La violenza è un gesto quotidiano che entra nel tuo campo visivo come un oggetto che cade, una porta che sbatte o la polvere alzata dal vento. La violenza può arrivare da chi meno te lo aspetti, magari accompagnata da un sorriso timido e gentile...perché poi chi può dirsi veramente innocente in questo mondo? Forse solo il tenerissimo cucciolo di pit bull, salvato da Bob Saginowski, protagonista  di “Chi è senza colpa” (The Drop).

Mentre in Italia si era nel pieno della crisi Matteotti, iniziò a Mosca il V Congresso dell’Internazionale Comunista. La discussione della V assise mondiale fu caratterizzata dalla cosiddetta «svolta a sinistra», con la susseguente radicalizzazione, ma non abbandono, della formula del fronte unico, di cui venne accentuato il momento dell’unità dal basso. Formulazione che presupponeva un’analisi del capitalismo, caratterizzato da una fase di crisi acuta ...

La Conferenza d'organizzazione della federazione del Prc di Bologna ha approvato a larga maggioranza due ordini del giorno presentati, rispettivamente, dal circolo universitario e dal circolo centro storico. Il solito burocrate disinformato dirà che non sono ammissibili perché la Conferenza non è un Congresso. Ma così non stanno le cose.

PISA (acronimo per Programme for International Student Assessment) è un’indagine internazionale promossa dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) con periodicità triennale, per accertare competenze giudicate essenziali nei quindicenni scolarizzati. L’attenzione non si focalizza tanto sulla padronanza di specifici contenuti curricolari, quanto piuttosto sulla capacità degli studenti di utilizzare competenze acquisite durante gli anni di scuola

Appena si alza il sipario si sente lo sciabordio delle onde e si capisce subito che non ci troviamo a Siviglia ma a Napoli, la Napoli dei bassifondi, della criminalità, della prostituzione ma anche della mescolanza di culture, di lingue e di musica che fanno della città il cuore del mediterraneo. È questa l’ambientazione che il regista Mario Martone sceglie per la sua Carmen, più incerto è invece il tempo storico in cui si svolge, che potrebbe ricordare principalmente la Napoli del dopoguerra, ma anche quella del dopo terremoto degli anni ’80

A gennaio i dati sulla disoccupazione erano ancora al 12,6% con oltre 3.200.000 persone. Un dato che, oltre tutto, è falsato al ribasso dal sistema di calcolo adottato nel nostro paese (nelle statistiche rientrano tra i “disoccupati” solo quelli che dichiarano di aver cercato attivamente lavoro nell’ultimo mese) e che se invece viene parametrato a quello degli altri paesi europei in realtà sarebbe oltre il 20%. E la cancellazione di fatto dell’articolo 18 da parte del governo Renzi, che concede così la libertà di licenziamento tanto agognata da Confindustria...

Nel tentativo di rilanciare un percorso di lotta e organizzazione capace di riunificare una classe lavoratrice frantumata, sia sul piano contrattuale che politico e sindacale, la questione salariale, legata strettamente a quella dell’orario di lavoro, è un fattore determinante nella costruzione di una piattaforma in grado di rappresentare le istanze di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori subordinati (dipendenti o precari che siano).

Mentre continuano le contestazioni all’ennesimo disegno di legge sulla scuola ho provato a riflettere su quali fossero le matrici e la genesi di questa sciagurata “sindrome da interventismo” che pare colpire ogni compagine governativa da qualche lustro. 

In ostilità aperta con la Russia come nemico da esercitazione, e non soltanto, la Nato gioca una strana partita dichiarata di prevenzione ma che somiglia alla provocazione. Alla ricerca di che, nel nome di chi, per quali obiettivi? Troppe domande senza risposte mentre la corsa al riarmo prosegue. 

Un generale iraniano dal nome evocativo e con una vaga rassomiglianza con Sean Connery tiene sotto assedio Tikrit, alla testa di un esercito di 45mila uomini. La presenza di Qassem Suleimani, e per mezzo di lui della Repubblica Islamica, al comando delle forze irachene-sciite nella battaglia per strappare all'Isis la città natale di Saddam, era ed è fonte di inquiteudine e sospetto per molte paia di occhi. 

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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