Giugno

Timballini di melanzane


Giugno

Timballini di melanzane

di Rita Tersilla

Avevo degli anelletti avanzati e 3 melanzane lunghe in frigo e dato che mancavano degli ingredienti per fare gli anelletti alla siciliana ho fatto dei timballini semplici ma dal profumo di Sicilia e di sole.
Risultato: un ottimo primo, veloce o quasi che è piaciuto a tutta la famiglia tanto che è finito perfino il bis ! 

Ricetta

Per 6 persone:

250 grammi di anelletti siciliani
400 grammi di passata di pomodoro
500 grammi di melanzane lunghe (3 melanzane)
100 grammi di mozzarella
30 grammi di parmigiano grattugiato
1 uovo
2 spicchi d’aglio
Origano, olio, sale, pepe, olio per friggere 

Lavate ed asciugate le melanzane e ricavate 10/12 dischi molto sottili, che serviranno come base e come cappello del timballino mono porzione.
Tagliate le restanti melanzane a tocchetti della grandezza di un paio di cm. 

Fate riscaldare l’olio per la frittura e quando è molto caldo, circa 180 °C, friggete le fette di melanzane poche per volta per non far calare troppo la temperatura dell’olio. Giratele una volta, e quando saranno appena dorate, scolatele e passatele su un doppio foglio di carta di cucina. 

Scaldate 3 cucchiai di olio in una padella e fatevi dorare i due spicchi di aglio leggermente schiacciati, quindi scartateli e versate nella padella i tocchetti di melanzane, salate abbondantemente e fate cuocere a fuoco moderato per 5 minuti. Aggiungete la passata di pomodoro, condite con l’origano e continuate la cottura per altri 5 minuti. 

Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente, e conditela con il ragù di melanzane, amalgamate la mozzarella precedentemente tagliata a cubetti e scolata per togliere il liquido in eccesso, il parmigiano, l’uovo sbattuto e il pepe. 

Coprite la base di cinque/sei stampi individuali con le fette di melanzane fritte, distribuiteci la pasta e coprite con le restanti fette. Passate i timballini così ottenuti nel forno caldo a 200 °c per sei minuti, quindi sfornateli e attendete qualche minuti prima di capovolgerli sui piatti. 

 

13/06/2015 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Rita Tersilla

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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