Visualizza articoli per tag: Platone

Venerdì, 02 Giugno 2023 19:44

La politica di Aristotele

Aristotele, sotto diversi aspetti, sembra arretrare rispetto alla concezione politica di Platone. D’altra parte l’epoca di riflusso in cui è costretto a vivere lo porta a sviluppare una concezione politica che sarà il prototipo del realismo anti utopistico. Del resto solo ricalibrando mezzi e fini del proprio agire politico, in un’epoca così sfavorevole, era possibile teorizzare e praticare un modello politico in contro tendenza, in quanto decisamente progressista.

Venerdì, 13 Gennaio 2023 19:10

Aristotele e l’enciclopedia delle scienze

Introduzione alla visione del mondo di Aristotele evidenziando, in particolare, gli aspetti di continuità e di discontinuità rispetto alla filosofia di Platone.

Venerdì, 16 Dicembre 2022 18:57

L’ultimo Platone

Nell’ultimo Platone il Bene non è più posto al di sopra dell’essere, ma è calato nella struttura delle realtà empiriche, molteplici e in divenire. In quanto ognuna di esse, oltre al disordine e alla mutevolezza propri del tempo e delle materia, presenta un aspetto di unità, di individuazione e ciò si deve all’azione del Bene, che è in ogni cosa il principio di determinazione e di senso. Il bene è il limite che controbilancia nel mondo l’indeterminazione e il disordine.

Venerdì, 18 Novembre 2022 18:07

Gli ultimi dialoghi di Platone

#Platone compie il suo parricidio nei confronti di Parmenide mostrando che se ogni idea è eguale a sé, ciò significa che non è le altre idee

Venerdì, 11 Novembre 2022 14:29

Il rapporto fra Aristotele e Platone secondo Vegetti

La decostruzione della filosofia di Platone da parte di Aristotele parte dalla volontà di superare la separazione, la scissione del mondo, un residuo di quel dualismo parmenideo che, in ultima istanza, era un indizio di una concezione del mondo ancora aristocratica.

Venerdì, 28 Ottobre 2022 18:20

La Repubblica di Platone

Solo a poco a poco, mediante la dialettica, l’uomo indirizzerà lo sguardo al sole, metafora del bene. L’uomo diviene così, secondo Platone, libero e si trasforma in filosofo, il cui compito è ora di tornare nel fondo della caverna per liberare gli altri uomini ivi rimasti. Il filosofo non deve limitarsi alla mera contemplazione del mondo delle idee, ma deve porre il suo sapere al servizio della prassi, del processo di emancipazione dell’intera umanità.

Venerdì, 14 Ottobre 2022 20:15

Dalla dialettica al comunismo platonico

Non essendo il bene una vera e propria idea, ma un valore, una potenza, non può esser racchiuso in una formula. Del bene più che definizioni si possono dare metafore, ma così diviene difficile dedurre da esso i fondamenti delle scienze. Perciò, al posto del bene ci sarà il progetto di società e di etica che realizza, per quanto possibile, il bene nella polis. Perciò la funzione delle scienze sarà la formazione dei filosofi destinati ad assumere e gestire il potere e a educare il resto della società.

Venerdì, 30 Settembre 2022 14:51

Dal Simposio al mito del demiurgo

Sembra come se l’essenza della filosofia platonica consista nell’immane sforzo di far incontrare l’alto e il basso, l’intelligibile e il sensibile, ossi di innalzarsi verso l’alto della verità e dei valori e poi trasferire quaggiù quello che si trova lassù: conoscere le idee e poi applicare nella città le norme ideali, costruire nel nostro mondo un’imitazione della città perfetta, ideale, utopica ma – proprio per questo – modello cui si deve orientare l’agire politico.

Platone introduce due misure rivoluzionarie: il ruolo paritario delle donne e, di conseguenza, la fine della tradizionale famiglia patriarcale

Platone opera una mossa teorica tanto spettacolare quanto sconvolgente dal punto di vista della tradizione, introducendo le istanze della corporeità nel cuore dell’anima

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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