Le attuali prospettive del socialismo scientifico in Italia
di Renato CaputoPartito autonomo del proletariato, partito social-democratico, frazione dei socialisti scientifici in un partito riformista, Lista della pace, entrismo in una forza progressista di massa? Quali prospettive di ricomposizione della sinistra di classe in Italia, altrimenti condannata all’irrilevanza di una Cassandra.
Prospettive e criticità della lista per la pace: video-intervista a Claudio Grassi
Pasquale VecchiarelliConflitto sociale, guerra, inflazione: analizziamo insieme a Claudio Grassi le prospettive e le criticità della lista per la pace promossa da Santoro e Raniero La Valle.
La situazione del Brasile a 60 anni dal golpe: videointervista al prof. Marcos Del Roio
Tracce di classeCon Marcos Del Roio, professore di Scienze politiche all’università di San Paolo facciamo un bilancio, in una prospettiva marxista, del Brasile a sessant'anni dal primo golpe.
La brutalità del terrorismo a Mosca: un’analisi della guerra totale
di Francesco CoriLa narrazione ideologica giornalistica racconta la guerra russo-ucraina come una pericolosa contesa fra Stati. Così si nasconde il fatto che essa rappresenta proprio il necessario scontro fra potenze imperialiste che secondo Lenin si verifica nella fase di esasperazione del sistema capitalistico. In Italia, l’appoggio alle istanze belliciste è in caduta; sarà necessario far leva su questo sentire per diffondere l’ideale socialista.
È stato istituito un nuovo liceo, quello del made in Italy, ma il piano di studi per il biennio presenta molti dubbi, mentre quello per il triennio non è stato ancora presentato, tanto che è assente anche il quadro orario. Si presentano le criticità guardando ad una innovazione del primo biennio delineando una proposta.
La sconfitta delle forze del nazionalismo ucraino appare sempre più netta. Forse il bellicismo di Macron e della Von de Leyen è un tentativo di ottenere un armistizio più favorevole, ma comunque si tratta di un rischio serio di escalation che va contrastato con un campagna popolare per la pace.
Le dinamiche imperialiste in politica estera, rese necessarie dalla crisi strutturale di sovrapproduzione, implicano una deriva nel senso di una riproposizione, in una forma per quanto inedita, di bonapartismo regressivo. Qual è la forma più adeguata ed efficace di contrasto all’attuale restaurazione oligarchica?
Libertà di stampa, nuove tecnologie e lotta per l'egemonia: videointervista a Fabio Sebastiani
di Renato CaputoLibertà di stampa, dossieraggi, caso Assange e lotta per l’egemonia: video-intervista al caporedattore de “La città futura” Fabio Sebastiani.
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Il punto di non ritorno della Germania anno uno e fasi preliminari della resistibile guerra mondiale
di Angelo CaputoLa Germania ha subito due sconfitte nelle guerre mondiali, lasciando segni indelebili della preistoria umana, formata da lotte suicidi fra civiltà. La borghesia tedesca ha saputo, potrebbe essere intenzionalmente o anche per spinta degli Stati Uniti d'America, reinventarsi per frenare ogni vento di cambiamento proveniente dalla rivoluzione d'ottobre, che avrebbe potuto trovare terreno fertile in un'Europa devastata dalla Seconda Guerra Mondiale.
In collaborazione con Tracce di classe una intervista all’intellettuale organico marxista Luca Scacchi, dirigente dell’opposizione di sinistra della Cgil, che fa emergere la natura profondamente reazionaria dell’autonomia differenziata, la complicità del centrosinistra e come organizzare in modo efficace l’opposizione a questo iniquo provvedimento.
Putin visto dal mondo non è quello visto dall’Occidente
Giulio ChinappiA seguito della schiacciante vittoria alle elezioni presidenziali russe, Vladimir Putin ha ricevuto numerosi messaggi di congratulazioni da parte dei leader mondiali, mentre gli occidentali si ostinano a non voler riconoscere i risultati.
L’instabilità strutturale del sistema politico italiano ed i limiti della sinistra di classe
di Francesco CoriIl sistema politico-istituzionale, negli ultimi 20 anni, è stato caratterizzato da un perenne quadro d’instabilità a cui le classi dominanti hanno sempre risposto con operazioni paventate o reali di trasformazione dell’ordinamento dello stato in chiave decisamente autoritaria ed antidemocratica.