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"Un Gramsci mai visto". Presentazione dello spettacolo teatrale con l'autore
Recensioni di classe 63
Brevi e critiche recensioni di classe all’ottimo documentario Cile - Il mio paese immaginario, al significativo film riproposto Titanic, al piacevole film I crimini di Emily, alla ennesima serie sui supereroi Ms Marvel, al noioso film Utama – Le terre dimenticate, al mediocre Bangla – La serie, alla politically correct serie Prisma, all’inutile seconda stagione della serie Mina Settembre, alla serie significativa nei primi episodi e pessima negli ultimi: Surface e a un discreto numero di film da evitare.
Brecht e i classici
Come nel caso di Goethe, l’adesione alla poetica ingenua dei classici di Brecht non poteva essere immediata, ma doveva passare attraverso la mediazione del moderno concetto di sentimentale, così lo sforzo compiuto per raggiungere la semplicità e l’immediata chiarezza dei classici ha dovuto necessariamente passare attraverso il vaglio critico di una tormentata poetica “romantica”.
Brecht e la ricerca riflessiva del naïf
L’effetto di straniamento può essere considerato una provocazione che stimola il pubblico ad assumere un’attitudine ingenua di stupore di fronte a tutto ciò che sulla scena o nel mondo fenomenico si cela dietro la maschera altrimenti impenetrabile del dato, del naturale e di ciò che sembra noto.
Brecht e la dialettica a teatro
Brecht si serve di un procedimento maieutico che gli consente di portare l’attore o il regista ad avvertire tutta la problematicità, l’interna contraddittorietà, di ciò che nell’esercizio quotidiano del mestiere può apparirgli scontato, di modo che sotto la patina dell’ovvio divengano visibili le più profonde connessioni che articolano il compito espressivo e ne determinano le diverse soluzioni.
Dal teatro epico al teatro dialettico
Come era possibile, si domandava l’ultimo Brecht, sottomettersi all’esigenza di una trattazione epica imposta dai nuovi contenuti conservando, però, le caratteristiche fondamentali attribuite dalla tradizione al genere drammatico, ovvero la sua capacità di sintetizzare e di dare rappresentazione sensibile a quei contrasti ideali che caratterizzano e vivificano le relazioni interumane?
Sulle tracce dell’ultima riflessione di Brecht sul teatro
Anche nella sua apparente linearità la riflessione di Brecht sull’arte lascia una sensazione di “straniamento” a chi le si accosta; non fosse altro che per la sua decisa mancanza di sistematicità – che rende impossibile ogni sbrigativa classificazione – per l’asprezza dei toni polemici, la radicalità degli assunti teorici, per l’urgenza con cui pone la necessità di una profonda revisione della drammaturgia e del teatro tradizionale, per l’ostinata opposizione a ogni soluzione di compromesso che la caratterizzano e animano.
Beata la società che non ha bisogno di eroi
Come fa notare acutamente Bertolt Brecht: se le istituzioni sono buone, l’uomo non deve essere particolarmente buono. Certo, allora gli si offre la possibilità di esserlo. Egli può essere libero, giusto e valoroso senza che egli o altri abbia a soffrirne.
Recensioni di classe 46
Telegrafiche e mordaci #recensioni di classe in una prospettiva #marxista dei film, le serie tv e gli spettacoli teatrali da vedere e da evitare.