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Ilaria Salis è ostaggio di uno Stato che ha davvero ben poco dello Stato di diritto.
La vicenda di Ilaria Salis antifascista e anarchica è al centro del dibattito nazionale ed europeo, ed è divenuta fortemente simbolica. Non è ammissibile che sia pubblicamente insultata e minacciata da un ministro come Salvini, imputato a Palermo per gravi reati connessi alla sua disumana politica di chiusura dei porti.
Il processo a Ilaria Salis, da riportare a casa nel rispetto dei principi giuridici fondamentali esistenti a livello europeo.
Ilaria Salis, giovane antifascista italiana, illegittimamente detenuta da quasi un anno nei carceri ungheresi, rischia 24 anni. La giovane Professoressa è accusata di aver riportato piccole lesioni (guarite in pochi giorni) a nazisti che commemoravano una storica sconfitta nazista dove mandarono al massacro migliaia di soldati per fermare l’Armata Rossa che avrebbe liberato il mondo dal nazifascismo.
Liberiamo Ilaria Salis
Due presidi in solidarietà a Ilaria Salis Lunedì 29 gennaio alle ore 17,30 in Piazza Missori a Milano e in via Malpighi a Roma
Il fascismo possibile
In Polonia e in Ungheria i governi di estrema destra si sono consolidati attraverso interventi sociali selettivi a favore delle classi medie, il controllo del potere giudiziario e dei mezzi di comunicazione. Solo il conflitto sociale può indebolirli e scongiurare il pericolo autoritario.