importante ricordare, appaiono frequentemente. A tutto questo si aggiungono spesso pagine titolate con la parola “temi”. A titolo di esempio voglio fare un cenno al numero del 30 aprile 2015 che, è bene notare, precede la festa del 1° maggio. Ben sei pagine vengono dedicate a temi fondamentali per la storia del comunismo a livello mondiale e nazionale. Si ricorda la guerra del Vietnam nel 40° anniversario della vittoria. Il programma elettorale del PS (Partito Socialista) che si dice di sinistra ma pratica la stessa politica della destra. La commemorazione dei 40 anni delle nazionalizzazioni delle ferrovie e della TAP, la compagnia aerea nazionale.
Ci sono poi almeno due pagine titolate “nazionale”in cui il partito analizza la situazione politica del momento e dichiara quale è il suo orientamento su di essa. Lo stesso tipo di analisi compare nello editoriale in terza pagina.
Sempre presenti e numerose, sono le pagine dedicate alla politica internazionale. “Proletari di tutti i paesi unitevi”, frase che appare nella prima pagina, non è per il PCP un semplice slogan. E' prassi da sempre e per sempre è senso della realtà globalizzata in cui ci troviamo a vivere. Le pagine internazionali contengono approfondimenti su tutti gli avvenimenti della politica internazionale e su di essa c'è sempre anche un commento che appare accanto all'editoriale e si riferisce a fatti che, in quel momento, il partito ritiene importante focalizzare. Tutto quello che si muove nell'arcipelago comunista nel mondo, gli incontri tra partiti comunisti stranieri, le relazioni tra di essi, le loro iniziative, vengono riportate dal giornale nei dettagli e con spirito fraterno, prestando grande attenzione alle diversità. Le pagine titolate “internazionale” vengono poi affiancate da quelle titolate “Europa” che contengono informazioni e riflessioni sulla politica dei paesi europei e di ciò che è materia di discussione al parlamento europeo con commenti dei deputati comunisti nel parlamento europeo; tutto questo viene affrontato in un contesto di forte spirito antimperialista.
L'Avante è anche uno strumento di commemorazione dei personaggi più autorevoli e significativi della storia del PCP che vengono ricordati nelle pagine titolate “PCP”. Ogni anniversario di nascita o di morte viene ricordato perché ogni comunista portoghese è fermamente convinto che per meglio comprendere la realtà del presente è bene non dimenticare.
Altra funzione del giornale è quella di indicare le principali iniziative di lotta del partito il PCP non lascia mai nulla alla improvvisazione. Ogni scadenza di lotta che richieda una presenza di massa dei militanti, viene preparata con molto anticipo e dandogli uno spazio adeguato all'importanza. L'avviso relativo ad ogni iniziativa si ripete in ogni numero fino al giorno in cui questa è fissata. Per le elezioni politiche di ottobre, ad esempio, già dai primi mesi dell'anno ci sono interventi. Come pure per la festa di Avante, che si tiene nel primo fine settimana di settembre, già da ora vengono presentati gli interventi politici e la parte culturale. Settimanalmente poi vengono indicate le iniziative del partito sia interne che esterne che vedono la presenza del segretario del partito Jeronimo de Sousa.
Una funzione di pura informazione ha la seconda pagina che dà notizia di fatti già accaduti sia dentro il PCP che fuori e che rivestono per il corpo militante una qualche importanza. Dalla lettura di Avante ho ricevuto conferma che senza un giornale comunista un partito comunista non può esistere.